Sam Winchester [Spn]

Immagina per -Queencard_
Spero ti piaccia ^.^


Ambientato all'inizio della prima stagione (Jessica non esiste (scusa Jessica, o forse no))

-Non credo sia una buona idea Dean-

Io, Dean Winchester e il padre Jhon cacciamo insieme da diversi anni ormai ma dopo la scomparsa di quest'ultimo io e Dean non sapevamo più cosa fare.

Ci intrufoliamo nell'appartamento all'università di Stanford del fratello minore di Dean: Sam, che ho visto sempre e solo in foto e che ho sempre ritenuto antipatico perché ha abbandonato il "lavoro" di famiglia.

-Sssh t/n, é tutto ok, fidati di me- e fa un sorriso ammiccante.

Scoppio a ridere, lui mi manda un bacio e continua a sforzare la serratura.

Dean è mio amico, forse uno dei migliori che ho dato che è l'unico.

-Non mi fissare, mi deconcentro piccola-

Alzo gli occhi al cielo, Dean é un ragazzo affascinante, non lo nego, ma non è proprio il mio tipo -Muoviti Winchester, non voglio finire in prigione per colpa tua... Di nuovo- aggiungo con più enfasi.

-Quasi...- un clic all'interno della porta -...Fatto- sorride compiaciuto e mi tiene la porta aperta -Prima le signore-

Faccio un gesto teatrale con la mano -Allora vai prima tu-

-Ah-ah, molto divertente- ed entra.

L'interno della casa é buio, probabilmente questo Sam sta dormendo.

Dean mi fa cenno con la testa di controllare in salotto, lui va in cucina.

Mi sto guardando attorno, la mia attenzione viene catturata da una foto sul tavolino, ritrae Jhon, Dean e Sam.

Dei passi.

Un rumore dalla cucina.

Delle voci.

-Hei piano tigre- dice Dean

Corro nell'altra stanza e trovo Sam sdraiato sul fratello, -Levati da me-

Sam si alza, porgendo una mano a Dean.

-Che diavolo ci fai qui?-

-Beh cercavo una birra- si abbracciano, sembra non essersi ancora accorto della mia presenza. Il minore alza un sopracciglio, Dean alza le mani in segno di arresa: -Ok ok, siamo qui perché papà non torna a casa da qualche giorno-

-Potevi chiam... Siamo?- si guarda intorno poi il suo sguardo si sofferma su di me, lo saluto con un cenno della mano, mi sorride poi torna a parlare con Dean.

Ha dei bei capelli, un bel sorriso e degli occhi wow.

Scuoto la testa.

No. No. No.

Non cambierò idea su di lui solo perché é carino.

Carino? Basta.

-Prendi la tua roba e andiamo- ordina Dean, Sam protesta

-Sto studiando Dean, forse avrò un lavoro-

-Tu hai già un lavoro-

-Non è la vita che voglio fare, non voglio essere un cacciatore. É un lavoro che detesto- poi mi guarda di nuovo anche se credevo si fosse già scordato della mia presenza -Senza offesa-

Ok. Probabilmente sto per avere un mancamento.

"Vedi di darti una svegliata" dico a me stessa.

-Sarà solo per un paio di giorni-

-D'accordo- e mi supera per salire le scale. Io seguo Dean all'esterno, si siede al volante, io faccio per sedermi al posto del passeggero, come sempre -Hei t/n, ti va di sederti dietro?- domanda in tono dolce.

-E va bene...- sbuffo -Ma la prossima volta guido io-

-Grazie piccola-

-Non chiamarmi così Dean- lo rimprovero

-Ok... Piccola- aggiunge sotto voce, come se non lo sentissi.

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-Allora- dice Sam -Dov'era papà l'ultima volta che l'avete visto?-

Io e Dean ci scambiamo un'occhiata dallo specchietto poi io rispondo -È da qualche mese che non lo vediamo veramente, ha insistito per seguire da solo il caso del demone dagli occhi gialli-

-Lei lo sa?- domanda come se non fossi lì

-Certo che lo sa-

Sam si gira dietro, verso di me, sento il suo sguardo addosso e inizio a respirare più affannosamente, probabilmente lui se ne accorge perché sorride poi si rigira verso la strada -Svegliami quando siamo arrivati Dean- e appoggia la testa alla spalliera del sedile.

Siamo in macchina da diverse ore, Sam non si è ancora svegliato e io ne ho approfittato per guardalo di nascosto.

-Dovresti dormire invece di continuare a fissare Sammy-

Dean mi coglie alla sprovvista e vado nel panico -Cosa? Io fissare Sammy? No-

-D'accordo, fa come vuoi-

Forse faccio come mi ha consigliato e chiudo gli occhi, riesco ad addormentarmi ma non è un sonno tranquillo.

Ho una delle miei solite visioni e mi sveglio, nonostante creda di aver dormito poco in realtà era passato all'incirca un'ora.

Nuovo record.

Guardo fuori dal finestrino, ormai dovremmo essere quasi arrivati spero, i posti dietro sono veramente scomodi, non riesco ad allungare le gambe.

Mi assopisco di nuovo, cullata dalla macchina e dalle note di "Dancing in the dark", poi Dean fa qualcosa.

Frena di colpo la macchina e io mi ritrovo con la faccia a pochi centimetri dalla testa di Sam.

-Sono sveglio!- grida quest'ultimo.

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Una volta risolto il caso, orami cinque giorni dopo, Dean decide di passare la notte in un night club così io e Sam ci ritroviamo seduti sul pavimento del motel a guardare un film.

Ovviamente scelto da me.

-L'ho già visto- dice

-Credevo non lo conoscesse nessuno-

-È uno dei miei preferiti- gli si illuminano gli occhi mentre parte la sigla iniziale.

Mi perdo nelle avventure degli attori, solo a metà film mi rendo conto di quanto Sam ora sia vicino.

Solo ora mi accorgo che non sta guardando lo schermo ma me.

-T/n- sussurra, mi giro verso di lui e i nostri occhi si incontrano.

-Sammy- dico, e sono felice che non mi sgridi perché lo chiamo in quel modo.

Si avvicina.

Ora le nostre ginocchia si toccano.

Si avvicina.

Adesso anche le nostre spalle si sfiorano.

Si avvicina.

I nostri volti sono a pochi centimetri di distanza, sento il suo fiato sulle guance.

Probabilmente sono diventata rossa come un peperone, se lo nota non lo da a vedere.

Si avvicina ancora un po'.

Deglutisco a fatica, -Sammy- dico con un filo di voce.

Si avvicina fin quando i nostri nasi non si sfiorano, poi senza mai staccare i suoi occhi dai miei -Posso baciarti?- domanda.

Io annuisco.

Sam Winchester sta per baciarmi.

Non so se ho le farfalle nello stomaco o semplicemente sto per vomitare la nostra cena.

Dall'emozione ovviamente.

Si sporge verso di me e le nostre labbra si incontrano.

Mi passa una mano tra i capelli.

Lo sento sorridere contro le mie labbra.

Cerco di dire qualcosa ma le parole non vogliono saperne di uscire.

Gli metto una mano sul braccio, mi stringe a sé.

Poi.

Poi quell'idiota di Dean apre la porta ed entra saltellando.

Guarda entrambi poi ride -Lo sapevo!-

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