Alex × Piper 🏳️🌈 ‼️[OITNB]
Immagina per eternal_blizzard_At
Spero ti piaccia 💚
Mi siedo nel posto più lontano possibile dal centro della mensa, proprio accanto alla parete.
Non voglio attirare l’attenzione, soprattutto quella di Alex.
Ma lei è lì, con i suoi occhi scuri puntati su di me come un falco che ha avvistato la sua preda.
E, oh, quanto mi piacerebbe essere la sua preda, ma non oggi.
Oggi sembra che sia io la causa di tutta la sua furia.
E forse, per una volta, ha ragione.
Il rumore di chiacchiere e risate nella mensa è assordante, ma Alex riesce comunque a sovrastarlo.
Mi si avvicina, la mascella serrata e gli occhi fiammeggianti.
Ecco, ci siamo.
Le sue labbra si contraggono in un mezzo sorriso che non ha nulla di divertito.
-Piper- dice, il suo tono è una lama sottile -posso parlarti un secondo?-
Oh, certo.
Parliamo.
Perché no?
Non che abbia scelta, vero?
Annuisco, cercando di sembrare il più possibile innocente, ma so che non funzionerà.
Non con Alex.
Lei mi conosce troppo bene, e soprattutto ora, con quella notizia fresca fresca che le brucia in testa.
-Di cosa vuoi parlare, Alex?- provo a dire con disinvoltura, ma la mia voce tradisce un pizzico di nervosismo.
Non sono brava a mentire, e lei lo sa.
Maledizione.
Alex si siede di fronte a me, piegandosi leggermente in avanti -Perché hai chiamato i federali?- La sua voce è bassa, quasi un sibilo, ma c’è una potenza dentro che potrebbe far tremare i muri.
Ed è quasi comico vedere come tutto intorno a noi continua come se niente fosse, come se l’aria non fosse carica di elettricità.
Provo a fare la finta tonta -Non so di cosa stai parlando-
Lei ride, ma è un suono amaro, privo di qualsiasi allegria -Oh, Piper. Non fare l’ingenua con me. So tutto-
Perfetto.
C’è sempre un “so tutto” quando meno te lo aspetti.
Ed è sempre in momenti come questo.
-Va bene, sì- ammetto infine, cercando di tenere il tono basso -Ho chiamato i federali. Ma era per proteggerti! Sei in libertà vigilata e hai una pistola, Alex. Sai quanto è pericoloso?-
Lei sbatte le mani sul tavolo, facendo sobbalzare il vassoio davanti a me.
-Proteggermi?- esclama -Davvero, Piper? Questa è la tua giustificazione? Proteggermi? Da cosa, esattamente?-
-Da te stessa!- Mi alzo in piedi, sentendo il sangue ribollire -Hai idea di quanto tu sia impulsiva? Pensi davvero che andare in giro con una pistola, mentre sei in libertà vigilata, sia una buona idea? Stavo cercando di aiutarti!-
Il silenzio che cala nella mensa è quasi tangibile.
Siamo un’attrazione da circo adesso.
Ma Alex non sembra curarsene.
Si alza anche lei, mettendosi faccia a faccia con me.
È più alta, e devo guardarla dal basso, ma questo non mi ferma.
-Tu non sai niente di quello che devo affrontare, Piper- sibila -E non puoi decidere tu cosa è meglio per me. Non dopo tutto quello che è successo-
Sento la rabbia montare dentro di me -Non posso? Davvero, Alex? Ti amo, dannazione! E proprio per questo che l’ho fatto. Non posso sopportare l’idea di perderti di nuovo-
C’è un lampo di qualcosa nei suoi occhi, forse sorpresa o dolore, ma scompare rapidamente, sostituito dalla solita maschera di durezza.
-Non è amore, Piper- dice con disprezzo -È controllo. Ed è sempre stato così con te-
-Controllo?- Scuoto la testa, incredula -Vuoi parlare di controllo? Tu che non riesci a lasciar andare nulla? Che ti porti dietro tutto il tuo dolore e la tua rabbia come una maledetta corazza?-
Lei si avvicina, tanto che posso sentire il suo respiro caldo sul mio viso -Forse dovresti smetterla di cercare di salvarmi, Piper. Forse non sono fatta per essere salvata-
Il suo sguardo è intenso, e per un attimo, solo un attimo, vedo la vera Alex.
Quella che ha paura, che è fragile, che si nasconde dietro quella facciata di durezza.
E, nonostante tutto, la amo ancora di più per questo.
Faccio un respiro profondo -Non è vero, Alex. Sei migliore di quello che pensi. E io credo in te, anche se tu non ci credi-
Per un istante, penso che forse, solo forse, lei ascolterà.
Ma poi vedo la sua mascella irrigidirsi di nuovo -Sai cosa, Piper?- dice, la voce bassa ma tremante di rabbia -Vai al diavolo-
E con ciò, si volta e se ne va, lasciandomi lì, con il cuore a pezzi e il respiro corto.
Il pubblico della mensa, che era stato fin troppo felice di assistere alla nostra piccola soap opera, finalmente riprende a parlare, ma io non riesco a muovermi.
Non riesco a respirare.
Tutto quello che riesco a fare è guardare Alex allontanarsi, la sua figura che si fa sempre più piccola.
Ma poi, qualcosa dentro di me scatta. Non posso lasciarla andare così.
Non ancora.
La seguo, attraverso il corridoio, fuori dalla mensa, fino a un angolo nascosto dietro l’edificio.
Quando finalmente la raggiungo, lei è appoggiata contro il muro, con le braccia incrociate e lo sguardo perso.
Sembra così… vulnerabile.
-Alex…- la mia voce è più morbida ora, quasi un sussurr -Mi dispiace. Non volevo ferirti-
Lei non mi guarda, ma posso vedere che la sua espressione è cambiata.
-Lo so- dice semplicemente, e c’è una nota di stanchezza nella sua voce che non avevo mai sentito prima -Ma tu devi capire che io non posso semplicemente… lasciarmi andare. Non posso-
Mi avvicino lentamente, con cautela, come se stessi cercando di avvicinarmi a un animale selvatico -Non ti sto chiedendo di farlo, Alex. Voglio solo che tu sappia che sono qui. Che ti amo. E che non voglio perderti-
Lei finalmente si volta a guardarmi, e i suoi occhi sono pieni di una tale intensità che mi toglie il fiato.
-Piper- mormora, e c’è una nota di disperazione nella sua voce -Io non so come fare. Non so come fare ad amarti senza distruggerti-
Mi avvicino ancora di più, fino a quando non sono a pochi centimetri da lei -Non devi proteggermi da te stessa, Alex. Possiamo essere incasinate insieme. È questo che fa l’amore, giusto?-
E poi, senza nemmeno rendermene conto, le mie labbra trovano le sue.
È come un’esplosione, un fuoco che si accende improvviso e furioso.
Il suo bacio è disperato, urgente, come se stesse cercando di comunicare tutto quello che le parole non riescono a dire.
E io mi perdo in lei, nelle sue labbra, nel suo tocco, nel modo in cui il suo corpo si preme contro il mio.
Le mie mani trovano i suoi capelli, tirandola più vicina, e lei risponde con la stessa passione.
Posso sentire il suo cuore battere contro il mio, forte e rapido, e mi chiedo se il mio batta altrettanto veloce.
Il tempo sembra fermarsi.
Il mondo intorno a noi scompare.
Non ci sono più discussioni, né rabbia, né dolore.
Solo noi due, perse l’una nell’altra, come se niente altro importasse.
Quando finalmente ci stacchiamo, entrambe siamo senza fiato, i nostri occhi si incontrano e c’è una comprensione silenziosa tra di noi.
-Vedi?- mormoro, accarezzando il suo viso -Possiamo farcela. Possiamo affrontare qualsiasi cosa, insieme-
Lei chiude gli occhi e poggia la fronte contro la mia -Forse hai ragione, Piper- sussurra -Forse possiamo davvero farcela-
Le sue parole mi risuonano nelle orecchie come una promessa, un giuramento non detto, e per un attimo non posso fare a meno di perdermi nei suoi occhi.
Ci sono così tante emozioni lì, così tanto desiderio.
La mia pelle brucia dove le sue mani mi toccano, un fuoco che si propaga dentro di me, esplodendo in una voglia che non posso più contenere.
-Alex...- sussurro, ma la mia voce è già impastata di desiderio.
Lei capisce.
Non abbiamo bisogno di parole adesso.
Alex mi spinge contro il muro, con una forza che mi toglie il fiato ma non mi spaventa.
Anzi, mi eccita ancora di più.
Sento la sua bocca sulla mia, calda e urgente, e mi arrendo completamente al bacio.
Le sue labbra sono morbide ma esigenti, e quando la sua lingua scivola tra le mie labbra, mi sento come se stessi per esplodere.
La mia mente è annebbiata dal desiderio, e tutto quello che riesco a fare è tirarla più vicina, volere di più.
Le sue mani iniziano a muoversi sul mio corpo, esplorando ogni centimetro di pelle che riesce a trovare.
Il suo tocco è elettrico, fa scattare scintille di piacere lungo la mia schiena.
Le mie mani si aggrovigliano nei suoi capelli, tirandola ancora più vicina, se possibile.
Il mondo intorno a noi svanisce completamente; non c’è più prigione, non c’è più passato né futuro.
Solo noi due, qui, adesso.
-Sai che siamo ancora in libertà vigilata, giusto?- scherzo, il mio respiro corto mentre le sue labbra scendono lungo la mia mascella, poi sul mio collo.
Sento il suo sorriso contro la mia pelle prima che mi morda leggermente, abbastanza per farmi gemere.
-Non me ne frega niente- risponde lei, la sua voce rauca -Non in questo momento-
E chi sono io per contraddirla?
Le sue mani scivolano sotto la mia maglietta, trovando la mia pelle nuda.
Le sue dita sono fredde contro il mio ventre caldo, e il contrasto mi fa tremare.
Inizia a baciarmi di nuovo, più dolcemente questa volta, ma con la stessa intensità.
Mi arrendo completamente al suo tocco, alla sensazione delle sue labbra sulle mie, delle sue mani sul mio corpo.
Non c’è niente di più importante di questo momento.
-alex- mormoro contro le sue labbra, le mie mani che cercano la pelle sotto la sua maglietta -Ti voglio-
La sento ansimare, un suono che mi fa impazzire.
-Anch'io- sussurra, le sue mani che si muovono più in basso, scivolando lungo la mia schiena, poi sui miei fianchi -Piper, non sai quanto-
Sento il suo tocco ovunque, come una fiamma che mi brucia.
Quando le sue dita si insinuano tra la cintura dei miei pantaloni, trattengo il respiro, il mio cuore che martella nel petto.
Non c’è niente di più importante in questo momento che lei, che il modo in cui mi sta toccando, che il modo in cui mi fa sentire viva.
Le sue dita iniziano a muoversi lentamente, esplorando, e non posso fare a meno di gemere il suo nome.
Ogni tocco è come una scintilla che accende un incendio dentro di me.
Le sue labbra sono tornate sul mio collo, e quando la sua lingua traccia una linea lungo la mia pelle, sento che potrei impazzire.
-Ti piace?- mi sussurra all'orecchio, la sua voce è un misto di desiderio e soddisfazione.
-Sì- ansimo, la mia testa che si abbandona contro il muro -Sì, mi piace. Non fermarti-
Lei ride, un suono basso e gutturale che mi manda un brivido lungo la schiena. -Non avevo intenzione di farlo-
Il suo tocco diventa più insistente, più urgente, e io mi perdo completamente in lei.
La mia mente è un vortice di emozioni e sensazioni, e tutto quello che riesco a sentire è il suo corpo contro il mio, le sue mani su di me, le sue labbra che non smettono di esplorare la mia pelle.
Le mie mani si muovono da sole, trovando la strada sotto la sua maglietta, sentendo la sua pelle liscia sotto le mie dita.
Voglio toccarla ovunque, sentirla ovunque.
Quando le mie dita trovano il bordo del suo reggiseno, lei geme contro la mia bocca, e il suono mi fa venire i brividi.
-Piper...- sussurra, e il suono del mio nome sulle sue labbra è come una preghiera.
Le nostre labbra si incontrano di nuovo in un bacio che è più profondo, più disperato.
È come se avessimo bisogno l'una dell'altra per respirare, per sopravvivere.
Le mie mani si muovono più in basso, trovando il bordo dei suoi jeans.
Le mie dita tremano mentre sfilo il bottone, poi la zip.
Lei non protesta, anzi, il suo bacio diventa ancora più intenso, come se stesse cercando di spingermi a fare di più.
Quando finalmente le mie mani scivolano dentro, sento quanto è bagnata, e questo mi fa perdere completamente la testa.
Lei ansima contro le mie labbra, il suo corpo che si preme contro il mio, e io non posso fare a meno di spingermi più in profondità, di volerla sentire di più, di volerla sentire tutta.
-Oh Dio, Piper...- geme, e la sua voce è così piena di desiderio che mi fa tremare.
-Shh- sussurro contro la sua bocca, muovendomi lentamente, provocandola -Non vogliamo che qualcuno ci senta, vero?-
Lei ride, ma è un suono spezzato, pieno di piacere -Non mi importa- sussurra -Non mi è mai importato-
E con questo, le sue mani mi tirano ancora più vicina, le sue labbra che trovano le mie in un bacio che è quasi violento nella sua intensità.
Non c’è niente di dolce in questo, niente di delicato.
È fame, pura e semplice, e mi perdo completamente in lei.
Il piacere cresce dentro di me, un’onda che monta sempre più alta, fino a quando finalmente non posso più trattenermi.
Mi lascio andare completamente, abbandonandomi al piacere, e la sento fare lo stesso.
Quando finalmente ci stacchiamo, entrambe siamo senza fiato, i nostri corpi che tremano leggermente.
Ma non c’è nessun imbarazzo, nessuna vergogna.
Solo una soddisfazione profonda, un senso di completezza che non avevo mai sentito prima.
Alex mi guarda, e c’è un sorriso sul suo volto che non vedevo da tanto tempo.
È felice, davvero felice, e questo mi riempie di una gioia che non riesco nemmeno a spiegare.
-Ti amo, Piper- dice semplicemente, e per la prima volta, credo davvero che lo intenda.
Anch'io la amo.
La amo più di quanto abbia mai amato qualcuno, e non importa cosa accadrà dopo, so che troveremo un modo per farcela.
Insieme.
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