Paul Monroe - Jesus [Twd]
Da quando il Regno sta andando in rovina la maggior parte dei suoi cittadini si è trasferita ad Hilltop.
Maggie se n'è andata, Tara e Jesus hanno assunto il ruolo di governatori.
Forse governatori non è la parola giusta visti i trascorsi del mio gruppo con quel bastardo del Governatore.
Ad ogni modo, vedo Jesus veramente poco ultimamente e quelle rare volte lo vedo così stanco... Se solo mi parlasse di ciò che lo turba magari lo potrei aiutare.
Salgo le scale, lui è lì seduto sul divano, con le gambe allungate sul tavolino.
Sta ascoltando la musica riprodotta da un vecchio giradischi.
Ha la testa appoggiata allo schienale e gli occhi chiusi.
Sembra così rilassato, per la prima volta dopo settimane.
-Jesus- parlo a bassa voce, quasi ho paura a interrompere la sua pace.
Rimane fermo, con gli occhi chiusi ma sorride e mi invita con la mano a sedermi vicino a lui.
Non me lo faccio ripetere due volte, mi rannicchio al suo fianco, incrociando le gambe sul divano.
Rimaniamo in silenzio, così, avvolti dalla musica.
Lo guardo, ha i capelli raccolti in uno chignon dietro la testa, indossa una maglia nera a maniche corte e dei jens blu, il coltello che di solito è appeso alla cintura l'ha appoggiato sulla pila di libri al suo fianco.
Apre un occhio e mi guarda -T/n-, ha la voce bassa e rilassata.
-Mh?- domando.
-Mi stai fissando- ride.
Distolgo subito lo sguardo non appena mi sento avvampare.
Sposto la mia attenzione alla finestra che improvvisamente diventa molto interessante.
Dopo qualche minuto sono io a sorridere -Ora mi stai fissando tu-
Jesus sospira -Che ci posso fare se sei così bella?-
Appoggia la fronte contro la mia testa e mi lascia una scia di baci roventi dalla tempia fino al mento.
Finalmente mi giro verso di lui.
I suoi occhi azzurro cielo sono puntati nei miei.
Lo bacio.
Lui ricambia e mi avvicina di più a sé, stringendomi le spalle con un braccio.
Gli passo una mano sulla testa e tiro via l'elastico che gli lega i capelli, mi piacciono, sono così morbidi.
Lo sento sorridere contro le mie labbra, sorrido a mia volta poi si allontana.
-T/n- pronuncia il mio nome con talmente tanta solennità che mi gira la testa.
Mi piace il suono del mio nome quando lo dice lui.
-L'altro giorno sono andato fuori con Alden e ho trovato questo... Aspetta- si allontana quel che basta perché riesca ad infilare la mano in tasca alla giacca appoggiata sul bracciolo del divano e tira fuori qualcosa.
-Cosa...?- la mia frase rimane sospesa a metà.
Apre quella che scopro essere una piccola scatola blu e vedo luccicare un sottile anello color argento, con incastonata una piccola pietra blu.
Non riesco a trattenermi e sorrido, probabilmente ho un sorriso ebete stampato in volto ma non importa.
-T/n mi vuoi sposare?- domanda rigirandosi l'anello tra le dita.
-S... Si. Si Paul ti sposo!- rido con gli occhi offuscati dalle lacrime di gioia.
Anche lui ride, é talmente incredulo che pure lui scoppia a piangere.
Mi infila l'anello al dito poi mi fiondo tra le sue braccia, lo stringo forte.
Lui stringe me.
Appoggio il mento sulla sua spalla, lui affonda il viso tra i miei capelli.
Rimaniamo così per diversi minuti che però a me paiono ore.
Rimaniamo così, incuranti di ciò che succederà in futuro.
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