32- Loki × reader
Ambientato dopo The Avengers, basato sui primi capitoli che ho scritto.
È passato quasi un anno da quando Loki è stato trasferito sulla Terra per un progetto segreto dello SHIELD e Fury in persona ti ha affidato il compito di tenerlo d'occhio e farlo passare dalla vostra parte.
Nonostante all'inizio il dio norreno si sia dimostrato piuttosto restio perfino a rivolgerti la parola e nonostante gli alti e i bassi, adesso sei contenta di notare quanto lui sia cambiato, accettando di collaborare con lo SHIELD; di conseguenza, non puoi che essere orgogliosa di come lui si stia sforzando per inserirsi.
Anche per questo motivo, quando bussi alla porta della sua camera, rimani un po' delusa dal sentirlo gridare "Vai via!".
Immediatamente, la tua mente inizia ad esaminare ogni dettaglio della giornata di ieri, temendo di aver detto o fatto qualcosa che possa averlo ferito -hai capito da sola che, in realtà, è più sensibile di quanto voglia far credere-, ma non ti viene in mente nulla. -Loki? È successo qualcosa?- chiedi allarmata, mentre con la mente immagini tutti gli scenari più terribili.
-Come se a te importasse davvero...- lo senti replicare freddamente. -Ti sei sbagliata, se pensavi di potermelo tenere nascosto, così come mi sono sbagliato io a fidarmi di una midgardiana.
Bussi un'altra volta, agitata. -Per favore, aprimi! Non so a che cosa tu ti stia riferendo; lasciami entrare e parliamone.- gli proponi, cercando inutilmente di convincerlo.
Senti un forte rumore provenire dall'altra parte della porta e restare tranquilla per te comincia a diventare sempre più difficile, in quanto sei davvero preoccupata per lui.
-Non fare finta di niente!- sbotta, alzando la voce di colpo e facendoti spaventare. -Avrei dovuto intuire prima che non eri sincera, che tutto quello che è successo tra noi è stato solo perché Fury ha capito che era preferibile avermi dalla vostra parte come alleato, piuttosto che come nemico... Non voglio più vederti.
Le sue parole sono come una secchiata di acqua gelida per te. Non puoi certo negare che il piano orchestrato dal direttore dello SHIELD sia diverso da come l'ha appena spiegato Loki e, per di più, la consapevolezza di essere la causa della sua sofferenza ti sta pian piano distruggendo.
-Io non ho mai finto nulla con te, sono sempre stata così come mi hai conosciuta e quello che provo con te è vero; non ti mentirei mai.- ribatti istintivamente; una parte di te si è già pentita di non essersi prima fermata a riflettere, però non vuoi perderlo, così come non vuoi che il vostro rapporto vada all'aria.
Un'altra volta, senti il rumore di qualcosa che si infrange a contatto col pavimento, probabilmente vetro. Poi dei singhiozzi.
Preoccupata, decidi che, se lui non ti lascerà entrare, dovrai pensarci da sola; mentre tiri fuori dalla tasca della felpa una forcina per capelli, ringrazi Fury per aver rifiutato la proposta di Stark di rendere tutto più tecnologico. Dopo qualche secondo, un clangore ti avvisa che sei riuscita a sbloccare la serratura, quindi ti affretti ad entrare.
La scena che ti si presenta una volta aperta la porta ti manda completamente nel panico: il comò è caduto a terra, con tutti i cassetti e i vestiti che questi contenevano, e la lampadina dell'abat-jour è frantumata in tanti piccoli pezzi. E poi c'è lui, rannicchiato in un angolo come un bambino mentre piange.
Con cautela, avanzi verso Loki, che non sembra essersi ancora accorto della tua presenza. Ti siedi accanto a lui, per poi richiamare la sua attenzione, mormorando il suo nome.
-Ti ordino di lasciarmi da solo.- ribadisce, spostandosi più a sinistra per allontanarsi da te. -Non mi importa se ora ti sei pentita di esserti presa gioco di me, non voglio più avere niente a che fare con te.
Sospiri, cercando di ignorare quanto ti facciano male le sue parole. Ti avvicini nuovamente a lui, accarezzando piano la sua schiena e sorridendo quando lo percepisci rilassarsi. -Perdonami se non sono stata del tutto sincera, ma Fury mi aveva proibito di farlo proprio per evitare situazioni come questa.
-Ormai è tardi per le scuse: hai perso la mia fiducia.- ribatte a bassa voce, incrociando il suo sguardo -i suoi occhi sono gonfi e arrossati per il pianto- con il tuo. -Tu mi hai illuso... Sono stato proprio uno sciocco a credere di aver finalmente trovato una persona capace di comprendermi e di amarmi.
Mai hai faticato tanto per trattenere le lacrime e, soprattutto, mai avresti immaginato di doverlo fare con Loki, con il quale non hai mai avuto problemi ad esternare le tue emozioni perché è sempre riuscito a metterti a tuo agio.
Forse per la stanchezza, oppure per il tuo essere troppo impulsiva quando si tratta di sentimenti, prendi il suo volto tra le mani e lo baci quasi con disperazione, perché sentirlo mettere in dubbio il tuo amore per lui ti fa male tanto quanto sapere che non si fida più di te.
Quando vi separate, lo guardi negli occhi e prendi un respiro profondo. -Io ti amo, Loki, ed è la verità.- confessi in un sussurro, mentre una lacrima solitaria scende lungo il tuo viso. -Mi dispiace di non averti potuto raccontare tutto fin da subito e di averti fatto soffrire.
-No, sono io quello che dovrebbe essere perdonato: mi sono comportato come uno stupido...- borbotta a bassa voce, chinando nuovamente il capo. -Questa è solo l'ennesima conferma che io non ti merito.
-Non dire sciocchezze, adesso: l'importante è che, alla fine, abbiamo chiarito.- tenti di rassicurarlo, appoggiando la testa sulla sua spalla. -Dopo ti aiuterò a riordinare, d'accordo?
Lo senti mormorare un "va bene". -Y/n?- ti richiama qualche secondo dopo, titubante.
-Sì?- rispondi, giocando con una tua ciocca di capelli.
-Anch'io ti amo.
***
Scusate per l'attesa, spero che almeno ne sia valsa la pena ^-^
Come sempre, per scegliere il personaggio bisogna commentare con nome e cognome del suddetto; sveglierò quello con più voti (in caso di parità, quello che ha meno immagina/non ne ha).
Buon inizio di settimana people <3
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