11- Loki × reader
-Tu sei Loki, giusto? Piacere, y/n, sono la nipote di Nick Fury.- ti presenti sorridendo al dio asgardiano; da quello che ti hanno raccontato, si è da poco stabilito alla Stark Tower insieme a Thor per redimersi, o qualcosa del genere. Per adesso, si sta limitando a leggere un libro, la schiena appoggiata a una delle pareti di una biblioteca improvvisata proprio per lui. Attendi una risposta, ma ottieni solo del silenzio; che sia timido? -Sai chi è, no? Quello con la benda sull'occhio come un pirata e che va in giro con un mantello nero, credendosi Batman. Oh, una precisazione per evitare incomprensioni: mi definisco nipote, ma, tecnicamente, sarei una pronipote, in quanto lui è lo zio di mia mamma e sì, lo so, all'inizio può essere un po' destabilizzante, dato che in pochi sanno che il direttore dello SHIELD ha una sorella maggiore, ma lui è la spia ed è naturale che abbia dei segreti...
Da quando ti sei avvicinata a lui per conoscerlo, non ha dato alcun segno di averti ascoltata e a malapena ha alzato lo sguardo su di te dal libro che sta leggendo. Forse non si sente abbastanza a suo agio nel sentir parlare di tuo zio. -Allora... Mi hanno detto che sei un tipo scaltro e che hai degli scatti d'ira improvvisi, oltre che ad avere la percezione che noi "mortali" ti siamo inferiori.- cominci, preparandoti a osservare una qualche reazione che, però, non sembra esserci. -Secondo me, devono aver preso un abbaglio, perché non hai per niente l'aria del pazzo omicida che mi è stato descritto... O magari non vuoi mostrare il tuo lato più sadico perché non vuoi spaventarmi; beh, Loki, qualunque sia la verità, voglio che tu sia te stesso con me, senza temere di essere giudicato.- Ancora una volta, nemmeno una parola è uscita dalle sua labbra. -Tempo fa, quando frequentavo ancora le scuole medie, avevo conosciuto una ragazza molto tranquilla e riservata che passava il suo tempo a leggere e a disegnare; non aveva amici, poi mi ha incontrata e ho deciso che sarei stata la sua amica -infatti sono sempre stata molto estroversa-. Purtroppo, un paio di mesi dopo, mi ha spiegato che sarebbe andata a vivere in Canada per via del lavoro di suo padre; mi è dispia...-.
-Basta!- sbotta, chiudendo di colpo il libro e guardandoti negli occhi, facendoti sussultare. -Chiudi la bocca, altrimenti sarò costretto a farlo io stesso. Per più di dieci minuti, hai messo a dura prova la mia pazienza e ti assicuro che, nella mia lunga vita, ho incontrato molti esseri logorroici, ma tu, sciocca ragazzina, sei riuscita a superare tutti quanti!
Vorresti ribattere che hai quasi vent'anni, ma non ne trovi la forza.
-Adesso tu uscirai da questo posto e farai in modo che io non debba vederti né sentirti mai più, sono stato chiaro?- conclude, per poi aggiungere con tono pungente:-E comunque, quella povera creatura che tu hai torturato con le tue chiacchiere si è trasferita solo e unicamente a causa tua: l'hai esasperata così tanto che ha supplicato i genitori di trasferirsi lontano quanto più fosse loro possibile.
E poi, prima che tu possa provare a difenderti, lui se ne va, lasciandoti sola e con gli occhi lucidi.
Da una settimana esatta non esci più dalla tua stanza, se non è davvero necessario. Hai riflettuto su quello che il dio norreno ti ha detto e non hai potuto che dargli ragione, rivalutando completamente te stessa: come hai fatto a non rendertene?
Chiusa nella tua camera, hai permesso solo a Sam di entrare ogni tanto per portarti qualcosa da mangiare, dato che, da sette giorni, non ti siedi più a tavola con gli altri -hai chiesto a Wilson di mentire a tutti, raccontando che stai poco bene- al solo fine di non incontrare Loki, il cui solo pensiero ti fa sentire tanto inadeguata da volerti nascondere sotto le coperte come una bambina. Non avresti mai creduto che le sue parole taglienti sarebbero bastate a farti crollare, né che qualcuno fosse capace di farti stare tanto male, soprattutto quello sconosciuto.
Vieni riportata alla realtà dalla voce dell'unica persona che ti ha aiutata e sopportata maggiormente negli ultimi giorni. -Y/n, posso... Posso entrare?
Alzandoti dal letto, noti subito che sei in pigiama da ieri e che i tuoi capelli sono ancora legati in una coda, seppur un po' disordinata, esattamente come la tua stanza, ma non ti importa, anche perché ti ha vista in condizioni ben peggiori.
Ti appresti ad aprire la porta e, davanti a te, trovi il tuo amico; gli fai cenno di entrare quando vedi che è riluttante a varcare la soglia, cosa alquanto strana -infatti sembra quasi a disagio a stare con te-.
Una volta accomodatosi sul divanetto con te, ti porge un contenitore verde e bianco in cartoncino, al quale non avevi fatto caso fino a ora. -Stark ha insistito per cucinare un piatto esotico a cena...- esordisce, facendo una smorfia. -Credimi, se ti dico che sei stata fortunata a non subire quel tremendo supplizio culinario. In compenso, ti ho portato dei nuggets di pollo direttamente dal McDonald's più vicino.
Sorridi divertita all'idea, per poi aprire il contenitore e cominciare a mangiare. -Ne vuoi uno?- chiedi, offrendogli gentilmente un po' della tua cena.
-Facciamo due- risponde con un sorriso malandrino e, senza nemmeno lasciarti del tempo per metabolizzare le sue parole, ne ruba due.
Gli rivolgi un'occhiataccia. -Ehi! Avevo detto "uno", non tutti- commenti imbronciata e, subito dopo, Sam scoppia a ridere insieme a te.
-Dovrò farmi perdonare, suppongo- ipotizza, fingendosi serio per un attimo. -Nah, mi dovevi quei due nuggets! In fondo, sono io ad averteli portati...
Il tuo sorriso scompare. -A proposito, non ti ho ancora ringraziato per quello che hai fatto in questi giorni...
Lui, per un attimo, sembra confuso, ma si riprende subito. -L'ho fatto volentieri, non preoccuparti- ti rassicura.
Annuisci lentamente mentre la tua mente torna al tuo primo incontro con Loki.
-A cosa stai pensando?- ti domanda Sam, riportandoti alla realtà.
-Sono solo molto stanca: è stata una settimana piuttosto dura per me- replichi con fare vago, appoggiando a terra il contenitore di cartoncino vuoto.
-Non mentirmi. Per favore- ti chiede, mentre tu ti siedi sul letto con il pc tra le mani -infatti, passate le serate guardando film insieme- e scuoti la testa, sconsolata.
-Non riesco a non... A non pensarci...- ammetti, vergognandoti non poco della tua debolezza e accendendo il portatile.
Il tuo amico si siede accanto a te. -Sono sicuro che quel cretino si è subito pentito del modo in cui ti ha trattata quel giorno- ribatte, questa volta senza traccia di divertimento sul suo viso.
-Come mai ne sei così certo? In fondo, ha compiuto crimini ben peggiori- gli ricordi, cercando al tempo stesso un film che possa distrarti da quello che stai vivendo.
Lui si limita a scrollare le spalle. -Semplice intuito- ti spiega enigmatico.
Nel frattempo, tu fai partire il film, decisa a non voler più affrontare l'argomento Loki fino a domani mattina.
Nemmeno ti accorgi che ti stai addormentando, anche perché non ti pare di sentirti tanto sonnolenta da non poter rimanere sveglia oltre le nove di sera; eppure, è così che termina la sua serata.
Appoggiando la testa sulla spalla di Sam, chiudi gli occhi stanchi: dormi per la prima volta senza fare incubi da quando hai fatto l'errore di volerti presentare all dio norreno.
La mattina seguente, ti accorgi, nel dormiveglia, che c'è qualcuno con te e subito ricordi: nuggets, Sam e il suo comportamento strano, film e stanchezza improvvisa.
Però, quando ti volti verso il tuo amico, non vedi Sam, come ti saresti aspettata: vicino a te c'è un volto pallido ma rilassato e dei capelli neri sono sparsi sul cuscino. Loki.
***
Spero che vi sia piaciuto, anche se, ultimamente, scrivo capitoli più brevi...
Riguardo il prossimo capitolo, avrei già in mente qualcosa per Steve, ma, se preferite essere voi a scegliere, ormai conoscete la prassi ^-^
Buon weekend people <3
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