67- Pietro Maximoff × male!reader

–Secondo me, è meglio andare a destra.– suggerisce Pietro, ma il suo tono fa intendere che andrete a destra, volente o nolente. 
Alzi gli occhi al cielo. –E se invece io volessi andare a sinistra? 
–Sono io quello con più esperienza, quindi devi darmi retta e fidarti.– ribatte poi, rivolgendoti un'occhiataccia. –Tanto lo so che vuoi andare a sinistra solo per il piacere di fare il contrario di quello che dico io. 
–Assolutamente no, dobbiamo andare a sinistra perché...– ti interrompi, non sapendo giustificare questa decisione: forse è vero, il tuo unico obiettivo è infastidirlo, ma quindi? È più forte di te: Pietro non fa altro che vantarsi di essere così esperto in Battlefield V e ti innervosisce. –Me lo dice l'istinto... Cioè, il sesto senso. Insomma, quella roba lì. 
Quicksilver sbuffa rumorosamente. –Non ce la fai proprio a non darmi fastidio per più di cinque minuti, eh? 
–Guarda che tra noi due sei tu quello più irritante, Maximoff.– replichi stizzito. Emetti un verso di frustrazione non appena ti accorgi che, nel frattempo, un soldato nemico vi ha uccisi entrambi, dato che eravate troppo distratti a discutere per prestare attenzione al videogioco. –Complimenti, siamo morti! 
Pietro ti fulmina con lo sguardo per l'ennesima volta. –Cosa? È tutta colpa tua! Se tu non avessi sempre da ridire sulle mie decisioni... 
–Beh, non è colpa mia se sei un cretino.– commenti con un sorriso innocente, interrompendolo.
L'altro scoppia a ridere in modo esagerato, poi diventa serio e porta una mano al petto con fare drammatico. –Oh no, mi hai insultato! Hai ferito il mio povero cuoricino... 
–Come sei simpatico.– commenti con ironia, appoggiando il joystick e incrociando le braccia davanti al petto.
–Piantatela entrambi, per favore. Sembrate una vecchia coppia di sposi!– esclama Wanda, che intanto ha fatto il suo ingresso nel salotto.
A quelle parole, tu e Pietro vi guardate negli occhi per una frazione di secondo, per poi scostare lo sguardo, entrambi a disagio. 
Probabilmente sei il primo a riprenderti, perché, rivolgendoti a Pietro, replichi subito:–Oh, ti piacerebbe.
–Cosa?– domanda il gemello con voce più acuta del solito. –Ma io non ti sopporto y/n, sei così fastidioso! Non ti sposerei nemmeno sotto tortura.
Detto questo, in un attimo sfreccia fuori dalla stanza, facendo ridacchiare Wanda. Pochi secondi dopo, ti ritrovi materializzato nella tua stanza, dove puoi finalmente tirare un respiro di sollievo.




Sdraiato nel letto e con lo sguardo fisso sul soffitto, ti tornano alla mente le parole della Maximoff. Inutilmente cerchi di non darci troppo peso e ti giri da un lato, poi chiudi gli occhi. Rimani così per qualche secondo, ma dopo cambi nuovamente posizione e infine ti metti a sedere sul materasso. Sei terribilmente confuso: certo, Pietro sa essere anche piuttosto snervante quando vuole e questo non gioca esattamente a suo favore, ma non è nemmeno un brutto ragazzo, con i suoi capelli chiarissimi, gli occhi curiosi e le labbra rosee... Non che questo abbia una qualche importanza per te, ovviamente: le tue sono solo mere constatazioni, tutto qui.
Eppure, quando la mattina seguente ti ritrovi seduto con lui e alcuni Avengers, non puoi fare a meno di notare quanto sia bello, anche se si è appena svegliato. Ti penti subito di questo pensiero, quindi bevi rapidamente la tua spremuta di agrumi, intenzionato ad allontanarti da qui il prima possibile. 
–Come mai sei così silenzioso oggi?– ti chiede Pietro a un certo punto, cogliendoti di sorpresa. –Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro. 
Noti Wanda voltarsi verso Visione -che sta mettendo lo zucchero a velo sui croissants- e scambiare uno sguardo d'intesa con lui. 
–Da quando ti preoccupi per me, Maximoff?– ribatti, cercando di non guardarlo negli occhi e concentrandoti piuttosto sul tuo toast ancora da imburrare. –E poi, non sono affari tuoi. 
Non puoi vedere la reazione di Pietro, ma senti il suo commento:–Che caratterino... Qualcuno qui si è alzato con la luna storta. 
Osservi Natasha e Tony trattenersi dal ridere, anche se con scarsi risultati, per poi alzarsi e uscire dalla cucina. Per un attimo, hai perfino l'impressione che Nat, prima di andarsene, ti abbia fatto l'occhiolino, ma non ne sei del tutto sicuro.
–Beh, potrei quasi abituarmi a questa versione meno irritante del solito di y/n...– continua imperterrito Maximoff, sogghignando. –Oggi è il giorno più bello della mia vita! 
Senza esitare, ti teletrasporti di fianco a lui, facendolo sobbalzare sotto gli occhi di Wanda e Visione -gli unici presenti, oltre a voi-. Ora siete così vicini... –Chiudi la bocca prima che te la faccia chiudere io, okay? 
Nel momento in cui ti rendi conto di quello che hai appena detto, ti smaterializzi, ricomparendo nella terrazza all'ultimo piano.
Ti appoggi alla ringhiera e, con gli occhi chiusi, inizi a respirare lentamente. Ma cosa ti è saltato in mente? Da quando flirti con quel deficiente di Maximoff?
Rimani così per un tempo indefinito, lasciandoti riscaldare dai raggi del sole, quando percepisci uno spostamento d'aria scompigliarti i capelli.
Y/n?–. Apri gli occhi di scatto; non hai bisogno di voltarti per capire di chi si tratta.
Stringendo con forza la ringhiera, continui a dargli le spalle con ostinazione: al momento, vedere Pietro è l'ultima cosa che vuoi, quindi speri che, ignorandolo, lui se ne vada con la stessa rapidità con cui è arrivato qui.
Invece, lui si avvicina, come se avesse intuito che la sua presenza non ti è gradita e avesse pensato bene di infastidirti. –Non te la sarai mica presa per quello che ho detto prima, vero? Certo che sei davvero permaloso, comunque...
Sta chiaramente testando la tua pazienza, non c'è altra spiegazione. Prendi un respiro profondo, come se dovessi andare in apnea, ma non ribatti. Pietro sembra aver capito che non hai intenzione di aprire bocca, perché aggiunge:–Ah, ma ora vuoi addirittura fare finta che io non esista? Allora sei pure infantile; la lista dei tuoi difetti è sempre più lunga...
–Stai zitto.– borbotti infine, girandoti.
Lui ha quel fastidioso sorriso compiaciuto sul viso. –Provaci, se ne sei capace.– replica Pietro con tono di sfida.
Riduci ulteriormente la distanza e appoggi le mani sul suo volto, per poi unire le tue labbra alle sue. Però, quando lo senti rispondere al bacio, sei talmente sorpreso che ti allontani, confuso.
–Beh, sarai anche terribilmente fastidioso, permaloso, infantile e tutto il resto, ma almeno baci bene.





*** 
Spero che vi sia piaciuto, perché sinceramente ho avuto qualche difficoltà a scrivere il finale lol
Se volete, potete commentare con nome e cognome di un personaggio. 
Buon inizio di settimana, spero che voi e i vostri cari stiate bene <3

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