Leo Fitz [Agent Of Shield]
Immagina per AnnabethStilinsky
Spero ti piaccia 💚
-Avremo un nuovo membro della squadra- comunica Coulson agli altri.
Non conoscevo nessuno, o almeno, non di persona.
Ovviamente avevo sentito parlare dell'agente Ward, di May e della coppia di geni: Fitz-Simmons.
-Vieni pure- mi invita l'uomo.
Entro nella sala riunioni dell'aereo e con un cenno del capo saluto tutti.
-Lei è t/n t/c agente di livello 5- spiega illustrando a tutti le mie capacità strategiche.
Lo ascolto parlare, almeno inizialmente, la mia totale attenzione viene catturata dal ragazzo con i capelli ricciolini, chiari e gli occhi azzurri.
È vestito in un modo strano per la sua giovane età.
I suoi occhi ricadono su di me, poi si distolgono subito.
È bastato quel poco contatto visivo per far risvegliare le farfalle nel mio stomaco.
-D'accordo?- Coulson richiama la mia attenzione.
Non so a cosa si riferisca ma annuisco ugualmente.
-Bene allora, Simmons, fai fare un giro dell'aereo a t/c-
La ragazza annuisce e mi guida per i stretti corridoi di quella che, a tempo indeterminato, sarà la mia "casa".
Mi mostra le cuccette per dormire, la sala bar, la zona svago, l'ufficio di Coulson, il garage, per ultimo, il laboratorio.
Fitz è in piedi davanti al bancone, armeggia con degli attrezzi e non ci presta la minima attenzione.
Simmons mi fa vedere cose di cui, tutt'ora, non ho mai capito l'utilizzo.
----
Sono quasi quattro mesi che faccio parte della squadra.
Fitz non mi ha mai rivolto più di tanto la parola se non obbligato.
-Tu vieni con noi?- domanda May, faccio cenno di no con la testa.
Stanno andando ad un locale non lontano da dove è parcheggiato l'aereo.
-Sicura?- insiste Ward.
Annuisco e mi siedo sulla poltrona nella zona svago -Credo che leggerò un paio di libri-
-Come vuoi- fa spallucce e si allontana insieme agli altri.
Resto lì a leggere per quasi un paio d'ore poi sento dei passi salire le scale e gli occhi azzurri di Fitz si posano su di me, appollaiata sul divanetto.
-Pensavo di essere solo- si stoppa un istante.
-Non avevo voglia di uscire-
-Che leggi?- domanda, alzo il libro in modo che veda la copertina -Uh bello, l'ho letto anch'io- sorride.
Sembra diverso ora, che siamo soli.
Prende la scacchiera dal ripiano e la posa sul tavolo di fronte a me.
Chiudo il libro e lo guardo incuriosita.
Sistema i pezzi sulla tavola e senza guardarmi dice: -Vuoi i bianchi o i neri?-
Mi sistemo sul divano e sorrido, voglio avviare io la partita -I bianchi- dico furba.
Sorride leggermente e aspetta la mia mossa.
-Scacco matto!- grido dopo nemmeno un'ora di partita.
Non so se mi abbia fatto vincere apposta ma sono felice perché per la prima volta da quasi quattro mesi abbiamo avuto una conversazione normale.
-Fitz?- dico.
Mi guarda e posso giurare di aver fissato i suoi occhi per almeno cinque minuti prima di continuare a parlare, -Non ti sto molto simpatica vero?-
-Perché lo pensi?- balbetta.
Gioco con la pedina del cavallo -Beh... Non ci siamo mai parlati... Tu non mi consideri nemmeno a volte- spiego con le guance in fiamme.
-Non è così- dice, il suo viso diventa rosso.
Sorrido.
Che carino.
-Credo tu sia una persona molto interessante- ammette con un fil di voce.
Ok ora svengo.
-Si? Posso dire una cosa?- chiedo
Annuisce.
-Mi piaci- ammetto talmente in imbarazzo che non riesco a guardare nella sua direzione.
Si alza.
Rimango un po' delusa, perché se ne sta andando?
Avevo altro da dirgli.
Sospiro e mi giro verso il finestrino, fuori é buio.
-T/n- dice mentre beve da un bicchiere d'acqua.
È la prima volta che mi chiama per nome.
Si siede accanto a me su divano e posa la sua mano sulla mia adagiata sul tavolo.
Mi gira la testa per il contatto inaspettato.
-Leo-
Lo chiamo anche io per nome, tanto ormai cosa c'è da perdere?
-Scusa se ti ho dato l'impressione che non mi piacessi... Guarda, veramente è esattamente il contrario- spiega balbettando.
-C... Cos- ma non finisco la frase perché le sue labbra si posano sulle mie, dolcemente.
Sorrido mentre ricambio il bacio.
Si allontana di pochi millimetri e mi guarda negli occhi, io mi perdo nei suoi.
Sorride a sua volta e mi ruba un bacio, poi un altro e un altro ancora.
Delle voci da sotto.
Dei passi per le scale.
Gente che ride.
Tutte le luci si accendono.
La squadra è tornata e ora ci guarda con espressioni confuse poi Ward ridacchia e si versa da bere poi se ne va con il bicchiere.
Gemma scambia un occhiolino con Fitz poi scende di sotto, May la segue.
Coulson rimane a fissarci a braccia conserte -Fingerò di non aver visto niente-
Io e Leo ci guardiamo, scoppiamo a ridere poi quando lui è distratto da qualcosa che cattura la sua attenzione sul mio viso gli rubo un bacio.
-Hai un sorriso bellissimo- dice tra un bacio e l'altro.
Il mio cuore si scioglie.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top