Caro Peeta,
non chiedere perché ti scrivo questa lettera, non lo so nemmeno io. So solo che ci sono cose che devo dirti, a voce non ci riesco e mi voglio sfogare così.
Devo dire che non mi sei mai stato molto simpatico a scuola, e ti odiavo perché i tuoi genitori avevano la panetteria e quindi tu avevi cibo caldo e buono a disposizione. Portavo sempre gli scoiattoli a tuo padre, ma tua madre non doveva venire a saperlo, altrimenti sarebbero stati guai.
Tu non sai quanto io rimasi di sasso quando mi lanciasti le pagnotte bruciate solo per dare da mangiare alla mia famiglia. So che tua madre ti picchiò perché bruciasti il pane, e così mi ritrovai in debito con te.
Poi arrivarono gli Hunger Games.
Venne estratta Prim e io non potevo lasciarla andare a morire così. Mi offrii volontaria, l'istinto aveva preceduto il cervello e mi fece agire. Poi, Effie disse il tuo nome e il cognome. Non so se lo sai, ma vietai a Gale di offrirsi. Magari questa cosa ti darà un po' fastidio, tu potevi morire, ma lui doveva aiutare Prim e mia madre.
Quando alle interviste dissi di amarmi, non seppi cosa pensare, così optai per l'odio, era l'unico modo.
Poi, i cambi di regolamento.
Lì non sapevo di amarti, quindi continuare a darti baci eccetera mi procurò qualche dubbio.
Alla fine ci diedero vincitori entrambi, la mossa delle bacche fu fantastica.
Tornammo nel distretto e poi ci fu tutta la rivolta. Ora sto perdendo il filo del discorso...
Quando ti risposi vero, fu il momento più felice della mia vita, forse dopo il nostro matrimonio.
Ora abbiamo quelle piccole pesti dei nostri figli. Mamma mia quanto li amo. Finnick è proprio  come me mentre PrimroseRue è più simile al papà.
Ti amo Peeta, mi ci è voluto tanto per capirlo ma ora so che è così.

Ti amo,
Katniss.

P.s. Mi ci è voluto tanto per scrivere questa lettera, sai che non sono una che mostra tanto le sue emozioni.