16- Scott Lang × reader (his pov)

Quando ho visto y/n sdraiata sul lettino dell'ospedale, mi è sembrato di sentire il mondo crollarmi addosso.
Probabilmente, l'infermiera deve averlo intuito, perché mi fa cenno con la mano, invitandomi ad avvicinarmi. -Sono sicura che le farà piacere la sua presenza- mi dice sorridendo.
Mi faccio coraggio, ma più la distanza tra me e una y/n addormentata diminuisce, meno sono sicuro di quello che sto facendo.
Si trova vicina alla finestra ed è per questo mi accorgo che fuori sta piovendo a dirotto. Per un motivo che non saprei spiegare, sento gli occhi farsi lucidi.
Svariati tubicini la collegano ad altrettante macchine usate per misurare i suoi valori vitali. Sembra così fragile che ho quasi paura che si rompa, mentre sposto una ciocca di capelli dal suo viso; è talmente diversa dalla y/n che conosco...
A ogni modo, i medici hanno detto che l'intervento è andato bene, ma bisogna aspettare ancora una settimana affinché si riprenda e si possano fare tutte le dovute analisi.
Se le fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato. Cassie poi si è molto affezionata a lei e ho preferito non dirle nulla: non ho intenzione di far stare male anche mia figlia, non ho il coraggio di dirle la verità e, ora come ora, preferisco così.
Mentre guardo y/n, non posso fare a meno di notare quanto sia pallida e quanto sia notevolmente dimagrita, soprattutto a causa del suo nutrirsi principalmente attraverso il contenuto delle flebo. Prendo le sue mani fra le mie: sono fredde.
I miei occhi vanno a posarsi su un punto indefinito fuori dalla finestra, mentre i ricordi di quel giorno mi assalgono.
Avevo intenzione di chiederle di venire a vivere con me. Sapevo che era il momento, me lo sentivo, eppure ero molto agitato, tanto che avevo bruciato la cena di quella sera, e, all'inizio, non vedendola arrivare nonostante la sua estrema puntualità, ero quasi felice, perché avrei avuto più tempo per prepararmi.
Poi, quando i suoi genitori mi hanno chiamato e mi hanno raccontato tutto, mi sono sentito mancare il fiato: era appena uscita dall'edificio in cui lavora e si stava dirigendo verso il parcheggio, quando un'auto le è andato addosso.
Anche se so che non ha senso, non posso fare a meno di sentirmi in qualche modo responsabile. Mi ha sempre definito il suo eroe; avrei potuto evitare tutto questo, magari passando a prenderla io stesso, invece la mia preoccupazione principale era uno stupido arrosto bruciacchiato.
-Ehi...
Ed è la sua voce a riportarmi alla realtà, ma io quasi stento a crederci.
I miei occhi si posano subito su y/n, che si sta sforzando di sorridermi in modo rassicurante.
-Mi dispiace, avrei dovuto...- inizio a scusarmi, perché mi sento in parte responsabile per quello che le è successo, anche se so che non ne ho motivo.
Y/n mi interrompe. -Scott... Va tutto bene- mormora, ma una smorfia di dolore la tradisce.
-Forse è meglio che tu non ti sforzi troppo nel parlare- suggerisco, un po' preoccupato, disegnando piccoli cerchi sulle sue mani con le dita.
Mi osserva, stranita. -Andiamo Scottie, non sto mica morendo- mi ricorda, divertita.
Sorrido appena. -Non avrei dovuto farti conoscere Luis...- commento, ma in realtà sto pensando alle sue parole. Ho rischiato di perderla, di non poter più ascoltare la sua voce, di non poter più vederla sorridere mentre gioca con me e Cassie: non è qualcosa che puoi superare rapidamente, nonostante ora mi senta più leggero, come se il macigno che percepivo nel petto fosse scomparso.
-L'ultima volta che ci siamo visti, hai detto di volermi chiedere una cosa importante... Spero solo che non si trattasse della password del mio account Netflix- esordisce y/n, tornando a essere la persona di cui mi sono innamorato. Scuoto piano la testa. -Non era nulla di importante, a essere sinceri...- replico, cercando di rimanere vago: chiederle di venire a vivere con me mentre si trova all'ospedale sarebbe proprio il colmo.
Mi guarda con disappunto. -Sono stata investita per un "nulla di importante"?- mi domanda dubbiosa.
-No! No, anzi... Intendevo semplicemente dire che non mi sembra né il momento né il luogo adatto- le rispondo, dandomi immediatamente del cretino quando la vedo inarcare un sopracciglio. -Va bene, volevo chiederti di trasferirti a casa mia- confesso, sentendomi come un dannato di fronte al giudizio di Minosse. -Ma solo ora mi rendo conto che probabilmente è un'idea così stupi...
-Sì- risponde sorridendomi e mi sembra di poter toccare il cielo con un dito se penso che y/n è ancora viva, nonostante il pessimismo che mi aveva attanagliato fino a un quarto d'ora fa. In ogni caso, la mia espressione stupita deve essere parecchio divertente, perché lei non può fare a meno di ridere, seppur in modo trattenuto: è chiaro che deve ancora riprendersi del tutto e, con ogni probabilità, anche solo parlare con me deve costarle uno sforzo enorme.
Sbatto le palpebre. -Davvero?- replico, sorpreso dalla sa sicurezza. -Nel senso, non è necessario che tu mi dia subito una risposta: mi basta qualche giorno di preavviso per mettere in ordine, dato che non sono esattamente la persona più precisa del mondo quando si tratta di sistemare in casa e...
-Davvero, Scott. E poi, stiamo insieme da un anno e mezzo: credo di conoscere le tue abitudini, anche perché ho visto la tua casa in giorni in cui sembrava fosse esplosa una bomba- commenta, bloccandomi subito dall'elencare tutti i contro del convivere con me. So che ha ragione e, solitamente, non sono così insicuro, eppure lei è capace anche di questo e ancora no capisco come ci riesca, soprattutto perché non mi era mai capitato prima di incontrarla.
-Cassie ne sarà entusiasta- dico sorridendole; del resto, è stata proprio mia figlia a rendersi conto che provavo qualcosa per y/n... Buffo come i bambini si accorgano sempre per primi di queste cose.
-Non sarà l'unica- replica sibillina, per poi sporgersi appena verso di me e attirarmi a lei, baciandomi.

***
Ovviamente è ambientato in un futuro utopistico in cui gli eventi di Infinity War non sono mai accaduti, Scott è libero e tutti sono felici e contenti. Più o meno.
Sono un po' "fuori allenamento" per quanto riguarda la scrittura, ma conto di ritornare a pubblicare una volta a settimana. Come sempre, commentate con nome e cognome del personaggio ^-^

P. S.
Avengers End Game sarà la nostra morte, me lo sento.

Buon inizio di settimana people <3

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