21- '800!Tony Stark × reader

Percorri il lungo corridoio cercando di essere meno rumorosa possibile, così che nessuno si accorga di te.
Maledici mentalmente Anthony per aver scelto come luogo per il vostro incontro segreto la stanza più distante dalla tua, considerando tutte quelle disponibili dell'enorme villa degli Stark. Un secondo dopo, però, te ne penti: una vocina nella tua testa continua a ripeterti che è sbagliato, che una come te, una semplice serva e per giunta di colore, non può in alcun modo stare come uno come lui, uno dei più importanti esponenti dell'alta società.
Se qualcuno dovesse venire a sapere della vostra relazione, sarebbe un enorme scandalo per la sua famiglia: sta rischiando molto ed è questo ad assicurarti che per lui non sei semplicemente motivo di passatempo. Forse, da un lato, avresti preferito così: sai bene come le persone vedono la gente come te, hai sentito più volte su di te i loro sguardi sprezzanti e disgustati e hai ragione di temere che Anthony possa commettere qualche follia di cui potrebbe pentirsi in un secondo tempo. I suoi genitori non esiterebbero un secondo a diseredarlo, per quanto ne sai; lo ami e, proprio per questo, non vuoi che metta a rischio la bella vita a cui sembra tanto abituato per te, insieme a tutte le conseguenze che ne deriverebbero.
Quando ti ritrovi davanti alla porta candida, qualcosa ti suggerisce che lui è già arrivato. Sospiri, cercando di calmarti e scacciare via quei pensieri, anche se sai già che non ci riuscirai.
Bussi due volte di seguito, poi un'altra e attendi. Nell'attimo in cui Anthony apre la porta, hai appena il tempo di sistemare un poco la gonna della divisa che sei obbligata a portare.
Il sorriso con cui ti accoglie è capace, seppur per qualche secondo, di farti rilassare; nel sentire la porta chiudersi dietro di te, però, i pensieri di prima tornano ad affollare la tua mente.
-Y/n, iniziavo a temere che non saresti venuta al nostro appuntamento- esordisce, per poi farti il baciamano come se appartenessi alla sua stessa classe sociale.
Tenti di rimanere indifferente. -Chiedo scusa. Purtroppo il mio lavoro non mi consente di avere molto tempo libero per raggiungere luoghi che si trovano esattamente dall'altra parte della mia camera, soprattutto se non voglio essere notata- replichi, sperando inutilmente che le tue parole lo convincano in qualche modo di aver preso un abbaglio nel definirsi innamorato di te.
Dal suo canto, non sembra aver ottenuto l'effetto da te desiderato, anzi. -È anche una delle stanze più distanti da quelle dei miei genitori, senza contare che nessuno viene più qui da tempo- ti fa notare gentilmente, per nulla offeso dalla tua precedente risposta; continua semplicemente a guardarti come se fossi ciò che di più speciale c'è al mondo. Come sempre.
Scuoti la testa, sconsolata. -Anthony, lo sai che non possiamo andare avanti così... Questi incontri clandestini non porteranno a nulla, ma solo a ricordarci ciò che non possiamo e non potremo mai essere- dici, tentando di convincerlo a desistere: tutto questo vi farà soffrire ancora di più e lui sembra non averlo capito.
Anthony ti prende per le mani, ma tu non aspetti ad allontanarti, facendogli mollare la presa per la sorpresa. -Non vedo perché: ti amo, non te l'ho mai nascosto, e so che anche tu mi ami, quindi non continuare a dire che abbiamo le mani legate, che non possiamo fare nulla a riguardo.- inizia e senti dal suo tono di voce che è determinato e non si arrenderà mai alla realtà delle cose. -Da mesi, mi ripeti che non è questo il nostro fato, lo stesso che ti sta allontanando sempre di più da me, ma se l'amore che proviamo è vero, chi può fermarci?
Sorridi mestamente. -Non credo sia una buona idea...- borbotti titubante, ma Anthony non sembra farci caso.
-Possiamo riscrivere le stelle, perché sento che tu sei destinata a me e io a te e, per questo, nulla potrà separarci- continua e, nonostante non ci sia molta luce, vedi i suoi occhi luccicare di gioia, come se bastasse l'amore a risolvere ogni problema della vita reale. La vocina nella tua mente non potrebbe essere meno d'accordo. -Y/n, ciò che siamo dipende da noi, non da quello che le persone ci impongono di essere; almeno questa notte, il mondo è nelle nostre mani e possiamo stare insieme.
Anthony fa per avvicinarsi a te, ma tu indietreggi di un passo, voltandogli le spalle e avvolgendoti nelle tue stesse braccia per confortarti. -Credi che per me sia semplice? Pensi che non voglia stare con te?- gli chiedi, ma non gli lasci il tempo di rispondere. -Ci sono ostacoli che, per quanto si tenti, non possono essere superati e solo qui, in questa stanza, possiamo comportarci da innamorati quali siamo, ma di certo non alla luce del sole, davanti a tutti. Il nostro amore è ed è sempre stato senza speranza, per quanto ammetterlo mi faccia stare male.
Ti volti verso di lui, aspettandoti di essere interrotta, invece lascia che tu possa finire di esporre il tuo punto di vista, per quanto diverso sia.
-Nessuno può riscrivere le stelle, né tantomeno potrò mai definirti mio, perché tutto sembra volerci separare e forse non sono davvero destinata a te... Sicuramente i tuoi genitori vorranno al tuo fianco una donna bianca e nobile, non me. -. Senti qualche lacrima scorrere lungo le tue guance nel pronunciare queste parole, ma ti affretti ad asciugarle, approfittando della scarsa illuminazione; per fortuna, sei riuscita a mantenere la tua voce ferma. -Non illudermi dicendo che dipende solo da noi, se sono gli altri a decidere al nostro posto; non illudermi dicendo che il mondo può essere nostro, stanotte. Sai bene anche tu che non è così.
Anthony fa un passo nella tua direzione e ti accarezza dolcemente. -Non ti sto mentendo: tutto ciò che desidero è passare la mia vita con te nel bene e nel male, non mi interessa di quello che vogliono i miei genitori per me- asserisce, deciso. -In amore, nulla è impossibile.
Lo guardi negli occhi, indecisa su cosa pensare. -Ma come possiamo noi riscrivere le stelle? Come posso dire che tu sei destinato a me e io a te, se nessuno lo accetterà mai per via del colore della mia pelle?- chiedi, tentando di nuovo di fargli intendere che per voi c'è tutt'altro che un futuro roseo.
Ancora, Anthony afferra le tue mani tra le sue, ma questa volta non fai nulla per allontanarti. -Y/n, farò di tutto affinché nulla ci separi più- ti assicura, facendoti sorridere appena. -Ti amo e sono sempre più certo che sei quella che ero destinato a trovare: quello che accadrà dipende da noi soltanto e gli altri non possono obbligarci a nascondere quello che proviamo.
D'istinto, annulli ogni distanza e prendi il suo viso tra le tue mani e lo baci, cogliendolo di sorpresa: del resto, le parole possono esprimere i sentimenti solo fino a un certo limite e sei stanca di mostrarti sempre distaccata con la persona che ami per colpa di quella vocina che ti ripete che no, non potete stare insieme. Decidi che non hai più intenzione di ascoltarla.
Quando vi separate, Anthony continua a tenerti tra le sue braccia, come se avesse paura che tu cambiassi di nuovo idea da un momento all'altro. -Perché non riscriviamo le stelle?- mormori invece nel suo orecchio, facendolo sorridere vittorioso.

***
Ho scritto questo immagina quasi di getto dopo aver ascoltato per circa dieci giorni Rewrite the stars (The Greatest Showman). Sì, di base mi sono ispirata alla situazione dei personaggi di Zendaya e Zac Efron, ma è la prima volta dopo tanto tempo che sono felice del risultato finale.
Spero vi sia piaciuto tanto quanto mi è piaciuto scriverlo.
Come sempre, commentate con nome e cognome di un solo personaggio (magari non sempre gli stessi, thanks).
Buon weekend people <3

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