Jerome Valeska‼️[Gotham]

Immagina per @lamogliedibarnes_
Spero ti piaccia 💚
(scusa se ci ho messo tanto ma avevo perso gli screen del messaggio con la trama)


La luce della luna filtra attraverso le assi rotte della finestra, disegnando ombre spettrali sulle pareti scrostate della stanza.

Seduti sul letto cigolante, Jerome e io siamo avvolti in un'atmosfera surreale, sospesa tra il silenzio e il battito accelerato dei nostri cuori.

Jerome mi guarda con quegli occhi verdi penetranti, scintillanti di una luce folle e irresistibile.

La sua pelle pallida contrasta con i capelli rosso fuoco, spettinati in un disordine perfetto.

Le sue labbra sono tirate in un sorriso che è sia seducente che pericoloso, un marchio di fabbrica che mi fa tremare di desiderio.

-Sai, t/n- dice, la sua voce un sussurro roco che fa vibrare l'aria tra di noi -questo posto è il nostro piccolo angolo di paradiso, lontano da tutto il caos di Gotham-

Annuisco, incapace di staccare gli occhi dal suo viso.

Le sue parole sono come una melodia ipnotica, una promessa di avventura e pericolo.

Mi avvicino di più, sentendo il calore del suo corpo contro il mio.

Le nostre mani si intrecciano, e sento la tensione accumulata nei suoi muscoli, pronta a esplodere in qualsiasi momento.

-Jerome- sussurro, la mia voce tremante di emozione -qui mi sento al sicuro, con te-

Lui ride, un suono profondo e vibrante che rimbomba nella stanza vuota -Al sicuro? Con me? Sei più pazza di quanto pensassi- ma c'è un'ombra di tenerezza nei suoi occhi che contrasta con la sua risata.

Le sue mani salgono lungo le mie braccia, sfiorando la mia pelle con una delicatezza inaspettata.

Mi tira verso di sé, e le nostre labbra si incontrano in un bacio ardente.

Il mondo intorno a noi svanisce, lasciando solo il sapore della sua bocca e il ritmo frenetico dei nostri cuori.

Mentre ci baciamo, sento il desiderio crescere dentro di me, una fiamma inarrestabile che brucia ogni pensiero razionale.

Le mie mani cominciano a esplorare il suo corpo, cercando di togliere la maglia che lo copre.

Ma lui mi ferma, afferrando i miei polsi con una forza decisa.

-No, no, no- dice con un sorriso malizioso, i suoi occhi brillano di una luce perversa -Lasciami fare a modo mio-

Mi fa alzare le braccia sopra la testa, il suo tocco deciso ma incredibilmente sensuale.

Prende delle manette trovate chissà dove in quella casa abbandonata e mi lega i polsi alla testiera del letto.

Il legame è stretto, ma non doloroso, e la sensazione di essere vulnerabile sotto il suo controllo mi eccita oltre ogni misura.

-Adesso sei tutta mia- sussurra, la sua voce un misto di desiderio e follia.

Le sue mani scendono lungo il mio corpo, sfiorando la mia pelle con una lentezza torturante.

Mi bacia il collo, mordicchiando e succhiando, lasciando una scia di brividi lungo la mia spina dorsale.

Con una maestria quasi crudele, comincia a togliermi i pantaloni, lasciandomi completamente esposta sotto il suo sguardo famelico.

-Jerome, ti prego- ansimo, il bisogno di sentirlo dentro di me è quasi doloroso.

Lui ride di nuovo, un suono che mi fa tremare -Oh, ti prego? Che dolce- Le sue dita scivolano tra le mie gambe, trovando i punti più sensibili con una precisione micidiale -Ma dove sarebbe il divertimento se te lo concedessi subito?-

Comincia a stuzzicarmi con la lingua, un tocco leggero che mi fa gemere.

Mi lecca con una lentezza esasperante, alternando piccoli morsi e carezze con le dita che mi portano sull'orlo della follia.

-Jerome, ti prego...- imploro, la mia voce è un misto di disperazione e desiderio.

Lui alza la testa, le sue labbra brillano di umidità mentre mi guarda con uno sguardo divertito -Oh, mi piace vederti così disperata. Ma no, non ancora-

Le sue dita continuano a giocare con me, entrando e uscendo con un ritmo che mi fa impazzire -Sai qual è la parte migliore di tutto questo? Sentire il tuo cuore battere così forte, come se potesse esplodere da un momento all'altro-

Mi lecca ancora, più intensamente questa volta, e ogni movimento della sua lingua mi avvicina sempre di più al punto di non ritorno.

La sua voce è un sussurro roco mentre continua a stuzzicarmi -Ti voglio vedere perdere la testa, t/n. Ti voglio vedere implorare ancora-

Le sue dita mi penetrano con una lentezza esasperante, facendomi gemere ancora più forte.

Le sue labbra trovano di nuovo il mio clitoride, la sua lingua si muove in cerchi lenti e torturanti.

Sento le sue dita che entrano ed escono con una maestria diabolica, il ritmo perfetto per portarmi al limite ma senza mai lasciarmi cadere.

-Jerome, ti prego... ho bisogno di te- ansimo, la mia voce tremante di desiderio e frustrazione.

Lui ride, un suono basso e gutturale che mi fa venire i brividi -Oh, lo so, lo so che hai bisogno di me- Le sue dita si muovono più velocemente, la sua lingua si fa più pressante -Ma sai cosa? Mi piace tenerti così, sul filo del rasoio-

Sento il mio corpo che si tende, ogni muscolo pronto a esplodere.

Lui continua a muoversi su di me, le sue dita e la sua lingua che lavorano insieme in un'armonia perfetta e crudele.

Ogni volta che mi avvicino all'orgasmo, rallenta, mi tira indietro, mi fa implorare ancora.

-Jerome, ti prego, non ce la faccio più- grido, il mio corpo in fiamme.

Lui si ferma un attimo, guardandomi con quegli occhi verdi brillanti di follia -Non ancora, dolcezza. Voglio che tu ricordi questo momento. Voglio che tu sappia quanto ti desidero, quanto ti controllo-

E poi, finalmente, mi lascia andare.

Le sue dita e la sua lingua si muovono all'unisono, portandomi oltre il limite.

L'orgasmo mi travolge come un'onda, e grido il suo nome, persa nel piacere più intenso che abbia mai provato.

Jerome mi guarda, il sorriso soddisfatto di chi sa di aver vinto -Ecco, così va meglio- dice, le sue dita ancora dentro di me, la sua lingua che si muove lentamente mentre il mio corpo si rilassa sotto di lui.

Ogni movimento di Jerome mi fa contorcere di piacere, e sento le manette stringersi intorno ai miei polsi.

Tiro involontariamente, cercando di liberarmi, e sento una fitta di dolore mentre il metallo taglia la mia pelle, facendomi sanguinare.

-Jerome slegami dai- sussurro, ma lui è troppo preso dal mio corpo per notarlo immediatamente.

Quando finalmente alza lo sguardo, vede il sangue che cola dai miei polsi.

Con un sorriso perverso e tenero allo stesso tempo, risale lungo il mio corpo, il suo viso si avvicina al mio.

Mi bacia con una passione bruciante, il sapore del sangue misto a quello delle nostre labbra.

La sua lingua si muove contro la mia, sensuale e dominante.

-Ti sei fatta male, t/n- mormora contro le mie labbra, con una luce selvaggia negli occhi -Lascia che me ne occupi io-

Lecca il sangue che scorre lungo le mie braccia, la sua lingua calda che segue le tracce rosse sulla mia pelle.

La sensazione è un misto di dolore e piacere, e ogni leccata mi fa gemere.

Finalmente, Jerome decide di slegarmi.

I miei polsi sono segnati, il sangue ancora fresco, ma il desiderio nei suoi occhi è inconfondibile.

Ma non ha idea di quello che lo aspetta.

Con uno scatto improvviso, ribalto le posizioni, facendolo cadere sul letto.

Afferrando le manette ancora sporche di sangue, lego i suoi polsi alla testiera del letto, con una determinazione nuova.

-Vuoi giocare, Jerome? Allora giochiamo- dico, la mia voce piena di desiderio e vendetta dolce.

Le sue risate echeggiano nella stanza mentre mi guarda con occhi brillanti di eccitazione -Oh, mi piace quando prendi il controllo, t/n-

Scendo lungo il suo corpo, le mie mani esplorano ogni centimetro della sua pelle.

Mi fermo all'altezza dei suoi pantaloni, li tolgo lentamente, rivelando il suo membro.

Il suo respiro è rapido, e posso sentire il suo cuore battere forte.

La mia lingua scivola lungo la sua lunghezza, un movimento lento e deliberato che lo fa gemere di piacere.

Le mie mani si muovono sul suo corpo, accarezzando e stuzzicando, mentre la mia bocca continua il suo lavoro.

-Ti piace così, Jerome?- chiedo, la mia voce un sussurro roco.

Lui ansima, i suoi occhi chiusi nel piacere -Sì, t/n, continua-

Ma non ho intenzione di rendergli le cose così facili.

Mi fermo proprio quando sento che sta per raggiungere l'orgasmo, tirando indietro e guardandolo con un sorriso malizioso.

-Non così in fretta, amore. Voglio vederti implorare-

Jerome ride, ma c'è una nota di frustrazione nella sua risata -Sei una piccola sadica, lo sai?-

-Solo con te- rispondo, e mi abbasso di nuovo, prendendolo in bocca con una lentezza esasperante.

Le mie mani si muovono sulla sua pelle, aumentando la pressione e il piacere.

Lo porto al limite, ancora e ancora, fermandomi ogni volta che sento che sta per cedere.

La sua frustrazione cresce, i suoi gemiti diventano più disperati.

-Ti prego, t/n- implora, il suo corpo teso di desiderio.

Finalmente, quando sento che non può più resistere, lo slego.

I suoi polsi sono segnati dalle manette, ma non gli importa.

Mi afferra, tirandomi verso di sé con una forza bruciante.

-Adesso tocca a te- dice con un ringhio, e mi penetra con un movimento deciso.

Il piacere esplode dentro di me, un'ondata di calore che mi travolge.

Ogni spinta è profonda e intensa, il suo corpo che si muove contro il mio con una forza inarrestabile.

Le sue mani si stringono sui miei fianchi, guidandomi in un ritmo feroce.

-Ti amo, Jerome- ansimo, il piacere che mi fa tremare.

-Anch'io, t/n- risponde, il suo respiro pesante e roco -Sei mia, per sempre-

Le nostre voci si mescolano in un crescendo di gemiti e sussurri, fino a quando finalmente raggiungiamo l'apice insieme, il piacere che ci travolge e ci lascia senza fiato, avvolti l'uno nell'altro.

Nella quiete che segue, restiamo abbracciati, i nostri cuori che battono all'unisono.

In quel momento, so che niente potrà mai separarci.

Jerome è il mio tutto, e io sono il suo.

Per sempre.

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