50- Pietro Maximoff × reader
Per questo immagina, mi sono ispirata alla versione X-Men di Quicksilver perché personalmente mi piace di più, nonostante tutti gli altri personaggi siano dell'UCM (o MCU). Spero di non aver incasinato nulla.
Sei sdraiata sul tuo letto ad ascoltare la musica, quando qualcuno interrompe il tuo momento ed entra nella tua stanza, facendoti sobbalzare dalla sorpresa.
-Y/n, ti saresti dovuta presentare al piano di sotto dieci minuti fa.- ti riprende Steve con tono autoritario, facendoti sbuffare; essere la più giovane della squadra ha i suoi lati positivi, certo, ma ci sono anche molti svantaggi, tra i quali l'essere costantemente trattata come una bambina. -Andiamo, devi conoscere le nuove reclute.
Ti alzi dal letto, un po' innervosita dopo che il Capitano ha irrimediabilmente rovinato il tuo umore, costringendoti a mettere in pausa la tua canzone preferita.
-Tony non vuole che li chiami in questo modo. Noi non siamo dei soldati.- gli ricordi piccata, pentendotene poco dopo; gli Avengers sono la tua famiglia, ti hanno praticamente adottata e detesti rispondere male come hai appena fatto, ma, purtroppo per loro, hai da poco compiuto diciotto anni e ti trovi ancora nella fase adolescenziale.
Una volta arrivati davanti alla porta della sala riunioni, fai un respiro profondo prima che Steve la apra.
Ci sono tutti, o meglio, quasi tutti: dopo Sokovia, Bruce se n'è andato chissà dove, mentre Thor è tornato ad Asgard. In compenso, si è aggiunto Visione.
I tuoi occhi si posano su due giovani dall'aspetto bizzarro e che avranno all'incirca la tua età: devono essere le "reclute" del Capitano, quei due ragazzi che hanno aiutato la tua squadra a sconfiggere Ultron. Un'improvvisa rabbia si impadronisce di te: certo, non hanno voluto che tu prendessi parte a questa missione, facendoti sentire completamente impotente, ma hanno accettato che lo facessero due sconosciuti con i superpoteri che avranno al massimo un anno in più di te. Insomma, sei pur sempre capace di controllare i quattro elementi!
-Wow, guardate chi ha deciso di degnarci della tua presenza!- esclama Clint con un sarcasmo non troppo velato, che è seduto in modo scomposto sulla sua sedia. -Wanda e Pietro Maximoff, vi presento y/n.
Inutile dire che, a questo punto, l'attenzione dei presenti si è concentrata su di te e detesti essere al centro dell'attenzione. Ti limiti a fare un sorriso, salutando entrambi con la mano.
-Dato che sei arrivata per ultima, sarai tu ad avere l'incarico di fare da tutor a uno dei nuovi arrivati.- ti annuncia Tony, facendo cenno al ragazzo e alla ragazza, che avranno circa la tua età e che sono rimasti in silenzio per tutto il tempo.
Fin da subito, i capelli argentati di Pietro catturano il tuo sguardo più di ogni altra cosa e a malapena noti che al suo fianco c'è Wanda.
Abbassi subito gli occhi, puntandoli invece verso un punto indefinito accanto al televisore. Sai che non avrebbe senso mentire a te stessa, quindi ti concedi di ammettere che sì, questo Maximoff è carino, ma niente di più. E poi, non lo conosci nemmeno: per quanto ti riguarda, potrebbe essere antipatico... Oppure quello giusto per te e questa seconda prospettiva è ancora più terribile della prima. -Non penso di essere la persona adatta a questo compito.- borbotti, evitando lo sguardo di Natasha, che pare aver fatto caso al tuo interesse nei confronti del nuovo arrivato; devi solo sperare che sia stata l'unica a farlo.
-La mia era un'affermazione, non una gentile richiesta.- si affretta ad aggiungere Stark, facendo ridere sommessamente Pietro, che finge un'improvviso colpo di tosse non appena la sorella gli scocca un'occhiataccia. Come sospettavi, quindi: è insopportabile.
-Credo che y/n non...- comincia Visione, prendendo invano le tue parti nel tentativo di far cambiare idea a quel cocciuto di Tony Stark.
-Ottimo, allora tu ti occuperai di Wanda.- lo interrompe la Romanoff, rivolgendosi a quest'ultimo, la cui espressione è alquanto allarmata. -E y/n di Pietro.
-Beh, direi che qui abbiamo finito.- conclude Clint, alzandosi dalla sedia e avviandosi verso l'uscita, seguito a ruota dai restanti Avengers; prima di andarsene, però, Nat si ferma davanti a te e, parlando a voce bassa, ti dice:-Mi ringrazierai, prima o poi.
Infine, dopo averti fatto un occhiolino, esce dalla sala riunioni.
Tentando inutilmente di comportarti come se nulla fosse, ti avvicini a Pietro. Ora che siete l'una davanti all'altro, ti accorgi che non è tanto più alto di te e che i suoi occhi sembrano argento liquido; distogli lo sguardo e vedi Visione e Wanda uscire dalla sala riunioni, probabilmente per farle fare il giro del Complesso.
-La tua camera si trova al mio stesso piano, seguimi.- lo inviti senza troppo entudiasmo: l'ultima cosa che vuoi è avere una cotta per qualcuno e solo l'idea ti fa sentire a disagio. In più, non sembra neanche così simpatico...
-Come siamo socievoli.- ribatte Maximoff con tono sarcastico, camminando al tuo fianco e confermando i tuoi sospetti. -Sei sempre così simpatica?
Fai spallucce, poi fingi di doverci pensare. -Solo il martedì e con i ragazzi che hanno i capelli grigi.
-Allora è il mio giorno fortunato, perché l'ultima volta che ho controllato era sabato; in più, i miei capelli non sono grigi.- replica sorridendo.
Alzi gli occhi al cielo mentre ti avvii verso l'ascensore insieme a Pietro. -Sai, c'era un'offerta imperdibile.- continua con tono fiero, senza lasciarti il tempo di dire alcunché. -Insieme alla supervelocità e altre superabilità, davano in omaggio i capelli argentati. Un affare, non trovi?
Entrando in ascensore, trattieni a fatica una risata, combattuta se dargli o meno questa soddisfazione. -In ogni caso, non sono nulla di che.- gli dici, cercando di suonare convincente. Del resto, non puoi certo lasciargli capire che ti piace e che in realtà adori i suoi capelli.
Sono passati un paio di mesi da quando hai conosciuto Pietro e, se all'inizio hai pensato che si trattasse di una cotta passeggera, ora sei piuttosto sicura di essertene innamorata. In più, grazie a Natasha sei la sua tutor, quindi hai la scusa per poter passare del tempo con lui... Non che questo effettivamente ti stia aiutando, perché, per poter appunto essere una buona tutor, hai bisogno di apparire almeno un minimo professionale. Insomma, quando Nat ti ha addestrata, è stata un'ottima mentore, sempre disponibile per risolvere i tuoi problemi, seria e risoluta, ma ogni tanto lascia prevalere il suo lato più scherzoso. Inutile dire che per te tutto ciò è impossibile, dato che la sola presenza di Pietro ti rende distratta e nervosa, quindi passi da un estremo all'altro: a volte sei troppo severa e antipatica, altre diventi l'opposto e ridi continuamente, finendo per sembrare imbarazzante, soprattutto quando dici frasi totalmente inopportune.
Un improvviso e incessante bussare alla tua porta interrompe i tuoi pensieri. -Y/n?-. Una voce fin troppo familiare ti chiama.
Come se avessi preso una scossa, ti alzi dalla poltroncina -stavi guardando una serie tv- e, dopo aver raccolto i capelli in una coda, corri ad aprire la porta.
Davanti a te c'è un Pietro agitato e stranamente impacciato. -Ehi.- lo saluti, sorridendo. -Come mai sei qui? Oggi non abbiamo l'allenamento.
-Ecco, a proposito di questo, pensavo che potremmo, ehm, sfruttare la nostra giornata libera.- replica, mordicchiandosi il labbro inferiore. Sta seriamente cercando di invitarti a un appuntamento? -Potremmo uscire insieme, se ti va, ovvio. O magari avevi già altri programmi...?
-Oh no, assolutamente.- gli dici, forse fin troppo velocemente, ma, per quanto tu non voglia darlo a vedere, sei davvero felice che non sia tutto nella tua mente, questa volta. -Cioè, sì, mi farebbe piacere.
Come se fosse tornato in sé, l'altro replica:-Allora ci vediamo tra dieci minuti fuori dal Complesso, non fare tardi come al solito!
Alzi gli occhi al cielo, ma subito dopo sorridi: solo Pietro può avere la faccia tosta di prenderti in giro per la tua totale mancanza di puntualità dopo averti chiesto di uscire. -Ahahah.- borbotti poi con eccessivo sarcasmo. -Non è colpa mia se sei più veloce del normale.
Ma, quando hai concluso la frase, ti accorgi che Maximoff se n'è già andato, dunque richiudi la porta e rimani per qualche secondo con la schiena appoggiata ad essa, sospirando. -Oh no, devo sbrigarmi, altrimenti, se arrivo tardi, chi lo sente quello?
***
Spero che vi sia piaciuto, nonostante la piccola "modifica".
Come sempre, potete votare nei commenti, ma non so se e quando pubblicherò...
Buona giornata people <3
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