Bruce Banner [Marvel]

Immagina per MariasaraParker
Spero ti piaccia 💚



Il sole filtra delicatamente attraverso le tende del bagno, creando una luce soffusa che si riflette sul pavimento piastrellato.

Ho tra le mani un piccolo oggetto che potrebbe cambiare tutto.

Le mie dita tremano leggermente mentre lo guardo, il cuore che batte all'impazzata.

Due linee.

Positivo.

Sento un'ondata di emozione, nervosismo e gioia mescolarsi dentro di me.

Devo dirlo a Bruce.

Subito.

Scendo le scale di corsa, quasi senza toccare i gradini, attraversando la casa fino al laboratorio.

So che Bruce è lì, immerso nei suoi esperimenti e calcoli, concentrato come sempre.

Il mio cuore continua a battere forte mentre cerco di frenare l'impazienza.

-Bruce! Bruce!- grido, entrando nel laboratorio.

Le mie parole risuonano tra le pareti ricoperte di strumentazione scientifica e monitor luminosi.

Bruce solleva lo sguardo dai suoi appunti, gli occhiali scivolano leggermente lungo il naso -Che succede, tesoro?- chiede, notando l'urgenza nella mia voce.

Corro verso di lui, il test di gravidanza stretto nella mano.

-Guarda- dico, cercando di trattenere l'emozione.

Bruce si ferma, gli occhiali a metà strada tra il naso e le mani, lo sguardo fisso sul test.

Vedo la sorpresa e la gioia attraversare il suo volto.

Lentamente, posa gli occhiali sul tavolo accanto a sé, gli occhi che brillano di una felicità pura.

In un attimo, Bruce mi solleva in aria, stringendomi forte contro di sé.

-Non ci posso credere- sussurra, la voce piena di emozione mentre le nostre labbra si incontrano in un bacio dolce e appassionato.

Passiamo i mesi successivi in un turbinio di emozioni e preparativi.

Bruce si rivela un partner premuroso e attento, sempre al mio fianco durante ogni ecografia e controllo.

È lì per ogni momento di incertezza e ogni piccola gioia che la gravidanza porta con sé.

Durante il primo trimestre, mi accorgo di quanto Bruce sia devoto.

Mi porta la colazione a letto, insistendo che devo riposare.

Mi accompagna a tutte le visite mediche, tenendomi la mano e ascoltando con attenzione ogni parola del dottore.

Ogni sera, parliamo di come sarà la nostra vita con il bambino, facendo progetti e sogni.

Una sera, mentre siamo sul divano, Bruce posa la mano sulla mia pancia -Non vedo l'ora di conoscerlo- dice con un sorriso tenero -O conoscerla-

-Neanche io- rispondo, accarezzando la sua mano. -Sarà una parte di noi, un piccolo miracolo-

Sul suo viso passa un'ombra di tristezza -Spero solo che non...-

Mi alzo e gli prendo una mano -In ogni modo sarà perfetto, come te- lo bacio dolcemente.

Il secondo trimestre porta con sé nuove sensazioni.

Comincio a sentire i primi movimenti del bambino, piccoli colpetti che riempiono il mio cuore di gioia.

Bruce è sempre più emozionato, parla al mio pancione ogni sera, raccontandogli storie e sussurrando dolci parole.

Un giorno, mentre siamo seduti in giardino, sentiamo un movimento più forte -L'hai sentito?- esclamo, prendendo la mano di Bruce e posandola sulla mia pancia.

Lui sorride, sentendo il piccolo calcio -Sì, l'ho sentito- dice con gli occhi lucidi -È incredibile-

Il terzo trimestre è il più impegnativo, ma anche il più emozionante.

La pancia cresce, i movimenti del bambino sono più forti e frequenti.

Bruce è al mio fianco in ogni momento, pronto ad aiutarmi in qualsiasi modo possibile.

Prepara la stanza del bambino, scegliendo con cura ogni dettaglio, dalle pareti color pastello ai piccoli giocattoli.

Una notte, mi sveglio con un dolore intenso -Bruce- sussurro, cercando di non fargli prendere un infarto -Credo che sia il momento-

Si sveglia di scatto, il panico e l'eccitazione sul suo volto -Davvero? Adesso?- Mi aiuta ad alzarmi e insieme ci dirigiamo all'ospedale.

Il parto è un’esperienza intensa, ma Bruce è lì con me, tenendomi la mano e incoraggiandomi ad ogni passo.

Le ore sembrano interminabili, ma alla fine, sentiamo il primo pianto della nostra bambina.

Il cuore mi si riempie di una gioia indescrivibile mentre la tengo tra le braccia, guardando il suo piccolo viso perfetto.

Bruce, seduto accanto a me, guarda la neonata con occhi pieni di meraviglia -È perfetta- dice, accarezzando delicatamente la piccola mano della nostra figlia.

-Devi scegliere il nome- dico, stanca ma felice -Abbiamo detto che lo avresti fatto tu'

Bruce riflette per un momento, poi sorride -Che ne dici di Grace? È un nome che rappresenta tutto ciò che lei è per noi: una grazia, un dono-

Annuisco, commossa -Grace è perfetto-

E così, mentre il sole tramonta oltre le finestre della nostra casa, Bruce e io guardiamo la piccola con amore e gratitudine, pronti ad affrontare insieme il futuro come una famiglia.

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