65- Loki × reader
Stai percorrendo il lungo corridoio che porta alla tua camera, quando, passando davanti alla porta del principe Loki, senti qualcuno piangere. Non hai bisogno di vedere attraverso le pareti per capire che si tratta proprio del secondo erede al trono di Asgard; infatti, è già successo altre volte che a quest'ora della notte sentissi dei singhiozzi provenire dalle sue stanze.
Come sempre, il tuo primo istinto è quello di entrare per accertarti che vada tutto bene, ma subito ti ricordi che non puoi: anche se sei una delle dame di compagnia della regina Frigga, non ti è permessa una tale libertà. E se dovesse davvero capitarti di vedere il principe piangere? Lo metteresti sicuramente a disagio ed è l'ultima cosa che desideri, anche perché tutti finirebbero col pensare che sei un'impicciona e con ogni probabilità verresti cacciata.
No, non importa quanto ti possa dispiacere sentire qualcuno piangere: consolarlo non rientra tra i tuoi doveri, di conseguenza, devi dimenticare tutto questo e andare a dormire, prima che arrivi qualche soldato a controllare.
Una volta dentro la tua camera e indossata la camicia da notte, ti sdrai sul letto. Solitamente, dopo una giornata passata a correre da una parte all'altra del palazzo, ti addormenti subito, invece i tuoi occhi rimangono aperti a fissare il soffitto dorato.
Non hai idea di quanto tempo sia trascorso da quando ti sei messa sotto le coperte, però decidi di alzarti e, dopo esserti messa una vestaglia, ti dirigi ai giardini, ovvero il luogo dove ti rifugi quando sei preoccupata o, come in questo caso, non riesci a prendere sonno.
Però, non appena li raggiungi, ti rendi conto di non essere da sola, perché riesci a intravedere grazie al flebile chiarore delle stelle una sagoma rannicchiata contro una colonna del porticato.
Stai per tornare in camera, perché, chiunque sia, non sembra aver voglia di essere disturbare, ma il suo sguardo si posa su di te prima che tu possa decidere di fare alcunché.
–Ehm, mi dispiace... Io, ehm, stavo per andarmene...– ti scusi, cercando di non balbettare mentre indietreggi lentamente.
La persona -non essendoci abbastanza luce, ancora non sei riuscita a riconoscerla- mormora:–Non lasciatemi solo anche voi... Per favore.
Rimani un po' colpita da queste parole, soprattutto quando, dopo esserti avvicinata, ti accorgi che provengono dalla bocca del principe Loki: certo, ti era capitato più volte di sentirlo piangere, ma vederlo ridotto in questo stato è del tutto diverso. –Vostra Altezza.– replichi, un po' in soggezione nel trovarti di fronte a lui: se tutti al palazzo stravedono per suo fratello Thor, tu invece hai sempre avuto un debole per il figlio minore della regina Frigga. –Vogliate perdonarmi, non vi avevo riconosciuto.
Eppure, il principe non pare nemmeno averci fatto caso. –Non importa... Anzi, scusatemi, non volevo trattenervi contro la vostra volontà, ho solo bisogno di un po' di compagnia.
–Oh, no, nessun disturbo: il mio compito è quello di farvi compagnia... O meglio, di farne a vostra madre.– gli dici, maledicendoti subito dopo: sei per caso impazzita? Non è un tuo amico: non devi trattarlo come tale, né di fare la spiritosa. Ti schiarisci la voce. –C'è qualcosa che vi turba, Vostra Altezza?
In risposta, il principe ti fa cenno di sederti accanto a lui; ora che gli sei così vicina, noti che i suoi occhi sono un po' arrossati e le sue guance sono solcate dalle lacrime. In realtà, questa situazione ha un qualcosa di surreale: è sempre stato molto riservato, a volte perfino con la regina, e il fatto che ora sembri volersi confidare con te, che sei praticamente una sconosciuta, ti stupisce molto.
–Non so nemmeno io perché lo stia facendo, non è da me...– sussurra il principe Loki, forse rivolgendosi più a se stesso che a te. –Mi sento invisibile: qualunque mia azione viene oscurata da quella di Thor e, in quei rari casi in cui ciò non avviene, nessuno pare apprezzare...
C'è parecchio risentimento nel modo in cui pronuncia il nome di suo fratello e altrettanta tristezza in quel "nessuno". All'inizio, resti un po' spiazzata, poi però ti riprendi. –Ciò che provate è comprensibile, Vostra Altezza. Non me ne voglia il principe Thor, ma voi mi siete sempre piaciuto di più...– commenti, per poi morderti la lingua: cosa ti salta in mente adesso? Ma lui pare anzi esserne sorpreso e, al tempo stesso, lusingato. –Intendo dire che, ehm, voi mi avete sempre dato l'idea di una persona più riflessiva e matura.
–Siete molto gentile, Lady... Posso sapere il nome della mia ammiratrice?– ti domanda con un sorriso, mentre si asciuga le lacrime.
Dal canto tuo, in questo momento sei felice perché, essendoci poca luce, non può vederti arrossire come una sciocca. –Ehm, sono y/n, Vostra Altezza.
–Vorrei che anche altri avessero la vostra stessa opinione di me, Lady y/n...– ribatte il principe con amarezza.
–Perdonatemi, ma vi state forse riferendo al re Odino?– chiedi, sperando con tutto il cuore che la tua indiscrezione non lo infastidisca.
Lui annuisce con un sorriso mesto. –Avete proprio un buon intuito.
–Oh no, affatto, io mi limito ad osservare molto, tutto qui.– gli spieghi, un po' a disagio. –Ho notato come lo guardate: volete impressionarlo, renderlo fiero di voi, almeno per una volta.
–Ci sono dei momenti in cui sono convinto che non mi voglia neppure bene come gli piace sostienere; probabilmente è troppo preso da mio fratello per...–. Viene interrotto da alcuni singhiozzi che aveva tentato di soffocare. –Per ricordarsi di me...
La verità è che le parole possono aiutare fino a un certo punto, poi devono necessariamente subentrare i gesti: se solo non appartenesse alla famiglia reale... Vorresti stringerlo a te e accarezzargli piano la schiena per aiutarlo a calmarsi, ma non puoi. –Magari non è capace di dimostrarvelo, ma sicuramente vi è affezionato...– cerchi di rassicurarlo e nemmeno tu credi davvero a ciò che hai appena detto, quando la realtà è ben diversa: non puoi rivelargli che anche tu hai fatto caso al fatto che il re riserva molte più attenzioni al figlio maggiore, spesso trascurando il principe Loki. Ti auguri solo di essere riuscita ad essere abbastanza convincente.
E forse ci sei riuscita, dato che lui vi sorride e si alza in piedi, per poi porgerti la sua mano; senza pensarci troppo, la afferri, ritrovandoti a pochi centimetri dal principe.
–Vi ringrazio per le vostre parole, Lady y/n.– ti dice riconoscente e subito dopo si china per baciare il dorso della tua mano; inutile specificare che le tue guance sono di nuovo rosse e bollenti. –Spero di avere di nuovo il piacere di incontrarvi, prima o poi.
Non ti lascia il tempo per replicare: in un istante, il principe Loki sparisce nell'ombra e ti ritrovi da sola, infreddolita e confusa.
***
È tardi (credo) e questo immagina è uno dei più brutti scritti da me fino ad oggi. Scusate.
Se volete, potete commentare con nome e cognome di un personaggio ^-^
Spero che stiate bene people <3
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