Dean Winchester [Spn]
Immagina per -Queencard_
Spero ti piaccia 💚
Quando mi sveglio e mi siedo sul letto una fitta lancinante mi trafigge il fianco.
Sollevo l'orlo della maglia e scopro una fasciatura.
Inizialmente non mi ricordo cosa fosse successo poi un'ondata di flashback mi passa davanti agli occhi e arriccio il naso.
Mi alzo.
Devo aggrapparmi alla spalliera del letto per non cadere.
Aspetto che il capogiro passi poi mi stiracchio e la mia attenzione viene catturata da un bellissimo vestito azzurro piegato con cura ai piedi del letto.
Passo la mano sul tessuto.
È morbido e profuma di detersivo.
Quando lo prendo in mano e me lo appoggio addosso per guardarmi allo specchio cade un foglio.
Con molta più fatica del previsto mi accovaccio e lo raccolgo.
Stiamo lavorando ad un caso, quando torniamo vieni in sala riunioni.
P.s Spero vada bene il vestito.
P.s.s Se non ti sta va bene qualsiasi cosa tanto sei sempre bella lo stesso.
P.s.s.s Ti ho lasciato una benda di ricambio sul lavandino in bagno.
D.W.
Sorrido poi piego il biglietto e mi dirigo verso il cassetto e lo ripongo insieme a tutte le cose a cui tengo.
Continuo a sorridere mentre vado in bagno, mente faccio colazione, mentre cerco qualche nuovo caso e perfino mentre mi siedo sulla poltrona a leggere.
Dean é uno stronzo, non posso non ammetterlo, però sa essere sempre così maledettamente dolce quando vuole.
È da due giorni che non lo vedo perché mi avevano rimpinzata di antidolorifici e devo aver fatto la dormita più lunga da anni.
Sono quasi le sedici quando il mio telefono squilla.
-T/n?- dice una voce maschile dall'altro capo.
-Sam, é tutto a posto?-
-Si, volevo chiederti se potevi cercare delle informazioni sui Draghi-
-Draghi?-
-A quanto pare esistono...-
Cerco nell'enorme biblioteca del Bunker le informazioni necessarie e gliele invio.
Passo il resto del pomeriggio guardando la televisione e leggendo.
Devo aver perso la cognizione del tempo perché quando mi alzo dal divano é quasi ora di cena.
Corro... O meglio, zoppico, in camera, faccio la doccia e indosso il vestito azzurro.
Mi guardo allo specchio.
Ho il viso e le braccia ricoperti di lividi e graffi.
Sospiro e scuoto la testa poi qualcuno bussa alla porta.
Sono tornati.
Sorrido e la apro, non c'è nessuno però sul pavimento ci sono dei petali t/c/p. (Tuo colore preferito)
Sorrido ancora di più e li seguo fino a che non arrivo nella sala riunioni che, al momento è stata adibita a sala da pranzo.
-Dean?- chiamo.
Nessuna risposta.
Mi guardo attorno, sul tavolo apparecchiato per due c'è una tovaglia bianca, un vaso con all'interno un fiore blu, un nontiscordardimé credo.
Delle braccia mi cingono da dietro.
-Mi sei mancata- sussurra Dean con il mento appoggiato alla mia spalla.
Arrossisco e mi volto verso di lui, ha un taglio sul labbro.
Gli passo le dita sulla guancia -Che cos'è successo?- domando preoccupata.
Scuote la testa e sorride poi mi prende il volto tra le mani e cattura le mie labbra in un bacio veloce.
Sento le farfalle nello stomaco quando mi osserva e si lascia sfuggire un verso stupito -Sei uno schianto t/c- mi afferra per una mano e mi fa volteggiare.
Lo guardo anche io, indossa i soliti jeans e una camicia rossa.
Mi mordo il labbro, sa quanto mi piaccia quando la mette.
-Niente male neanche tu Winchester-
Tenendomi una mano sulla schiena mi guida verso la sedia e mi fa sedere.
Ridacchio -Sicuro di essere tu Dean?-
Alza gli occhi al cielo e si siede di fronte a me mettendo sul tavolo due hamburger -Si, sei tu- rido e gli rubo una patatina dal piatto.
-Come mai tutto questo?- domando curiosa.
Scrolla le spalle e mi guarda negli occhi -Stiamo insieme da quasi tre anni e non abbiamo mai avuto un appuntamento normale-
-La nostra vita non è normale-
-Lo so- diventa triste tutt'un tratto.
Poso la mia mano sulla sua sul tavolo e sorrido -Ehi... Va bene così, non riuscirei a pensare ad un altro modo per vivere se non cacciando-
-Ecco perché ti amo- dice tornando a sorridere.
Probabilmente arrossisco... Ok, ho le guance in fiamme.
-Arrossisci per così poco? Allora dopo cosa farai? Esplodi?-
-Dopo quando? Cosa devi fare?-
Si stravacca sulla sedia -Oh... Nulla, non preoccuparti t/n-
Finiamo di mangiare poi si alza, apre il giradischi e fa partire un vinile con un lento.
Mi porge una mano e iniziamo a volteggiare a tempo di musica.
Allaccio le dita dietro la sua nuca e lo attiro a me per baciarlo.
Lo sento sorridere contro le mie labbra.
-Sai che ti amo- afferma.
Annuisco.
-E sai che è la prima volta che lo dico a qualcuno in modo serio? E che anche se siamo cacciatori possiamo comunque avere una vita insieme, dopotutto é un lavoro che ci siamo scelti noi-
Non so cosa stia succedendo però l'emozione mi sale agli occhi sottoforma di lacrime che cerco di trattenere.
Mi mette le mani sulle guance e mi accarezza gli zigomi.
-Non so se sia la cosa giusta da fare... Veramente non so nemmeno perché lo sto per fare però ti prego di non odiarmi- continua.
-Dean ma di che cosa stai parlando?- corrugo la fronte e lui sorride, si stacca da me, prende qualcosa dalla tasca posteriore dei jeans e si abbassa.
Mi porto le mani al viso perché ho capito.
Le lacrime mi scendono velocemente lungo le guance mentre lui apre la piccola scatola -T/n mi vuoi sposare?- domanda preoccupato, come se gli dicessi no.
-S... Si! Si. Si. Si. Si Dean!- grido euforica mentre lui si alza, mi infila il l'anello al dito e scoppia a ridere.
Gli butto le braccia al collo poi saltello come una bambina.
-Spero siano di gioia quelle lacrime- scherza ma nel frattempo anche le sue guance si sono inumidite.
-Ti amo Dean- dico entusiasta, alzo la mano e guardo l'anello.
È semplice, bianco con delle incisioni in enochiano suppongo.
-Scusa se non è il massimo- si gratta il mento e socchiude gli occhi.
Gli rubo un bacio -È perfetto-
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