51- Steve Rogers × male!reader
–Dannazione Rogers, vuoi fare attenzione? Quel tipo stava per piantarti una pallottola nella schiena!– sbotti, innervosito dall'impulsività del famoso Captain America: una bomba esploderà tra poco più di tre minuti e questo maledetto edificio è un labirinto. Quando hai accettato questa missione, non ti avevano avvertito che avresti dovuto fare da babysitter a quell'incosciente però: se solo tuo papà sapesse che lavori con il suo eroe preferito, probabilmente gli verrebbe un mezzo infarto e subito dopo si arrabbierebbe con te per non avergliene mai parlato.
Steve ti scocca un'occhiataccia. –Non ho bisogno del tuo aiuto: so badare a me stesso.– ribatte, per poi lanciare il suo scudo verso un paio di agenti dell'Hydra, che sbattoni la testa contro la parete e cadono a terra, storditi dalla botta. –E comunque, questo è il mio modus operandi.
Sbuffi: oltre che irritante, è anche un ingrato e un presuntuoso; non vedi l'ora di portare a termine questa missione e poterti finalmente rilassare. E pensare che hai passato la tua infanzia ad ammirarlo e ad ascoltare le storie su di lui che tuo papà ti leggeva...
Frustrato, colpisci con qualche pugno ben assestato un agente Hydra; schivando poi il suo gancio sinistro, sfrutti quella sua brevissima perdita di equilibrio per attaccarlo nuovamente. Hai intenzione di rifilargli anche una ginocchiata, quando senti un braccio circondare il tuo collo e mozzarti il fiato, mentre l'altro uomo, che si è ripreso quasi subito, inizia a prenderti a pugni; stai per liberarti, quando l'agente alle tue spalle molla improvvisamente la presa e, non perdendo tempo, sferri un calcio contro le ginocchia del primo.
Nel momento in cui ti volti, devi trattenere una risata isterica, perché Rogers ha messo fuorigioco il secondo agente. –Avevo tutto sotto controllo!– esclami con tono esasperato e maledicendoti quando ti rendi conto che è stata una delle frasi più cliché che tu abbia mai pronunciato. Perché ti comporti così con lui?
–Lo so, ma detesto essere in debito con qualcuno.– ti dice infastidito, incrociando le braccia davanti al petto.
Scrolli le spalle, trattenendoti dal rispondergli male. –Beh, sembra che dovrai farci l'abitudine!– esclami con un sorrisetto soddisfatto, per poi sparare con precisione alla spalla sinistra di un'agente dell'Hydra comparsa all'improvviso dietro a Captain America.
–È una sfida? Perché ho tutto il giorno libero.
–Sai Rogers, non ti facevo un tipo da festa.– gli dici, dopo averlo salutato con un cenno del capo, mentre ti guardi intorno: sei uno dei pochi agenti dello Shield ad essere stato invitato al party che Stark ha dato per una motivazione che non ricordi -come se ce ne fosse bisogno: quell'uomo potrebbe tranquillamente usare una banconota come tovagliolo-. In realtà, neanche tu sei un grande amante dei luoghi affollati e rumorosi e forse è per questo che hai bevuto qualche bicchierino di troppo.
Captain America ti scruta per qualche secondo, poi noti che probabilmente ti sta rispondendo, però la confusione ti impedisce di capire ciò che sta dicendo; in più, con tuo grande rammarico, non sei capace a leggere il labiale, quindi sei costretto a fargli cenno affinché si avvicini di più a te. Solo ora che si trova a una così breve distanza puoi apprezzare per un attimo i suoi occhi azzurri; attimo che dura davvero poco, perché poi torni in te, insultandoti mentalmente per aver pensato a quanto siano belli gli occhi di Rogers. –Puoi chiamarmi per nome, almeno quando non stiamo lavorando.– ripete quindi Steve al tuo orecchio, il suo tono decisamente più affabile rispetto al solito.
Fai spallucce, come se non ti importasse minimamente; in realtà, la tua preoccupazione principale è il terribile mal di testa dovuto al letale mix di alcolici che hai ingerito e alla musica troppo alta per te. –Odio tutto questo rumore.– borbotti e, a quanto pare, il perfetto Captain America ha capito ciò che hai detto. Emetti un verso di frustrazione. –C'è qualcosa che tu non sappia fare?
Steve si avvicina di nuovo a te, prima di risponderti. –Andiamo.– si limita a dire, facendoti segno di seguirlo. Ora, in condizioni normali ti rifiuteresti, principalmente perché per te è già abbastanza umiliante dover eseguire i suoi ordini, di conseguenza è fuori discussione che tu faccia tutto ciò che vuole; però è anche vero che tutto quell'alcool che hai ingerito prima sta iniziando a fare il suo effetto...
Seppur un po' confuso, lasci che Steve ti porti in un corridoio illuminato da una luce fioca, lontano dal fracasso della festa. Ti lasci scivolare contro la parete, a contato con il freddo pavimento in marmo.
–A quanto pare, non sono molto bravo a flirtare.– ammette infine con un sorriso imbarazzato, dopo essersi seduto accanto a te. –Ed è un peccato, perché c'è questa persona che...
Lo guardi stupito, per poi zittirlo immediatamente. –No no no, noi non siamo amici, non me ne frega niente della tua vita sentimentale.
–Oh, va bene, scusa.– mormora Steve mogio mentre gioca con i polsini della sua camicia. –Non volevo infastidirti, y/n.
Non sai esattamente il motivo di una tua reazione tanto brusca, dato che si stava comportando in modo meno irritante del solito; ora sei quasi dispiaciuto per la tua risposta, oltre che incuriosito. –Scusami, non so cosa mi sia preso... Sono un po' alticcio attualmente.– butti lì, pur sapendo che in realtà non c'entra nulla. –Stavi dicendo?
–Ecco, penso di essermi innamorato.– ti rivela, sospirando. –Però non penso di avere speranze...
In un primo momento, scoppi a ridere, ma, quando vedi l'espressione di Steve incupirsi, torni serio. –Non prendertela, però credo che, chiunque sia la ragazza in questione, non avrai difficoltà a conquistarla: sei praticamente perfetto.– commenti, per poi avvicinare a te le tue gambe e circondarle con le braccia in un gesto istintivo.
–Ehm, sì, a proposito di questo... Non è una ragazza.– ti corregge a fatica, mentre un leggero rossore si diffonde sulle sue gote. –In ogni caso, sono piuttosto sicuro che non mi sopporti.
Devi ammettere tra te e te che questa serata si sta rivelando più interessante di quanto avresti mai pensato; certo, potrebbe sempre trattarsi di un'allucinazione, dovuta a qualche tipo di droga che hanno diluito in uno dei tuoi tanti drink, ma per una volta ti concedi di essere ottimista. –Beh, la mia opinione non cambia. E poi, sai cosa si dice, no? Che il confine tra odio e amore è molto sottile e cose del genere?– continui, parlando quasi letteralmente senza freni. –Magari gli piaci; anzi, quasi sicuramente, perché sembra che tu abbia anche il superpotere di farti amare da tutti.
Steve ti sorride, seppur un poco a disagio dalle tue ultime affermazioni. –A questo punto, non so se dovrei ringraziarti... Io ero convinto che mi odiassi, a dir la verità.
–Spesso e volentieri ti trovo insopportabile, hai ragione, ma sei una brava persona.– replichi, sentendoti quasi offeso da ciò che ha appena detto, e ti accorgi che per la prima volta stai avendo una conversazione con lui che non includa il sarcasmo.
L'altro ti osserva per qualche secondo, con ogni probabilità stupito dalle tue parole tanto quanto te.
Poi, senza sapere esattamente come o perché, vi ritrovate a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, tanto che senti il calore del suo respiro contro la tua pelle. Steve prende il tuo viso tra le mani e all'improvviso senti l'urgente bisogno di scappare, di allontanarti il più possibile da questa situazione e da lui, perché l'idea che possa piacerti ti terrorizza -forse non sei abbastanza ubriaco per poterlo fare-.
Alla fine, seppur a malincuore, ti alzi in piedi di scatto, provocandoti un forte giramento di testa, e te ne vai senza dire niente, cercando di cancellare dalla tua mente l'espressione affranta di Steve.
***
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, nonostante manchi di lieto fine. Purtroppo per voi, è davvero raro che i miei immagina ne abbiano uno.
Come sempre, vi invito a votare per il vostro personaggio preferito nei commenti secondo le solite modalità (che non ho voglia di ribadire ogni volta).
Se non avete ancora visto Good Omens, cosa fate ancora qui? Amo quella serie tv.
Buona serata people <3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top