Your made-up

Steve Rogers:
Passano i giorni e continui a pensare al vostro litigio. Steve, in fondo, cercava solo di proteggerti e tu lo hai trattato malissimo. Forse, dovresti mettere da parte il tuo orgoglio e contattarlo, chiedergli scusa per come ti sei comportata. Sono due giorni che non lo vedi e, a detta delle tue amiche, sembri uno zombie con le pene d'amore. Alla fine, ti decidi a chiamarlo e gli dici che devi parlargli. Steve non fa domande; semplicemente, si fa trovare sotto casa tua dopo un quarto d'ora. Lo inviti ad entrare e ti senti a disagio, perché hai paura di rovinare tutto. Non fai in tempo a scusarti, che inizi a piangere e Steve ti abbraccia, lasciandoti sfogare. Come può essere così gentile con te, nonostante tutto quello che è successo? Lui, quasi leggendoti nella mente, ti racconta che, appena ti ha conosciuta, si è promesso di proteggerti e di renderti felice, perché, per lui, sei bellissima quando sorridi. Continui a ripetere dei flebili "scusa", quando Steve ti prende il viso tra le sue mani e ti bacia dolcemente.

Tony Stark:
Per una settimana, hai evitato Tony al lavoro, nonostante lui abbia provato in tutti i modi a parlare con te. Cerchi di concentrarti sui dati di produzione sul tuo computer, perché, distraendoti, soffri di meno. Quando fai ritorno nel tuo appartamento, però, non hai scuse per allontanare il dolore. Ti siedi sul pavimento freddo, la schiena contro la parete e piangi. Senti bussare e mormori un "è aperto", per poi riconoscere la figura di Tony fare il suo ingresso. Si siede vicino a te e ti dice che odia vederti così triste, che, la sera in cui vi siete conosciuti, ha odiato con tutto sè stesso il responsabile e che, cosciente di essere lui, questa volta, ad averti fatta stare male, si sente ancora peggio. Lo guardi e, per un attimo, non senti più quel peso sul cuore. Lo baci e senti tutta la tristezza scivolare via.

Bruce Banner:
Tony ha provato in tutti i modi di farvi riappacificare, ma invano. Non hai notizie di Bruce da giorni e tuo fratello non lo nomina più, per evitare che possa nuocere alla tua salute emotiva. Poi, ti sembra di vederlo mentre parla con Tony, ma non ci fai molto caso, perché pensi sia la tua mente che si prende gioco di te. Addirittura, adesso hai la sensazione che lui ti stia chiamando per nome e che si trovi di fronte a te. Forse dovresti consultare uno psicologo, perché è chiaro che stai impazzendo. In fondo, quale motivo avrebbe per tornare? Capisci che non si tratta di un'allucinazione quando Bruce ti chiede scusa per come si è comportato, che non aveva intenzione di farti soffrire e che vorrebbe riprovarci, sempre, ovviamente, che tu sia d'accordo. Mandi a quel paese lo psicologo e baci Bruce.

Clint Barton:
È passato qualche giorno da quando hai visto Clint con quella e lui ha provato in tutti i modi di parlarti, ma tu lo hai respinto ogni volta. Una sera, qualcuno bussa insistentemente alla tua porta: è Natasha e sembra piuttosto preoccupata. La inviti ad entrare, mentre lei ti dice, nervosamente, che Clint ha avuto un incidente durante una missione, che i medici gli hanno prescritto molto riposo e che continua a chiedere di te. Allarmata, chiedi a Natasha di portarti subito da lui e lei si dirige a passo svelto per i corridoi, fino a fermarsi davanti ad una porta. La apre piano, in modo che non faccia alcun rumore, per poi farti segno di entrare. Vedere Clint dormire su quel letto ti fa perdere dieci anni di vita. Ti avvicini a lui lentamente: ha un'espressione così rilassata e hai paura di svegliarlo. Gli baci la fronte, quando lo senti mormorare che i tuoi capelli gli fanno il solletico. Vorresti insultarlo per ciò che ha fatto, dirgli che è un irresponsabile, ma non fai nulla di tutto ciò: lo abbracci, per quanto ti sia possibile, e senti la sua mano carezzarti la schiena, cercando di tranquillizzarti. Poi ti spiega che, quella ragazza con cui l'hai visto abbracciarsi è la figlia di un suo caro amico, deceduto da poco. Capisci il perché del suo cambiamento d'umore. Improvvisamente, ti senti una stupida. Clint è comprensivo nei tuoi confronti e cerca di farti ridere con le sue pessime battute, ma ottiene un effetto particolarmente diverso, perché ti avvicini e lo baci.

Thor:
Quella mattina, non ti saresti mai aspettata di vedere Thor sul tuo piccolo terrazzo. Stai per cacciarlo per come si è comportato con te, quando lui ti prega di lasciarlo spiegare. Accetti, alla sola condizione che, una volta accontentato, se ne sarebbe andato via. Ti racconta che Asgard ha passato un periodo di grande tensione per via di Loki, suo fratello, che lui ha dovuto aiutare il Padre degli dei a riportare la calma nel suo Mondo e che lui stesso si è sentito coinvolto in quel sentimento generale; ti chiede di scusarlo per il suo imperdonabile comportamento, per le sue parole e per averti ferita. Poi, lo osservi mentre si dirige verso la porta di casa tua, in modo da rispettare il vostro patto. Non ce la fai. Non riesci a restare immobile mentre lui se ne va e corri verso di lui. Thor si volta e ti accoglie fra le sue braccia, per poi sussurrarti:- Vuoi davvero che me ne vada?

Loki:
Hai chiesto a Nick Fury di interrompere il progetto Loki e lui, stranamente comprensivo, ha accettato la tua richiesta. Nel frattempo, Loki è stato rinchiuso in una cella, perché "non si può mai sapere", citando il direttore dello SHIELD. Sai che ha creato non pochi problemi da quando avete litigato e che, la notte, grida nel sonno. Al solo pensiero, senti un enorme peso nel petto, tanto che non riesci più a dormire e, una notte, esci dalla tua stanza. Quasi non ti accorgi di essere arrivata davanti alla vecchia stanza di Loki. Stai per bussare, quando ti ricordi che, ora, si trova in una cella. Senza nemmeno fermarti a riflettere, ti dirigi verso il luogo in questione e, sentendo delle grida, velocizzi il tuo passo, finché non arrivi davanti alla cella. Inserisci il codice e ti precipiti al suo interno, mentre la porta si chiude dietro di te. Lo vedi agitarsi nel sonno e non puoi fare a meno di chiederti quali incubi lo tormentino così, ogni notte. Ti avvicini a lui e gli sfiori delicatamente una delle guance scavate, segno che non sta più mangiando come prima, mentre lo vedi rilassarsi notevolmente. Senza aprire gli occhi, lo senti mormorare il tuo nome, per poi avvicinarti a lui e stringerti dolcemente. Mentre ti addormenti, pensi che non riusciresti mai a rimanere arrabbiata con lui.

Bucky:
Sei rimasta in quel bagno per quasi due ore. Dall'altra parte della porta, Bucky ha provato in tutti i modi di farti uscire, poi deve aver rinunciato, perché hai sentito la porta di casa aprirsi e poi chiudersi. Finalmente sola, esci dal bagno e ti accoccoli sul divano; ti addormenti dopo poco. Al tuo risveglio, noti che si è fatto buio e Bucky non è ancora rientrato. Non risponde alle tue chiamate, quindi chiedi a Steve, nella speranza che ti rassicuri con un "tranquilla, è qui con me. Te lo passo?", ma niente. È mezzanotte quando lo senti tornare a casa e tu fingi di dormire sul divano. Lo senti mentre ti si avvicina e ti bacia la fronte, mormorando molti "scusami" e "mi dispiace", per poi mettersi a giocare con i tuoi capelli e sorridi, istintivamente, al pensiero di questo suo lato dolce. Ti prende in braccio a mo' di sposa e ti adagia delicatamente sul letto. Lo senti sdraiarsi vicino a te e stringerti delicatamente, sussurrando "ti amo".

Pietro:
Sei stata dimessa dall'ospedale qualche giorno dopo. Wanda è venuta a prenderti con Visione, ma lui non c'è. Per tutto il tragitto, hai un pessimo presagio e hai quasi paura quando chiedi di Pietro, Visione guarda fuori da finestrino e Wanda, nervosa, ti spiega che Pietro è stato catturato dal gruppo di terroristi responsabili dell'esplosione. Devi essere diventata parecchio pallida, perché Visione ti offre del "supporto morale da amico" che tu, ringraziandolo, rifiuti gentilmente. Poi Wanda ti rassicura che una squadra di agenti preparati a questo tipo di situazioni ha scoperto dove lo tengono rinchiuso e si sta dirigendo lì mentre voi parlate. Una volta a casa della tua migliore amica, preghi gli dei che vada tutto bene. Dopo poco, sentite bussare alla porta: è la squadra di cui ti ha parlato Wanda. C'è anche Pietro. Ti volti verso di la tua migliore amica, chiedendoti come sia riuscita a non perdere la calma. Wanda abbraccia il fratello, l'espressione più rilassata. Quando il tuo sguardo si incrocia con quello di Pietro, hai la sensazione di essere stata in apnea per giorni e di aver ripreso a respirare solo ora. Ti avvicini a lui e gli dai uno schiaffo, per poi dirgli:- Sei un cretino, Pietro Maximoff!-. Lo vedi sorridere, per poi ribattere:-Il tuo cretino, vorrai...-, ma non lo lasci completare la frase e lo baci.

Peter Parker:
Da quando avete litigato, non ti senti più la stessa, perché non hai più voglia di fare tutto ciò che prima amavi, come leggere, mangiare, uscire con le tue amiche, guardare serie tv o dormire. Semplicemente, passi le tue giornate sdraiata sul letto, ridotta all'ombra di te stessa. Un giorno, accendi la tv e, dopo un po' di zapping, vedi le tue paure diventare realtà: Peter sembra in netto svantaggio e ferito, mentre combatte contro un umanoide di fango. In un attimo, sei fuori di casa, le occhiaie che ti fanno sembrare uno zombie. Inizi a correre, dirigendoti verso la zona dello scontro, ma, dopo poco, sei costretta a rallentare per non sentirti male. Dopo dieci minuti di inferno, arrivi sul luogo, dove degli agenti stanno tenendo a bada i civili spaventati e preoccupati e qualche sciocco paparazzo curioso e masochista. Ovviamente, non fanno eccezione con te, nonostante le tue proteste. Non riesci a rimanere inerme mentre Peter combatte e senti il tuo cuore morire ogni volta che Fangoman lo colpisce. Improvvisamente, ricordi un dettaglio particolarmente utile riguardo ad un parente lontano di una tua cara amica, Helena. Altro colpo di genio: entri in un edificio deserto e, dopo qualcosa come un milione di scalini, arrivi sulla terrazza dell'edificio. Mentre speri che i soccorsi arrivino presto, puoi solo guardare, come tutti. Ad un certo punto, Peter si distrae e Fangoman lo carica e tu, istintivamente, provi ad avvertirlo, gridando. Mossa stupida, perché ora hai l'attenzione dell'umanoide. La polizia prova ad essere d'aiuto, ma il mostro sparge il fango intorno alla folla, bloccandoli. Spider-man ti urla di andartene, mentre prova a distrarlo. È ormai allo stremo delle sue forze, quindi ti raggiunge con una delle sue ragnatele e tenta di difenderti in ogni modo. Il mostro lo spinge via con la mano, facendolo schiantare contro un muro. Corri verso di lui e lo stringi a te, intimandogli di non provare per nessun motivo ad abbandonarti. Fangoman sta per schiacciarvi come delle mosche, quando un raggio di luce gli mozza la mano. Ecco i vostri rinforzi! Mentre Iron Man fa la sua entrata d'effetto, ringrazi gli dei che Helena sia la nipote di Pepper Pots. In tutto questo, Peter ti guarda, confuso e stremato. Gli togli la maschera rovinata e lo inciti a non chiudere gli occhi, pregando con tutta te stessa che non gli succeda nulla, quando lo senti mormorare qualcosa che somiglia ad un "hai visto che avevo ragione io? È troppo pericoloso!". Ti sorride mentre ti avvicini a lui, con l'intento di "far collidere le vostre labbra in un'esplosione meravigliosa", come direbbe la tua strana cugina. Poi, una voce interrompe il momento:- Un "grazie" sarebbe gradito, sapete?- e ti volti, un po' imbarazzata, verso Tony Stark, che dice, rivolgendosi a te:- Tu devi essere la ragazza di Bimbo Ragno, giusto? È fortunato ad averti vicino. Se tu non avessi contattato Helena, ora sarebbe ridotto a... No, non voglio immaginare certe cose prima di aver festeggiato con lo Shawarma- e vi saluta, volando via. Ti volti verso Peter, ridendo, per poi sussurrare un "dove eravamo rimasti?" e baciarlo.

***
Bene gente, come avrete notato, ho più preferenze io che la mia prof di italiano.
Più scrivo e più mi sembra di affogare nel mare della banalità, aiut.
Anygay, sto cercando di aggiornare ogni tre giorni ora che, logicamente, la scuola non è ancora iniziata. Vi avviso subito che, quando accadrà, aggiornerò ogni 5 giorni, se non ogni 7.
C'è una piccola possibilità che aggiorni di meno/non aggiorni perché vado in Austria per una settimana e non sono sicurissima che la pensione abbia il Wi-Fi.
Ma non pensiamoci, su.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ciauu

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