Sono circa le nove del mattino quando la luce del sole ti obbliga ad aprire gli occhi, maledicendo la te stessa di ieri sera che, per pigrizia, non si è nemmeno sforzata di socchiudere le persiane.
Dopo esserti abituata alla luce, volti lentamente la tua testa verso destra, ritrovandoti faccia a faccia con Steve, che sta ancora dormendo. Rimani a osservarlo quasi incantata, come ti è già capitato altre volte: i muscoli del suo viso sono rilassati e i suoi capelli biondi sono arruffati, probabilmente anche perché è una di quelle persone che cambia spesso posizione nel sonno.
Vederlo così tranquillo ti trasmette una sensazione di pace: Capitan America ti appare del tutto indifeso e anche meno autoritario del solito. Sorridi involontariamente mentre pensi a quanto tu sia fortunata e non puoi fare a meno di chiederti che cosa stia sognando.
Poi inaspettatamente si sveglia e, non appena ti vede, incurva le labbra in un sorriso. -Ciao- ti saluta, per poi avvicinarsi appena a te e lasciarti un bacio sulla fronte. -Come mai sei già sveglia? Non ti ricordavo così mattiniera...
-Infatti ricordi bene, ma oggi ho deciso di fare un'eccezione- menti, cercando di restare sul vago.
Steve si mette a sedere sul letto, incuriosito. -Ah sì? E cioè?- ti chiede, aspettando la tua risposta, che non tarda ad arrivare.
-Per esempio, per riflettere su quanto mio marito, mentre è addormentato, sembri ancora più affascinante- butti lì con leggerezza, guardandolo negli occhi. -È quasi un peccato che tu debba andare a quella riunione...
A quelle parole, si colpisce la fronte con il palmo della mano. -Giusto, sono in ritardo!- esclama allarmato, saltando giù dal letto e correndo in bagno mentre tu ridacchi e ti metti a sedere, dato che, al contrario di Steve, il tuo lavoro ti concede dei giorni liberi.
-Tesoro, hai ancora i pantaloni del pigiama...- gli fai notare a un certo punto, quando ti accorgi che ormai sta indossando le scarpe. -Comunque credo che oggi uscirò con le mie amiche; quando dovrebbe finire questa riunione solo ed esclusivamente per gli Avengers?
Tuo marito, che alla fine è riuscito a prepararsi in tempo, sbuffa. -Conoscendo Stark? Almeno tre o quattro ore...- ti risponde, alzando gli occhi al cielo; tra lui e Tony non è mai scorso buon sangue, ma sai che, in realtà, Steve tiene a lui tanto quanto al resto della squadra, anche se difficilmente lo ammetterebbe. -A dopo, y/n. Ti amo.- dice, salutandoti con un bacio a fior di labbra.

Quando la moto ti colpisce, per un attimo il tempo si ferma: vedi gli sguardi spaventati delle tue amiche, ma non il viso di chi sta guidando la suddetta moto -tutto ciò che comprendi è che non si sta trattando di un incidente e che quello strano simbolo in rosso ti è familiare- e non riesci a muoverti perché la paura ti paralizza. Poi avviene l'impatto e il buio ti avvolge.
Ogni tanto, hai la sensazione che qualcuno ti stia chiamando, ma non ne sei così sicura e quindi, per quanto il tuo istinto ti suggerisca di rispondere, non fai assolutamente nulla.
Ancora una volta, sono i raggi del sole a risvegliarti, forzandoti ad aprire gli occhi. Il tuo sguardo, tra tutte le persone presenti nella stanza -una dottoressa e un paio di infermieri-, individua subito tuo marito, che è seduto accanto a te e sta stringendo la tua mano tra le sue.
Ti senti del tutto intorpidita e all'inizio, quando provi a parlare, dalle tue labbra non esce alcun suono.
Steve, dal canto suo, sembra al settimo cielo e ti sorride, per poi lasciare dei piccoli baci sulla tua mano; non passano inosservati i suoi occhi arrossati, né l'ombra di barba sul suo volto. -Ero così preoccupato per te- mormora, mentre viene interrotto da un singhiozzo. -Non riesco a immaginare la mia vita senza di te.
Con estrema fatica, gli accarezzi il viso. -Non dovrai sforzarti, allora- replichi a bassa voce, facendolo ridacchiare. -Cos'è successo?
-Non te lo ricordi?- ti domanda Steve con tono allarmato.
Chiudi gli occhi nel tentativo di concentrarti, ma l'unica cosa che ricordi è il rumore di una moto e quello strano simbolo simile a un polpo; mentre glielo racconti, noti che il sorriso di tuo marito è pian piano scomparso. -Hydra.- borbotta mentre si alza in piedi di scatto per affacciarsi alla finestra. -Come ho fatto a non pensarci prima?
-Non c'era alcuna creatura mitologica, tesoro- gli spieghi, un po' confusa. Steve ti guarda negli occhi e, all'inizio, è lui ora quello disorientato, poi si allontana per qualche minuto verso il personale medico -è radunato in fondo alla stanza e stanno discutendo riguardo gli esami che dovrai fare a breve- e subito dopo escono rapidamente. -Li ho mandati via perché quello che sto per dirti è di massima segretezza- si giustifica mentre si risiede accanto a te. -Tutto è cominciato...
Lo interrompi volutamente con un finto colpo di tosse. -Potresti fare un riassunto?- chiedi, cercando di risultare convincente; in più, sapere che non riesce a dirti di no ha i suoi vantaggi. -Ha l'aria di essere una storia molto lunga.
Steve annuisce pazientemente. -In breve, io e lo SHIELD abbiamo avuto dei trascorsi con tale associazione terroristica; di conseguenza, ho ragione di credere che il tuo non sia stato un incidente.
Non sai come sentirti a riguardo, considerando anche che, se nessuno di questi pazzi avesse cercato di ucciderti per arrivare a Capitan America, tuo marito probabilmente ti avrebbe tenuta all'oscuro di tutto quello che ha fatto fino a oggi con lo SHIELD. -Steve- lo richiami dopo qualche minuto. -Tu me ne avresti parlato comunque, prima o poi, vero?
Cala il silenzio e non puoi far altro che aspettare di sentirgli dire che sì, alla fine lo avrebbe fatto perché sei pur sempre sua moglie e si fida di te.
-No, non avrei fatto altro che peggiorare la situazione; meno sai su ciò che faccio e meglio è per te.- risponde, per poi darti le spalle e uscire dalla stanza senza aggiungere altro.

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Come ho già detto, vi ringrazio ancora una volta per la pazienza e spero che tutta questa attesa sia stata in qualche modo ripagata ^-^
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Buon inizio di settimana people <3