Immagina: Julian Blackthorn
Per mangiatricedihotdog, spero ti piaccia Maritah😂❤
"JULIAAAAN! MI PORTI UN PUGNALE? STO MORENDOO!" urli dalla tua stanza. Il ragazzo arriva di corsa dalla cucina dove stava preparando il pranzo per voi e i bambini, per poi spalancare la porta.
"Bello il grembiule, fa molto cameriera" scherzi tu squadrando lo Shadowhunter dalla testa ai piedi nudi.
"Ma che cavolo scherzi? Sono molto secs in versione Gordon Ramsey. Comunque, perché quelle urla?" ti domanda lui dopo essersi vantato.
"1- Gordon Ramsey è un cuoco mondano, da quando lo conosci? 2- ti prego dimmi che settimana scorsa ho comprato tu sai cosa" gli rispondi sdraiata sul letto.
Lui sorride e ti guarda negli occhi.
"Sì, so chi è Gordon Ramsey. E poi i tu sai cosa li ho comprati io, perché tu eri impegnata a fare gli occhi dolci al cassiere mondano." ti dice lui fingendo di attorcigliarsi una ciocca di capelli sul dito e sbattendo le ciglia.
"Guarda che io non faccio mica così! E poi gli stavo solo chiedendo come funzionava il registratore di cassa, non lo stavo uccidendo. Comunque, ora ho trovato un nuovo nomignolo" gli dici tu sfoggiando la tua migliore espressione da lama.
"Che sarebbe?"
"Geloso"
Lui alza gli occhi al cielo e torna in cucina borbottando qualcosa che assomiglia ad un "per l'Angelo queste ragazze ciclate. Speriamo che a Dru e Livvy venga il più tardi possibile perché io tre così non le sopporto".
Ridacchi e gli mandi un bacio, per poi andare a prendere un cambio e i tu sai cosa.
"Dai ragazzi a tavola" dice Julian chiudendo il forno con un movimento di bacino perché, con i piatti in equilibrio sulle braccia, è l'unico modo possibile.
"Da quando conosci e pratichi la danza del ventre?" commenti tu avvicinandoti a lui è prendendogli due dei piatti pieni che ha in mano.
"Ahahah. Simpatica, veramente" ti risponde lui sarcastico, ma facendoti un sorrisetto.
Fate sedere tutti i bambini e insieme mangiate allegramente le lasagne cucinate da Julian.
Dopo pranzo andate ad allenarvi, e stranamente tutto va bene, nonostante tu sai cosa.
Verso sera, tu vai nella tua stanza e ti sdrai sul letto. Subito un'immagine si pianta nella tua mente, la stessa immagine che ti tormenta da due anni. Sai di cosa hai veramente bisogno, per cui ti alzi e percorri tutto il corridoio. Arrivi a destinazione e bussi alla porta. Julian ti apre e ti fa accomodare su uno dei puff che, quando eravate piccoli, era uno dei vostri giochi preferiti: saltare dal letto ai puff senza cadere.
"Cosa c'è? Ancora quell'immagine?" ti chiede lui mettendo via il quadro su cui stava lavorando. Sono ormai settimane che ci lavora, ma tutte le volte che cerchi di spiare il soggetto, Julian lo mette via bruscamente. Alla fine, ci hai rinunciato.
"Sì, sempre quella. Io non la sopporto più. Vedo ancora mio fratello e mia sorella trasformati in Ottenebrati. I-io... Non so più cosa fare Jules. Sto letteralmente, impazzendo." spieghi passandoti le mani sul viso.
"Non ti preoccupare, è solo un brutto ricordo" ti dice lui sedendosi sul letto. Tu lo guardi e lui ti sorride. Sali anche tu sul letto e lui ti abbraccia, uno dei soliti abbracci che trasmettono sicurezza. Solo lui sa fare tutto questo con un minimo contatto.
Poi ti prende per mano e ti porta in cucina, dove iniziate a preparare una torta fantastica, rigorosamente al cioccolato. Ad un certo punto Julian ti lancia un po' di farina. Ridi, poi prendi una grande manciata di farina e lo insegui per tutta la cucina. Alla fine lo inondi di polvere bianca e insieme ridete come bambini.
Sei in camera tua a cambiarti i vestiti, che ormai sono diventati dei cumuli di tessuto e farina.
Qualcuno bussa alla porta, così urli il tuo solito:"CHI È?!" molto fine e femminile. Si fa per dire.
"Sono io"
"Entra pure Dru"
La ragazzina si fa avanti e si siede sul tuo letto. Parlate spesso e ora lei non chiede nemmeno se può sedersi, sa già la risposta.
"Dimmi tutto Dru" inizi tu sedendoti accanto a lei.
"Posso farti una domanda Y/N?" ti chiede voltandosi verso di te e guardandoti negli occhi. Il suo sguardo sembra scavarti fino in fondo, e questa cosa succede coi Blackthorn. Annusci e ricambi lo sguardo, cercando di prevedere la domanda.
"Tu e Julian state insieme?"
Rimani sbalordita. Ti aspettavi tutto ma non proprio quella domanda.
"No, perché?" le domandi mentre le tue guance si arrossano.
"Perché vi ho visti mentre facevate la torta, poi anche tutti gli altri giorni. Non siete più come qualche anno fa, siete diversi." ti dice giocando con un filo della felpa.
"Sai, con la guerra e tutto il resto, tutti noi siamo cambiati. Però io e Jules siamo amici" rispondi tu con mille pensieri di te e Julian insieme che vagano per la mente.
"Poi ho sentito Julian, mentre metteva a dormire Tavvy, dirgli: sai piccolo, è tantissimo che io e lei ci conosciamo. E ti giuro che solo in questi ultimi mesi mi sto rendendo conto di quello che veramente voglio. Non riesco ad essere suo amico. Ti prometto una cosa Tavvy: io e lei ci fidanzeremo. Sì, dovrò riuscirci. Forse non vuole che te lo dica, ma se anche a te piace lui..." dice Drusilla alzandosi dal tuo letto e uscendo dalla porta.
Tu la segui, dopotutto è ora di cena. Mentre cammini verso la cucina, continui a pensare alle parole della ragazzina, e di quello che aveva sentito. Magari non parlava di te, ti dice una voce nella tua mente, ma sai che non è mai vero ciò che dice quella dannata voce. Proprio mentre la mandi al diavolo, Julian ti corre incontro.
"Y/N, fai in fretta o si raffredda la pasta. Stavo venendo a chiamarti" ti dice lui mettendoti un braccio attorno alle spalle.
Ti limiti a mugugnare qualcosa e ti siedi a tavola, come al solito accanto a Julian. Mangi silenziosamente la tua pasta, e dopo la torta ti alzi dicendo di essere stanca.
Dai la buona notte a tutti i bambini e vai in camera tua, ancora pensando a Julian.
Ancora quell'immagine.
Vai in corridoio e ti piazzi davanti alla porta. È notte fonda, ma sai che Julian è sempre disponibile. Ti blocchi un attimo, un'affermazione si pianta dentro di te: anche lui ti piace.
Così bussi e dopo qualche secondo la porta si apre. Osservi il ragazzo: maglietta bianca e pantaloncini neri, il suo solito pigiama, accompagnato dai capelli scompigliati e gli occhi stanchi.
"Scusa Jules, ma ancora una volta mi si è piazzata in testa quell'immagine e io..." Inizi tu ma vieni bloccata dalle sue labbra sulle tue. Ti lasci andare fra le sue braccia e il bacio si fa sempre più intenso. Ad un certo punto, lui si stacca e respira profondamente, mentre tu fai lo stesso.
"Sai, una volta ho detto a Tavvy" inizia lui.
"Che sarei diventata la tua ragazza." lo precedi tu.
"Come lo sai?"
"Non importa" dici prima di tornare sulle sue labbra.
Lui ti fa entrare in camera sua e ti fa sedere sul letto.
"Avrei voluto dartelo per il tuo compleanno, ma anche adesso va bene" ti dice Julian andando a prendere qualcosa nell'armadio dove tiene le cose per dipingere.
È il quadro che sempre ti ha proibito. È un tuo ritratto, la scena la ricordi come fosse ieri: voi in spiaggia, tu che ridi mentre vieni sommersa dalle onde. I tuoi occhi si riempiono di lacrime di gioia e, quando lui si siede accanto a te, prendi il suo viso fra le mani e lo baci.
Julian ti stringe a sé e insieme vi mettete comodi per la notte. Lui con la testa affondata nei tuoi capelli, tu con il viso premuto sul suo petto. Sembrate un puzzle: ogni minima parte di te si incastra alla perfezione con ogni minima parte di lui e viceversa.
Vi addormentate cullati dal vostro profumo, che ormai è una cosa unica.
Cavolo, Dru aveva proprio ragione, anche lui mi piace, pensi prima di lasciarti totalmente al mondo dei sogni, anche se il tuo sogno è sdraiato proprio accanto a te.
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