He dies during Infinity War

IN QUESTO CAPITOLO, SONO PRESENTI SPOILER RIGUARDANTI INFINITY WAR E, IN ALCUNI CASI, Y/N PARTECIPERÀ AGLI SCONTRI.

LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.

Steve Rogers:
Stai combattendo contro un alieno, quando percepisci che Thanos è arrivato. Riesci velocemente ad uccidere il tuo avversario, per poi guardarti intorno, nel tentativo di vedere Steve. Quando lo individui, sta correndo verso gli alberi, esattamente dove si è appena materializzato Thanos. Non ci metti molto ad intuire le sue intenzioni, quindi ti fai largo tra alieni e corpi -ti costringi a non guardarli per paura di riconoscere qualcuno di caro-. Hai paura di non arrivare in tempo per fermare Steve, quindi uccidi senza pensarci troppo qualunque cosa ti blocchi la strada e che non sembri del tutto amichevole.
Finalmente, sei arrivata alla foresta e, nascosta dietro ad un albero, vedi il tuo ragazzo faticare mentre tenta di bloccare la mano sinistra di Thanos. Istintivamente, urli, ma subito soffochi il tuo grido con le mani, sperando che nessuno ti abbia sentita. Troppo tardi: Steve si volta verso di te e il suo sguardo che sembra dire vai via, non voglio che ti accada nulla. Il titano lo colpisce con tanta forza da mandarlo contro delle rocce vicine. Poi si rivolge a te:-Vai da lui. Penso gli farà piacere morire accanto a te-. Detto questo, si allontana.
Vorresti attaccarlo, combattere contro di lui, ucciderlo, ma Steve è la tua priorità al momento, quindi corri verso di lui.
Ti sforzi di sorridere, per quanto ti sia difficile, soprattutto dopo che hai notato il sangue che macchia la sua divisa, la roccia e l'erba e gli sporca i capelli che una volta erano biondo grano.
-Steve, mi dispiace, io... È solo... colpa mia...- stai singhiozzando e ti stai odiando per questo, perché non volevi che lui ti vedesse così, prima di morire.
-Tesoro, non è colpa tua. Doveva andare così.- per un attimo, si interrompe, come se gli mancasse il fiato; probabilmente è così. -Io ti amo y/n, non dimenticarlo mai.
-Ti prego Steve, resta qui. Per favore, non andartene, ti amo-. Ormai stai piangendo, non riesci a fermare le lacrime. La mano del tuo ragazzo afferra la tua e ti sorride mentre la porta alle sue labbra, per poi baciarla. Lo vedi mentre chiude gli occhi e senti la sua presa sulla tua mano venir meno, il suo petto che cessa di alzarsi e abbassarsi. Le orecchie quasi ti fischiano mentre gridi straziata dal dolore, stringendo il suo corpo inerme, finché qualcuno, che poi riconosci come Sam, ti fa alzare. Lo abbracci, continuando a piangere, mentre lui cerca di tranquillizzarti accarezzandoti piano la schiena.

Tony Stark:
Ti trovi in un'altra dimensione mentre aspetti che Dottor Strange ti faccia entrare in scena per attaccare Thanos. Dovresti concentrarti, ma sei troppo preoccupata per Tony: nonostante ti abbia più volte rassicurata, hai comunque paura di perderlo.
Poi accade: Thanos ferisce gravemente Tony, l'arma che lo trapassa da parte a parte, e, una volta riuscito a prendere l'Occhio di Agamotto da Strange, se ne va. Stephen, insieme agli altri, si avvicina a Tony, che però chiede espressamente di te. Lo stregone esaudisce il suo desiderio, riportandoti nella loro dimensione. Subito sei accanto a Tony; hai gli occhi lucidi, ma ti prometti che non piangerai.
-Perché quella faccia? Non sono morto, non ancora; mi sembra prematuro piangere- commenta con lo stesso tono che una persona normale utilizzerebbe per leggere la lista della spesa.
-Ti amo-. È l'unica cosa che riesci a dire e, in un'altra occasione, ti saresti data della stupida, ma non adesso.
-Anch'io mi amo. Tutti mi amano. Beh, tutti eccetto quella melanzana pelata, ma lui è l'eccezione che conferma la regola.
Non sai come lui riesca a scherzare anche in un momento simile, né perché tu stia ridendo, pur consapevole che le condizioni di Tony stiano peggiorando di secondo che passa.
-Amo la tua risata. Amo vederti e sentirti ridere, perché mi fa stare bene. Ti amo e amarti mi fa stare bene, mi rende migliore. Grazie per avermi reso migliore.
Poi i suoi occhi si chiudono e vedi il suo respiro rallentare via via sempre di più, fino a cessare completamente.
Ti aspetti di scoppiare a piangere come una bambina, ma dai tuoi occhi nemmeno una lacrima.
Invece, senti qualcuno singhiozzare dietro di te: Spider-Man. Ti volti verso di lui, che si è appena tolto la maschera, per poi raggiungerti e stringerti forte. -Mi dispiace, signora Stark, mi dispiace.

Bruce Banner:
Per tutto il tempo, non fai altro che colpire gli Outriders dall'alto della tua armatura -o meglio, dell'armatura che tu hai rubato a tuo fratello Tony-. Tutto normale, finché non noti qualcosa di strano sul campo di battaglia: da entrambe le fazioni, alcuni guerrieri stanno sparendo nel nulla e, allarmata, atterri rapidamente, rischiando per un momento di schiantarti contro un cumulo di massi.
Ti liberi dell'armatura mentre vedi Bucky scomparire. Subito cerchi l'Hulkbuster con lo sguardo, trovandola poi ammaccata e abbandonata vicino ad uno dei tanti alberi secolari, poco visibile a causa dell'alta vegetazione, ma di Bruce nemmeno l'ombra.
Nel frattempo, anche Wanda sta sparendo e tu cerchi di non andare nel panico, mentre gridi il nome del tuo ragazzo.
Quando finalmente lo individui, si trova ad almeno cinque metri di distanza. Gli corri incontro, ma lui rimane immobile, non cerca di raggiungerti, ma semplicemente ti guarda, innamorato. Poi scompare.
Ti blocchi sul posto, non sapendo bene cosa fare; ti tremano le gambe e per questo cadi sulle ginocchia. Nonostante la vista sfocata a causa delle lacrime, i tuoi occhi sono ancora fissi sul punto in cui, fino a pochi secondi prima, c'era Bruce.

Clint Barton:
Tu e Clint siete seduti insieme sul divano e state guardando un film -alla televisione stanno trasmettendo Dirty Dancing.
Ovviamente, il tuo ragazzo non ha smesso di criticare i personaggi e la trama dai primi secondi del film. -Oh, ma dai, vuoi dirmi che la faranno cantare sul serio? È più stonata di una campana; è inammissibile!
-Amore, è solo un film...- commenti ridendo, per poi schiaffeggiargli scherzosamente il braccio alla tua sinistra.
-Ehi!- ribatte offeso- Come osi schiaffeggiarmi? Io sono un dio, creatura ottusa!
-Un dio gracile- rispondi prontamente, mentre tenti di imitare il vocione di Hulk. Senti la risata di Clint e ti volti verso di lui, per poi vederlo impallidire improvvisamente e sdraiarsi sul divano, appoggiando la testa sulle tue cosce.
-Stai... Stai bene? Non hai una bella cera- osservi, preoccupata.
E quando lo vedi sparire lentamente, i suoi occhi fissi nei tuoi, un "ti amo" mimato con le labbra, fatichi a trattenere un urlo.
Pochi secondi dopo, la trasmissione del film viene sostituita dal telegiornale. -Interrompiamo il programma per un'edizione straordinaria: una tragedia si è appena abbattuta su tutta la Terra, tanto che...-. Non vuoi sentire altro, quindi spegni la tv. Prendi la testa tra le mani e piangi.

Thor:
Da quando Thor è entrato in scena, non hai smesso un attimo di cercarlo con lo sguardo ogni volta che abbattevi un Outrider. Quando vedi che si sta avvicinando a Thanos, però, subito intuisci le sue intenzioni e preghi mentalmente che non faccia nulla di stupido.
Avanzi velocemente verso il tuo ragazzo, ma non senza eliminare più alieni possibili.
Poi lo guardi con la coda dell'occhio mentre lancia l'ascia Stormbreaker contro il petto del titano e devi trattenerti dallo sbattere con violenza il palmo della tua mano contro la fronte, altrimenti rischi di perdere contro un Outrider.
Dopo aver ucciso l'ennesimo alieno, ti volti verso Thor, giusto in tempo per vedere Thanos ridere in faccia al dio norreno e scagliarlo lontano.
Allarmata, cominci a correre nel punto in cui è caduto, facendo strage di qualunque cosa ti sbarri la strada.
Quando finalmente l'hai raggiunto, ti salgono le lacrime agli occhi e, in un attimo, gli sei accanto. -Sei uno stupido! Come ti è saltato in mente, dico io, di attaccarlo? Guarda in che condizioni sei adesso!
Lui, eppure, ti sorride con dolcezza, quasi come se tu gli avessi appena detto "ti amo". -È stato un onore per me conoscerti e amarti, y/n. Sapendoti così preoccupata, tale è il tuo amore per me, sono ancora più onorato di morire vicino a te-. Lo vedi chiudere lentamente gli occhi e sembra che stia dormendo, con la sola differenza che non sta più respirando.
La realtà ti colpisce improvvisamente, nonostante tu stia cercando di mantenere la calma, e le lacrime cominciano a scendere copiose lungo il tuo viso.

Loki:
Quando Loki ha capito che di lì a poco Thanos avrebbe attaccato la nave, ti ha nascosta con una delle sue illusioni per evitare che ti accadesse qualcosa. -Resta dietro questa porta qualunque cosa accada, d'accordo? Non ho intenzione di perdere anche te- dice con un tono che non ammette repliche, per poi baciarti dolcemente la fronte. Sei confusa e non capisci cosa stia succedendo, ma fai come ti ha chiesto, il tuo corpo, ora reso invisibile, aderisce alla porta.
Devi ricordare a te stessa di respirare, mentre vedi da una fessura Thanos sterminare i pochi asgardiani rimasti.
Ora il titano sta ricattando Loki: vuole il Tesseract, altrimenti ucciderà anche Thor. Lo vedi titubante, all'inizio, ma poi fa come gli è stato chiesto e, mentre glielo porge, con la coda dell'occhio, guarda prima il tuo nascondiglio e subito dopo il fratello. Sta tentando di rassicurarlo, lo capisci, giurandogli che il sole tornerà a splendere su di loro, ma sono vane promesse.
Interviene Hulk, ma Thanos ha la meglio su di lui. Loki, in un ultimo, disperato tentativo, cerca di ingraziarsi il possessore del Guanto dell'Infinito, ma a nulla valgono le sue parole quando, avvicinatosi al titano, tenta di colpirlo. E mentalmente lo stai insultando e odiando per il suo gesto così impulsivo, così poco da Loki.
La mano di Thanos va a chiudersi sul collo del dio degli inganni, per poi sollevarlo in aria. Lo vedi dimenarsi, tentare di liberarsi dalla sua presa ferrea, ma, ancora una volta, è tutto inutile.
Guardi Thor, che sta soffrendo tanto quanto te. Eppure, non riesci a piangere e quasi sei felice di questo, perché sai che attireresti le attenzioni sbagliate.
Inoltre, ti accorgi di non essere più invisibile, quindi ti immobilizzi sul posto, cercando di non compiere il minimo movimento, sfruttando il tuo nascondiglio dietro la porta appena socchiusa.
U

n Heimdall morente usa le sue ultime energie per portare Hulk sulla Terra, prima di ricevere il colpo di grazia. Infine, Thanos non si fa problemi a peggiorare ulteriormente la situazione già critica della nave e se ne va soddisfatto insieme ai suoi seguaci dell'Ordine.
Esci dal tuo nascondiglio e già Thor sta stringendo inutilmente il corpo di Loki. -Va bene fratello, sei stato particolarmente bravo con le illusioni, lo ammetto. -esordisce il dio del tuono, cercando di sdrammatizzare la situazione. Poi alza lo sguardo e nota la tua presenza. -Ora però basta, ci stai facendo preoccupare!
-Thor...- il tuo è quasi un mormorio e tu stessa fatichi a sentire le tue parole-Non ci saranno resurrezioni, questa volta.

Bucky:
Ti trovi al limitare della foresta quando Thanos schiocca le dita, per poi andarsene come se non fosse successo niente. E per pochi secondi infatti è così e non capisci il senso del suo gesto.
Poi vedi alcuni Outriders e guerrieri del Wakanda sparire nel nulla. Semplicemente, un attimo prima erano lì a combattere; un attimo dopo, no.
-Y/n...-. È la voce di Bucky. Ti volti verso di lui. -Y/n-. Di nuovo.
Gli rivolgi uno sguardo interrogativo, mentre si avvicina a te.
Ci sono pochi metri a separarvi, quando ripete un'ultima volta il tuo nome, i suoi occhi su di te, come se nient'altro in quel momento meritasse la sua attenzione.
La figura di Bucky impiega un paio di secondi a scomparire. E vorresti gridare, ma istintivamente porti una mano davanti alla bocca.
I

n un paio di secondi, cosa avresti potuto fare per aiutarlo?
Probabilmente non molto, eppure potresti giurare di aver sentito il tuo cuore spezzarsi, per quanto sia impossibile.
Senti tutto e niente.
È stato tutto così maledettamente veloce e pensi che avresti dovuto fare qualcosa, magari baciarlo un'ultima volta, oppure ricordargli che lo ami. In fondo, non è questo che fanno nei film? Lì, qualunque cosa stia succedendo, c'è sempre il tempo per un ultimo bacio, un ultimo "ti amo".
Senti delle braccia stringerti da dietro e non hai bisogno di girarti per capire di chi si tratti: Steve.
Non piange, al contrario di quanto ti aspettassi, ma ricambi l'abbraccio senza esitare.

Pietro Maximoff:
Hai appena ucciso un altro Outrider. Fai passare una mano tra i tuoi capelli che, all'inizio della battaglia, erano legati da una treccia, mentre ora sembrano aver preso vita.
Pochi secondi dopo, ti trovi circondata da ben tre alieni e sbuffi più volte durante il combattimento, insultando mentalmente Thanos.
Sei così concentrata sullo scontro che non ti accorgi di essere appena stata puntata da una seguace del titano- Proxima Media Nox.
O meglio, non la noti finché ormai non ha già scagliato nella tua direzione la sua lancia, che ora si trova a un paio di metri di distanza, e vorresti spostarti, ma gli Outriders non te lo permettono, seppur involontariamente, tenendo conto della loro stupidità.
Poi vedi un lampo argenteo passare davanti a te e accasciarsi poco dopo. Quando capisci cos'è appena successo, è già troppo tardi.
-

Oh, che peccato!- senti esclamare con finto dispiacere Proxima Media Nox, che richiama la lancia a sè e si allontana. Subito, ti vengono in mente un paio di posti in cui questa potrebbe mettere la sua lancia.
Infuriata, ti liberi degli alieni in meno di un minuto, per poi inginocchiarti di fianco a Pietro e cercare di non fissare troppo la sua ferita. -Oh andiamo, non ti sei messa a piangere nemmeno quando ti ho chiesto di fidanzarti con me e lo fai ora che sto morendo?-. Il suo tono è scherzoso, ma non passa inosservata ai tuoi occhi la sua smorfia di dolore.
-Sei un idiota. Tu... Tu non puoi morire...- replichi, ma sei interrotta dai tuoi stessi singhiozzi; se non te l'avesse fatto notare il tuo ragazzo, nemmeno ti saresti accorta di star piangendo.
-Ehi, per favore, non piangere. Sappi che sei meravigliosa e ti amo... Hai ragione a dirmi che sono un idiota, perché chiunque, al mio posto, te lo avrebbe detto più spesso.
Rimani in silenzio, le lacrime che solcano imperterrite il tuo viso, ma ora stai sorridendo e Pietro con te.
Quando chiude gli occhi, senti un urlo lontano e non hai bisogno di guardarti intorno per capire chi abbia gridato.

Peter Parker:
C'era un'atmosfera piuttosto tranquilla, prima che Mantis, Drax, Star Lord e Dottor Strange sparissero stile Voldemort ne I doni della morte.
-Y/n, io... Non mi sento molto bene-. La voce di Peter ti fa raggelare sul posto e vedi Tony Stark impallidire notevolmente a quelle parole.
Ti avvicini subito al tuo ragazzo, ma questi sembra essere così debole da non riuscire nemmeno a restare in piedi.
-Non voglio morire, y/n, non voglio morire-. Il suo tono è disperato e lo stringi a te con fare protettivo, come se si fosse appena risvegliato da un incubo e avesse bisogno di conforto.
-

Mi aiuti, signor Stark, la prego, non voglio morire- ripete, la paura nei suoi occhi castani che passano veloci da te ad Iron Man. Il miliardario lo prende fra le sue braccia, per poi aiutarlo a sdraiarsi sul terreno roccioso e irregolare di Titano.
Poi, poco prima di sparire nel nulla, dice:-Mi dispiace.
E un attimo dopo non è più lì, non c'è più e questa consapevolezza ti fa pizzicare gli occhi, la vista che già si appanna per delle lacrime che non ti preoccupi di asciugare.
Iron Man- o meglio, Tony Stark- non parla, né sembra che stia piangendo, ma rimane semplicemente immobile, sebbene si trovi in una posizione scomoda, per poi chiudere gli occhi.
Probabilmente non saresti l'unica che darebbe qualunque cosa pur di riavere Peter.

Peter Quill:
Siete ancora su Titano e, da quando Thanos se n'è andato con la Gemma del Tempo, è calato un silenzio quasi tombale tra di voi.
Ogni tanto, senti lo sguardo di Peter su di te, ma sei ancora troppo scossa da ciò che è successo per poter fare qualsiasi cosa.
Ed è più o meno in questo momento che accade: Mantis scompare, seguita da Drax e dal tuo ragazzo, che non ha nemmeno il tempo di pronunciare il tuo nome, ma solo di rivolgerti uno sguardo triste, come se fossi tu quella a dissolversi nel nulla e non lui.
Rimani immobile a fissare un punto imprecisato del suolo roccioso, dove, fino a pochi secondi prima, c'era Peter.
Nel frattempo, anche Dottor Strange è sparito e, in seguito, anche il giovane Spider-Man se n'è andato.
Vorresti fare le tue condoglianze a Tony Stark, dato che, da quello che hai capito, vedeva Peter Parker come il figlio che non ha mai avuto. Eppure ti mancano le forze per esprimerti e il solo pensiero di parlare ti fa sentire tremendamente stanca.
Ti siedi per terra, le ginocchia strette al tuo petto e la testa che ti gira.
Ora siete solo in tre -tu, Nebula e Iron Man- e non puoi fare a meno di pensare quante altre persone siano scomparse, completamente ignare che la causa di tutto quello che sembra un incubo a tutti gli effetti è Thanos.

***
Dopo questo, probabilmente mi arriveranno milioni di minacce di morte. Me le merito.
Spero che, nonostante tutto, vi sia piaciuto.
Comunque io pensavo che sarebbe stato liberatorio scrivere un capitolo del genere, invece no: dopo esattamente una settimana, ci sto ancora male. No comment.
Vi auguro un buon weekend people e di riuscire ad elaborare il lutto con un metodo più efficace del mio... Vero Lady_Maximoff ?

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