14- Sam Wilson × reader

-... E, per finire, y/n e Sam si occuperanno della torta!- conclude Tony, aspettandosi probabilmente degli applausi per aver organizzato il compleanno di Steve.
Prima che tu possa obiettare, lo stesso Wilson interviene con il suo solito sarcasmo:-Stark, non che voglia lamentarmi della tua scelta, ma mi hai mai visto cucinare qualcosa che non sia un uovo fritto?
A questo punto, non puoi che alzare gli occhi al cielo: si prospetta essere un pomeriggio molto stancante.
Tony sogghigna. -Sono sicuro che y/n sarà più che contenta di aiutarti... Giusto?
Annuisci, cercando di mantenere la calma. -Lo faccio solo per Steve- replichi, mentre tutti gli altri Avengers stanno già cominciando a mettersi al lavoro.
-Forza, al lavoro! Deve essere tutto pronto per stasera, quindi non perdetevi troppo in chiacchiere- ribadisce Tony, sbrigativo.
Ti dirigi verso la cucina insieme a Sam senza rivolgergli la parola. Del resto, non avete mai parlato molto, se non strettamente necessario: sei semplicemente la cugina di Bruce, non hai qualità particolari e Falcon non è esattamente la persona con cui hai legato di più da quando hai conosciuto il gruppo dei vendicatori. In realtà, non ne sai il motivo preciso, eppure...
-Quindi, cosa facciamo ora?- ti chiede Sam, riscuotendoti dai tuoi pensieri.
Sbatti le palpebre un paio di volte, prima di rispondergli. -Innanzitutto, bisogna prendere il libro di ricette che...- cominci, ma la tua frase rimane in sospeso appena ti rendi conto che, ovviamente, si trova sul ripiano più alto e tu dovresti utilizzare una sedia per riuscire ad arrivarci.
Al contrario delle tue aspettative, lui non ci pensa due volte ad afferrarlo, per poi porgertelo con un sorriso. -Lasciami indovinare: dobbiamo trovare la ricetta e prendere tutti gli ingredienti- continua lui al tuo posto, contento di poter contribuire in qualche modo.
Ti limiti ad annuire. -Ehm, sì. Naturalmente. Ma prima ci servono dei grembiuli- gli ricordi, mentre tu stai già indossando il tuo. Lui ti imita e, pochi secondi dopo, entrambi siete pronti per mettervi all'opera.
Inizi a sfogliare rapidamente le pagine, finché non trovi quello che stavi cercando. -Perfetto. Direi che possiamo cominciare pesando gli ingredienti...
-Signorsì signora!- esclama sorridente. -Ma, esattamente, cosa stiamo preparando?
Ti limiti a sorridere. -Si chiama Chiffon cake e mia nonna ha sempre detto che è la torta adatta a chi ama la semplicità... Mi è subito venuta in mente quando ho saputo del compleanno di Steve- gli riveli, mentre prendi dal frigo sei uova e un limone.
-Hai ragione, ma in parte: se si tratta di Bucky, la parola "semplice" non esiste per Steve...-commenta divertito, per poi prendere un baccello di vaniglia. -Sembra quasi che preferisca complicare tutto, quando c'è di mezzo Barnes.
Ridi in modo sincero, pesando la farina. -Effettivamente... Credi che gli piacerà?- chiedi, improvvisamente dubbiosa riguardo la tua scelta.
-Ma certo! Perché non dovrebbe? E poi, Bruce dice che sei brava in cucina: non hai motivo di preoccuparti- ti rassicura sorridendoti e, senza accorgertene, ricambi il sorriso.
Una volta che avete tutto l'occorrente, non vi resta che cominciare definitivamente a preparare il dolce; ovviamente, speri con tutta te stessa di arrivare a fine giornata con tutti i nervi ancora intatti.
-Bene, ora bisogna setacciare- gli spieghi, mostrandogli prima come fare e lasciandolo poi continuare da solo; pessima idea, perché Sam riesce a far uscire un po' di farina e di lievito dalla ciotola in cui li sta setacciando con troppa energia e, impulsivamente, decidi di guidarlo tu stessa nei movimenti, appoggiando le tue mani sulla sue. -Forse così va meglio- ammette, ma pare comunque orgoglioso del suo progresso.
Cominci a pensare che, dopotutto, non stia andando così male come credevi.

-Quanto hai detto che deve cuocere nel forno?- ti domanda Sam per l'ennesima volta, facendoti sospirare per la disperazione.
-Mi hai chiesto la stessa identica cosa giusto due minuti fa...- gli fai notare, utilizzando lo stesso tono che useresti con un bambino impaziente.
Lui annuisce lentamente. -Giusto...- asserisce, più rivolto a se stesso che a te.
-Quindi ti piace cucinare?- esordisce, dopo un breve silenzio imbarazzante.
-Sì... Cioè, è una lunga storia- gli rispondi in modo vago, appoggiandoti alla parete con la schiena.
L'altro ti sorride. -Beh, direi che abbiamo tempo per questo e per altro, non credi?
Ti sforzi per ignorare la consapevolezza di essere appena arrossita. -Ho passato la mia infanzia con mia nonna: lei... Lei ha sempre amato cucinare e mi ha in qualche modo trasmesso questa sua passione. Diceva spesso che avere le mani in pasta la distraeva quando ne aveva bisogno; io ero una bambina e per me si trattava di un gioco, un passatempo, ecco.- gli racconti con lo sguardo rivolto verso un punto indefinito di fronte a te. -Crescendo, però, mi sono allontanata da questo mondo e, forse, anche da mia nonna... Da quando se n'è andata, ho ricominciato a cucinare.
Il sorriso di Sam, nel frattempo, è sparito. -Mi dispiace molto per la tua perdita... Da quanto tempo è... Morta?- ti chiede a occhi bassi; tu, invece, scoppi a ridere. -Ma no, devi aver frainteso! Mia nonna si è semplicemente trasferita in Canada!
La sua espressione esprime la sua sorpresa e, a tempo stesso, confusione. -Io non... Che stupido!- borbotta frustrato. -Se già prima non ti andavo a genio, non voglio immaginare in questo momento...
-Di cosa stai parlando?-. Ora sei tu a essere confusa.
Sam scuote la testa. -Andiamo, lo so che non mi trovi simpatico; è piuttosto ovvio- replica a bassa voce.
-Beh, mi dispiace, ma devi aver preso un granchio: per me, è assolutamente normale essere un po' diffidente, all'inizio.- ribatti. -Nel caso tu non lo abbia notato, non sono esattamente la persona più socievole di questo mondo. Forse mi sembravi uno che non prende molto seriamente i suoi compiti, però adesso so di essermi sbagliata e ti chiedo scusa- confessi a un Falcon sorridente.
-Quindi non mi odi, giusto?- ti domanda, come a volere un'ulteriore conferma di quello che hai appena detto.
-Da quando la tua sicurezza dipende dalla mia opinione su di te, Wilson?- gli chiedi, prendendolo in giro e lasciandolo per un attimo senza parole.
-Touché- mormora lui, divertito.
Noti solo ora che siete abbastanza vicini da poter osservare tutti quei dettagli che, fino a ora, non hai avuto occasione di vedere.
Rimanete per quella che ti sembra un'eternità a guardarvi negli occhi, quando il timer del forno vi riporta alla realtà e senti le tue guance andare a fuoco nel realizzare quello che è appena successo: da quando ti comporti così?
Mentre tiri fuori il dolce dal forno, percepisci lo sguardo di un Sam stranamente silenzioso su di te, ma nemmeno lui sembra in vena di parlare.
Perché tutto questo vi ha messo così tanto in imbarazzo?

***
Sono consapevole di quanto questo immagina faccia schifo: vi assicuro che, quando mi è venuto in mente, sembrava nettamente meglio.
In più, Stan Lee è morto e ancora non riesco a metabolizzare la cosa... Forse sono l'unica, ma pazienza
Come sempre, vi chiedo di commentare con nome e cognome del personaggio. Ho già una mezza idea per il prossimo immagina, ma vedremo...
Spero che, nonostante tutto, possiate passare una bella settimana <3

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