He finds a portrait of him (made by you)

Piccolo avviso: questo capitolo è scritto dal punto di vista del personaggio. Spero vi piaccia <3

Steve Rogers:
Y/n è uscita con delle sue amiche e sono da solo, quindi decido di mettere in ordine alcuni fogli che la mia ragazza ha sparpagliato sulla sua scrivania. Tra questi, c'è un foglio più spesso e leggeremente più grande rispetto a tutti gli altri. Lo prendo e riconosco quella che sembra la bozza del mio volto. Non avevo idea che y/n sapesse disegnare così bene! È così strano: di solito, prima di fidanzarci, ero io quello che le faceva dei ritratti di nascosto. Interrompo questi pensieri per tornare a riordinare la stanza: y/n non deve sapere che ho trovato questo disegno.

Tony Stark:
Da qualche giorno, y/n passa molto tempo nel suo studio e voglio capirne il motivo. Per questo, approfitto del fatto che stia guardando un film per entrare e dare una rapita occhiata in giro. Proprio sopra al tavolo da lavoro di y/n, c'è un blocco da disegno. Incuriosito, comincio a sfogliarlo: è pieno di disegni, tutti particolarmente curati nei dettagli, precisi. Poi, lo vedo: è un mio ritratto ed è meraviglioso, proprio come ogni cosa che fa... Sento la voce di y/n che mi chiama, quindi appoggio il blocco sulla scrivania, per poi andare da lei e baciarla, ridendo quando mi accorgo del suo sguardo sorpreso.

Bruce Banner:
Al momento, y/n è con suo fratello Tony ad un evento di qualche tipo, mentre io sono a casa, dato che non mi sento particolarmente bene. Per non annoiarmi, prendo uno dei tanti libri posizionati sullo scaffale e, nel farlo, un foglio cade a terra. Lo raccolgo, accorgendomi quasi subito che si tratta di un disegno e... Sono io, seppur un po' abbozzato, e sto dormendo. Riconosco subito le iniziali di y/n in fondo al foglio. Non avevo nemmeno idea che le piacesse disegnare, ad essere sincero con me stesso, e sicuramente non sarà al pari di chissà quali pittori famosi, ma solo il pensiero basta a farmi sorridere.

Clint Barton:
Y/n mi ha appena chiesto di prenderle dei documenti riguardanti non so cosa in un cassetto della sua scrivania. Ma non ha specificato quale cassetto, quindi comincio ad aprirli tutti. Tra vari fogli, ce n'è uno più spesso e grande degli altri. Rimango letteralmente a bocca aperta: è un mio ritratto ed è molto realistico, tanto che potrebbe sembrare una foto...
-Clint, li hai trovati? Sono importanti!- grida y/n, mentre sento il suono dei suoi passi farsi sempre più vicino. Chiudo il cassetto, non prima di aver riposto il ritratto al suo interno, per poi aprirne un altro e prendere il primo mucchio di fogli a caso.
-Questi?- chiedo, non potendo fare a meno di sorriderle.
-Sì, esatto!- esclama, per poi avvicinarsi a me e darmi un bacio sulla guancia.

Thor:
Mi trovo nella dimora di y/n. Al momento, lei "sta ordinando le pizze", qualunque cosa significhi. Girovagando da una stanza all'altra, mi ritrovo nella sua camera e vedo uno strano quadernetto appoggiato su quello che i Midgardiani definiscono "comodino", proprio accanto al letto. Ha un aspetto sospetto, quindi mi avvicino con cautela, per poi aprirlo lentamente. Tra le pagine di tale oggetto -piene di inchiostro blu oltremare- vi trovo un ritratto della mia persona. Sono entusiasta di essere la musa ispiratrice di y/n, nonostante sia convinto che debba affinare la tecnica. Ad ogni modo, ora che ho appena finito di accertarmi della natura del quadernetto, odo la voce di y/n gridare il mio nome. Mi volto e vedo nei suoi occhi y/e/c il terrore.
-Cosa succede, mia diletta?- domando e l'istinto mi inganna quando tento di afferrare Mjolnir, per poi rammentare che è stato distrutto.
-Per quale motivo hai il mio diario in mano, dio del tuono?

Loki:
È molto tardi e y/n sta dormendo in camera. Entrando, noto un libro -il cui titolo è "Senza filtri", di un'anonima Lily Collins- sul suo comodino: incuriosito, lo afferro e decido di leggerlo. Mi metto comodo sul divano, pronto ad immergermi nella mente di questa Collins, ma, non appena comincio a sfogliare le prime pagine, un foglio piegato più volte su sé stesso cade ed io, non capendo, lo apro. Rimango sorpreso, ma non troppo, nel vedere quello che sembra essere il mio viso disegnato con leggeri tratti di matita. Sorrido tra me e me, rivolgendo per un attimo i miei pensieri a y/n. Ripiego il foglio, inserendolo nuovamente tra le pagine del libro, a sua volta appoggiato per una seconda volta sul comodino. Mi volto per un momento a guardarla, per poi avvicinarmi a lei e baciarle dolcemente la fronte.

Bucky:
Mentre y/n è fuori per motivi di lavoro, decido di mettere in ordine la casa, perché ultimamente è stanca per via dei mille impegni che ha e voglio aiutarla. E poi, lei stessa dice che, per fare chiarezza nella propria mente, bisogna mantenere l'ambiente ordinato. Di conseguenza, pulisco il bagno e la cucina e passo ovunque il moderno aspirapolvere, proprio come mi ha insegnato y/n. In seguito, tento di mettere in ordine i tanti fogli sparpagliati sulla scrivania in legno chiaro, ma mi blocco quando ne vedo uno più colorato degli altri e leggeremente più grande. Lo osservo, stupito, senza sapere bene come comportarmi: perché mai y/n dovrebbe voler dipingere proprio me? Non capisco, ma una parte di me la trova un gesto... Carino. Sorrido, non potendo trattenermi, per poi ritornare al mio precedente obiettivo.

Pietro Maximoff:
Approfittando dell'assenza di y/n, decido di guardare un film dal pc. Quindi, in un attimo sono in cucina e ho appoggiato sul tavolo il computer che, precedentemente, era in camera. Quando lo apro, però, trovo un foglio piegato in due e nascosto tra la tastiera e lo schermo. Lo apro e mi riconosco in quel ragazzo addormentato nel letto; in un secondo momento, poi, noto la firma di y/n in fondo al foglio, a destra. Rimango per un attimo a bocca aperta: sapevo quanto amasse disegnare e quanto fossero stupende le sue opere, ma sicuramente quella che ho tra le mani è la mia preferita. Sorrido quando l'immagine di una y/n concentrata nel suo lavoro fa capolino nella mia mente. In meno di un secondo, ho riportato il pc in camera e penso che, ora come ora, non ho più voglia di vedere il film.

Peter Parker:
Peter:"Y/n, hai dimenticato il tuo libro di chimica qui!"
Y/n:"Sono una stupida *facepalm*. Potresti portarmelo domani a scuola? Grazie <3"
Peter:"Certo, no problem :)"
Rido tra me e me, per poi prendere l'oggetto in questione e, nel farlo, un foglio scivola sul pavimento. Lo raccolgo: è un ritratto. Più precisamente, un mio ritratto, ma ancora in fase di bozza, da quello che riesco ad intuire. Con cautela, lo inserisco di nuovo nel libro, che, a sua volta, metto nel mio zaino, così da non potermene dimenticare. Probabilmente, sto sorridendo come un idiota, perché zia May mi sta fissando con uno sguardo interrogativo da quando sono entrato in salotto.

Peter Quill:
Y/n si sta facendo la doccia e mi ha incaricato di "riordinare tutto il casino che c'è sull'astronave", parole sue. Che esagerata, ci sono solo dei pezzi di cibo qua e là e qualche maglietta per terra, ma la situazione non mi sembra così grave... Beh, ora che ci penso, forse ha ragione e, considerando le condizioni della Milano, meglio mettersi subito all'opera. Ad un certo punto, cade un piccolo quaderno dal tavolo, che ho erroneamente scontrato nel muovermi. Lo afferro: c'è scritto "Proprietà di y/n, non toccare". Dopo essermi assicurato che Gamora, Drax e gli altri non fossero nei paraggi, lo apro e comincio a sfogliarlo: sono tutti disegni, ma uno in particolare mi colpisce. Lo guardo meglio e, nonostante non sia terminato in quanto metà viso non è ancora stata colorata, posso comunque riconoscermi...
-PETER JASON QUILL, CHE COSA STAI FACENDO?- è la voce di y/n a farmi gelare completamente sul posto. Mentre chiudo il quadernino e la guardo negli occhi, so già che me la farà pagare.

***
Ci sono riuscita, yuppi
Spero vi sia piaciuto e ringrazio svnset_ per aver commentato ^-^
Volevo avvisare che dal 18 al 25 sarò in settimana bianca, quindi non so se avrò tempo di aggiornare questa raccolta (idem To find you).
Buon weekend people <3

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