Your Engagement

Steve Rogers:
Quando Steve ti ha chiesto di incontrarlo in una sala di un locale, in pieno pomeriggio, per parlarti, hai iniziato a temere il peggio. Hai seriamente paura che lui decida di non volerti più vedere per chissà quale motivo. Eppure, ti sei presentata comunque, ignara dei suoi piani per quell'afoso pomeriggio di luglio. La sala è vuota, in quanto la discoteca apriva verso le 21 e ti sei chiesta perché avesse scelto proprio quel luogo moderno, solitamente affollato da gruppi di ragazzini. Quando Steve entra, ti sembra di sentire gli occhi già pizzicare, ma ti trattieni dall'esternare qualsiasi tipo di emozione. In effetti, quando ti chiede:- Posso avere l'onore di ballare con te?- e tu accetti, sei confusa e cominci a pensare davvero di domandargli il perché di questo suo temporeggiare, come se volesse addolcirti la pillola. Ad un certo punto, si ferma e ti osserva, mentre tu ti stai già preparando psicologicamente alla secchiata d'acqua che stai per ricevere. Steve, quasi incerto sulle parole da utilizzare, ti domanda:- Adesso, mi faresti l'onore di essere la mia fidanzata?- e tu non puoi fare a meno di ridere nervosamente; ora è lui a sembrare confuso, quindi ti scusi subito con lui e cerchi di spiegarli le tue paure, tentando i tutti i modi di non sentirti a disagio. Steve, ascoltando, ti sorride gentilmente, per poi chiederti se hai intenzioni di tenerlo sulle spine ancora per molto, allora ti avvicini a lui, fissando i tuoi occhi (y/e/c) nei suoi azzurri, e lo baci. Quando vi separate, ti dice che potrebbe interpretarlo come un sì, mentre tu ridi.

Tony Stark:
Sei stata invitata da Tony ad una festa alla Stark Tower con gli Avengers e alcuni dei più importanti agenti dello SHIELD, tra cui il direttore Fury. Ti senti un po' a disagio, perché è la prima volta che incontri tutte quelle persone non sai bene come comportarti. Soprattutto quando Tony ti presenta a tutti come la sua ragazza. Ad un certo punto, lo prendi da parte, dicendogli, imbarazzata:- Tony, ti rendi conto di quello che stai dicendo? Noi non siamo fidanzati!- e lui ti fissa, fingendo un'espressione pensierosa, per ribattere:- Ah no? Allora rimediamo subito!-. Ti trascina al centro della sala e fa segno ai presenti di tacere. Poi fa comparire un microfono da chissà dove e inizia uno dei suoi monologhi:- Questa sera, vi ho presentato questa ragazza come la mia fidanzata. Ecco, non è del tutto vero. Ma, come sapete, non sono uno che lascia le cose a metà, quindi vorrei rimediare. (Y/n), vorresti essere la mia ragazza?-. Tu lo guardi, spiazzata, e sei sicura di essere diventata completamente rossa, per poi rispondergli "sì" più volte, annuendo, per paura che non ti abbia sentito. Vedi il suo sguardo illuminarsi e non puoi fare a meno di sorridere, quando lui azzera le distanza, baciandoti.

Bruce Banner:
Quando hai invitato Bruce a cena, hai notato subito il suo sguardo preoccupato, pensando già a quello che avrebbe dovuto sopportare, passando la serata in un ristorante. Per questo, ti sei affrettata a rassicurarlo, spiegando che la cena si sarebbe svolta alla Stark Tower, dove potevano stare tranquilli. Più o meno, perché tuo fratello Tony è sempre nei paraggi a "sorvegliare la situazione", come spiega ogni volta che lo vedi a ficcanasare nella tua vita privata. Ad ogni modo, la cena si svolge normalmente, fino al momento in cui andate in terrazza: lì, ti schiarisci la voce, nervosa come mai ti era capitato di essere, e gli chiedi se vuole fidanzarti con te. Non appena accetta, ti senti la persona più felice del mondo.

Clint Barton:
Quel giorno, tu e Clint vi siete svegliati presto per passare del tempo nella natura. In effetti, hai bisogno di allontanarti un po' dalla vita moderna e tecnologica, quindi sei più che entusiasta per questa sua idea. Quando arrivate in una piccola e tranquilla pianura con un ruscello, decidete di fermarvi lì per pranzare e riposarvi. Ad un certo punto, vedi l'espressione di Clint farsi seria, per poi sentirlo borbottare qualcosa, molto probabilmente rivolto a te, visto che siete soli. Lo guardi confusa, mentre ripete, questa volta ad alta voce:- Vorresti, ehm, essere la mia ragazza?-. Questa volta, hai sentito benissimo, infatti inizi ad annuire, non riuscendo ad esprimerti a parole. Lui ridacchia e tu non hai nemmeno il tempo di ribattere che ti bacia.

Thor:
È da più di un mese che non vedi Thor. Dopo quella volta, sembra essere scomparso. Ci resti davvero male, in effetti, ed è per questo che le tue amiche cercano in ogni modo di farti uscire di casa. Alla fine, sei costretta ad allontanarti dal tuo amato divano: la tua migliore amica ha il saggio di canto e non puoi mancare. L'evento si svolge all'aperto, sotto il caldo sole estivo che, in questo momento, ti sta ricordando perché tu preferisca l'inverno e la neve. Ad un certo punto, il cielo diventa grigio, una fitta pioggia inizia a cadere e, come se questo non bastasse, senti il rombo di un tuono in lontananza. Ah, e sembra che tu abbia appena provato a fare l'Ice Bucket Challenge. Vedi una figura avvicinartisi. Lo riconosci: è Thor e si sta scusando con te per il temporale e per non essersi fatto vivo per un mese, giustificandosi dicendoti che, purtroppo, gli ordini di Odino non possono essere contestati. Poi ti guarda negli occhi e ti confessa che, in questo mese lontano da te, ha capito quanto i suoi sentimenti per te siano forti e che lo renderesti la persona più felice dei Nove Mondi se ti fidanzassi con lui. Sei al settimo cielo e la risposta per te è così scontata che lo baci, prima ancora che lui possa dire o fare altro.

Loki:
In qualche modo, Loki ha ottenuto un permesso da Fury per uscire. O almeno, questo è ciò che ti ha detto, ma non ci metteresti la mano sul fuoco. Vi ritrovate a passeggiare in silenzio in un parco, mano nella mano, in un tardo pomeriggio, il sole che sta per tramontare. Poi, Loki prende la parola:- Una volta, mi hai detto di aver paura di non essere amata. Vorrei rassicurarti su questo punto, sempre che uno come me ne sia capace. (Y/n), tu sei amata. Amata da uno come me, ma sono convinto che sia pur sempre amore. L'ho capito quella sera, ma avevo anch'io paura, paura che tu mi rifiutassi per via di ciò che sono e di ciò che ho fatto. Non hai idea di quanto mi abbia fatto male vederti triste e sentirmi così impotente. Ora ti sembrerò uno di quegli stupidi ragazzini sentimentali, ma mi renderesti felice se decidessi di essere la mia regina e...-, ma tu non gli lasci completare la frase, perché lo zittisci baciandolo.

Bucky:
Finalmente, Bucky sembrava aver terminato il suo periodo di terapia e, per festeggiare, ti ha invitata a cena a casa sua. In realtà, non sapevi nemmeno che cucinasse e rimani piacevolmente colpita da questa scoperta. All'inizio, ti senti un po' a disagio, in quanto non è mai successo che lui, o chiunque altro, ti rivolgesse così tante attenzioni, e lui pare notarlo, perché ti chiede subito se stai male o se ha fatto qualcosa che ti ha dato fastidio. Gli sorridi, imbarazzata, mentre gli spieghi che non sei abituata a tutto questo, a lui che si comporta in modo gentile e dolce con te. Bucky ti prende per mano, allontanandosi dalla cucina, per poi guardarti negli occhi per la prima volta ed è in quell'istante che ti chiede di essere la sua fidanzata. Stai ripetendo continuamente "sì" come se fosse l'unica parola che conosci, quando lui ti zittisce, baciandoti e quasi alzandoti da terra.

Pietro:
Pietro ti ha invitata a casa sua per una maratona di film di vario genere. È un'abitudine che avevate sviluppato entrambi, quella di ritrovarvi ogni venerdì a tornare bambini. Una volta lì, accoccolati sul divano, lui ti stupisce, dandoti per la prima volta l'onore di scegliere il film. Il film di quella sera è Hunger Games, uno dei pochi che apprezzate per la coerenza con il libro. Quando il film finisce, Pietro si gira verso di te per osservarti con la sua tipica espressione da persona assonnata, simile a quella di un pesce. Lo fa perché sai che ti senti a disagio se lui ti guarda e si diverte a vederti arrossire. Quando meno te lo aspetti, ti chiede:- Vorresti essere la mia ragazza?- e tu rimani in silenzio. In realtà, hai già bene in mente la risposta, ma vuoi vendicarti facendolo sentire in ansia. Conti fino a 10, per poi accettare con un semplice "sì", mentre lui sorride. Poi ti chiede ancora:- Tu mi ami, vero o falso?- e tu lo fissi, a metà tra spiazzata e quasi commossa, per poi rispondergli:-Vero- e baciarlo.

Peter Parker:
È la serata più attesa della tua vita. Normalmente, non ti saresti mai emozionata così tanto per il ballo di fine anno; ma si dà il caso che, questa volta, sarai accompagnata da Peter Parker e nulla potrebbe essere più diverso dalle tue iniziali aspettative. Quando Peter passa a prenderti e scende dall'auto, esci di casa, correndo verso di lui per abbracciarlo. Riesci a sentire lo sguardo di tuo padre su di voi, mentre senti una voce rimproverarlo, probabilmente, tua mamma. Una volta arrivati a scuola, vi dirigete subito in palestra, dove, da anni, si svolge il ballo. Nessuno sembra notarvi quando fate il vostro ingresso. In effetti, mentre state ballando un lento, capisci che va bene così, perché ti basta avere Peter al tuo fianco per sentirti meglio, che non ti serve attirare l'attenzione di tutti, come invece credono le tue coetanee. Ad un certo punto, la situazione finisce per degenerare. Come ogni anno, del resto. Per questo, uscite nel cortile della scuola, dove potete stare più tranquilli, e vi sedete su una panchina. Poi, Peter ti chiede, balbettando un po' per il nervosismo, di essere la sua ragazza e senti il tuo cuore esplodere per tutte le emozioni che stai provando. Gli rispondi con un flebile "sì", per poi baciarlo dolcemente.

***
Sto morendo di diabete. Ringraziamo, come sempre, Peter Parker.
Anygay, ringrazio anche Lady_Maximoff perché mi sopporta e mi aiuta sempre. Ti vi bi
Scusate il disagio. No, il ritardo, lol
Magari entrambi, cosa ne dite?
Domani vorrei provare a pubblicare il quinto capitolo. Non abituatevi troppo a questi aggiornamenti, perché non so per quanto riuscirò a mantenere questo ritmo.
Grazie a quelle povere anime che votano e/o commentano. Condoglianze per ciò che i vostri occhi sono costretti a leggere.

A domani, forse.
Ciauu

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