07- Steve Rogers × deaf!reader

Come sempre, vi chiedo di leggere TUTTO. Vi regalo una torta :3

Stai passeggiando per il parco con la tua migliore amica, Lilian, che conosci fin da quando eravate solo due bambine: inutile dire che sia una delle poche persone che conosci e a cui sei affezionata, oltre alla tua famiglia. Può sembrare strano, magari anche noioso, ma a te e Lily piace camminare per ore senza parlare costantemente, benché tu possa ancora udire alcuni suoni di intensità particolarmente elevata, avete trovato i più disparati metodi per comunicare.
È una bella giornata, pur essendo novembre inoltrato: il sole riscalda quanto basta per poter fare a meno di guanti, sciarpa e capello di lana. Ami in modo particolare l'autunno per via dei suoi colori caldi e della tranquillità che ti trasmettono.
A un certo punto, Lilian attira la tua attenzione picchettando il suo dito sul tuo naso, un'abitudine che ha avuto fin dalla tenera età. Ti volti verso di lei. -Cosa succede?- chiedi, più divertita che realmente allarmata, convinta che abbia intenzione di farti uno scherzo. Pur essendoti impossibile riuscire a udire qualsiasi tipo di suono, insisti nel volerti esprimere a voce per sentirti meno diversa, anche se, devi ammetterlo, fatichi molto.
In risposta, lei lancia un'occhiata piuttosto esplicativo in direzione di una persona che sta correndo per tutto il perimetro del parco. Trovandosi alquanto lontano da voi, noti solo che si tratta di uomo che, probabilmente, si sta allenando per qualche gara di corsa, a giudicare dal suo ritmo. Non capendo, le rivolgi uno sguardo interrogativo.
La tua amica ti sorride mentre muove le labbra. "Non lo riconosci?", pare dirti; quando le frasi non sono molto complicate e non vengono pronunciate troppo velocemente, riesci a leggere il labiale senza alcun problema.
Scuoti la testa, confusa. Che sia qualcuno che anche tu conosci? Forse è un vecchio compagno di scuola, o magari la nuova crush di Lily...
"Capitan America, ovvio!", ti spiega lei con particolare enfasi. "Non ti ho insegnato nulla? Ora andiamo a conoscerlo con una scusa" ti comunica con il linguaggio dei segni, ennesimo modo che voi avete adottato. A tua volta, le rispondi che finireste con il disturbarlo, ma Lilian ti guarda con fare supplicante, come un bimbo che vuole convincere i genitori a comprargli un nuovo giocattolo.
Alla fine, acconsenti, seppur riluttante, per poi essere trascinata vicino a una panchina in legno chiaro che si trova nelle vicinanze, poco distante da quella che sei sicura essere una quercia. Poi vi sedete e tu le domandi, gesticolando:-E adesso cosa facciamo? Mi sento così stupida...
La tua migliore amica si limita a invitarti a fidarti di lei, perché ovviamente sa cosa sta facendo e non c'è alcun motivo di disperarsi. -Sono in una botte di ferro, quindi- commenti tramite i segni, aggiungendo un'espressione del tutto sarcastica.
E sta sicuramente per ribattere qualcosa, quando la vedi spostare lo sguardo su un punto indefinito dietro di te e alzarsi quasi di scatto, come se la panchina avesse preso fuoco e tu non te ne fossi ancora resa conto. Incuriosita, ti volti e ti ritrovi davanti uno Steve Rogers in tuta per niente affaticato dalla sua corsa. Con ogni probabilità, pensi, questo è uno dei vantaggi di aver lasciato che gli venisse iniettato il famoso siero del supersoldato, senza contare che con i capelli biondi e gli occhi azzurri ha proprio l'aspetto di un principe azzurro. Non che tu non lo abbia mai visto durante alcuni notiziari riguardo gli Avengers, trasmetti mesi fa in televisione, però bisogna ammettere che, dal vivo, tutto sembra apparire diversamente.
Subito dopo, ti ricordi, un poco sconsolata, che, ogni volta, conoscere nuove persone ti mette irrimediabilmente a disagio, soprattutto per via della tua grave sordità e delle situazioni che si potrebbero creare. I tuoi genitori ti definiscono ansiosa, paranoica, ma loro non potrebbero mai comprendere davvero ciò che provi.
Lily non perde tempo e si presenta subito; probabilmente, lui fa lo stesso, ma tu, essendo troppo distratta dai tuoi pensieri, non riesci a concentrarti su ciò che sta dicendo. Eppure, capisci quando quel momento sta per arrivare: l'attenzione del Capitano è interamente su di te e ti sta porgendo una mano, aspettando che tu la afferri e gli dica il tuo nome. Se fossi una ragazza normale, il problema non sussisterebbe affatto, ma non è così, perché tu sei sorda e ti sarà sempre difficile convivere con questa tua disabilità. Per tua fortuna, Steve Rogers non parla molto velocemente, quindi capisci quando ti chiede, probabilmente scherzando, dato che sta sorridendo, se sei muta.
Decidi di ricambiare gentilmente e stringere la sua mano, per poi lanciare uno sguardo imbarazzato alla tua amica, sperando che lei colga il segnale e possa aiutarti. "In realtà, y/n è sorda", precisa lei.
L'espressione dell'Avenger si fa dapprima confusa, come se dovesse elaborare ciò che è appena successo, e poi sinceramente dispiaciuta. Eppure, rimani quasi piacevolmente sorpresa quando, guardandolo nei suoi occhi chiari, non vi trovi la compassione che ti aspettavi di leggere, ma solo del senso di colpa per quello che ha detto.
L'attimo dopo, hai già in mano penna e taccuino, che utilizzi quando il tuo interlocutore non conosce la lingua dei segni. "Non mi sono offesa", scrivi velocemente in stampatello, per poi mostrargli il foglio e porgergli la penna. Lancia un'occhiata a Lily, che replica pacata qualcosa come "avanti, non morde mica".
Lui prende la penna e scrive in un elegante corsivo:"Sono stato stupido. Ricominciamo dall'inizio?". Ti limiti ad annuire mentre lo vedi sorridere di nuovo e senti lo sguardo incuriosito della tua migliore amica su di voi. "Che onore conoscere Capitan America! Io sono y/n", ti presenti, per poi lasciargli il tempo di elaborare una risposta; per qualche motivo, adesso ti senti piuttosto nervosa. Poi ti affretti a leggere: "Sei gentile, ma preferisco essere chiamato Steve". Alzi gli occhi su di lui; ora sei tu a sorridere in modo sincero.






È passato più di due anni da quel giorno, ma rimane vivido nella tua mente come se fosse ieri, nonostante ci siano stati dei cambiamenti: infatti, tu e Steve siete felicemente fidanzati da mesi, a dispetto di tutti quelli che ritenevano la tua sordità un ostacolo ai rapporti sociali.
Al momento, ti trovi con il tuo ragazzo all'interno dell'imponente edificio di Tony Stark senza apparente motivo.
Steve pare elettrizzato all'idea di essere finalmente arrivati e questo ti insospettisce, in quanto sai che i rapporti tra lui e Iron Man sono parecchio complicati. "Da dove viene tutta questa euforia?", gli chiedi nel linguaggio dei segni, che lui, durante tutto questo tempo, si è affrettato a imparare. Ma il tuo fidanzato non ti risponde e ti fa cenno di seguirlo lungo un corridoio che termina con una porta con un cartello che recita:"Silenzio, il genio sta creando!". Tipico di Stark, ti ritrovi a pensare.
Steve apre comunque la porta e, prendendoti per mano, entrate nell'ampia e luminosa stanza, che però è completamente in disordine. Tony si trova seduto a una scrivania sommersa da documenti, mentre lavora concentrato. Quando si accorge della vostra presenza, non esita a salutare entrambi con una stretta di mano; lui sa della tua disabilità, così come tutti gli altri Avengers, e si è sempre dimostrato più incuriosito che altro nei confronti di quest'ultima.
-Cosa succede?- domandi ai due uomini, muovendo le labbra lentamente.
Steve sembra quasi emozionato, mentre Tony comincia a mettere a soqquadro l'ufficio in cerca di qualcosa.
A gesti, il tuo ragazzo ti spiega:-Da quando ti ha conosciuta, ha deciso che avrebbe trovato un modo per aiutarti e pensa di aver raggiunto il suo obiettivo.
Proprio in questi momento, Stark si avvicina nuovamente a voi, tenendo in mano una scatoletta nera e bianca, e nei suoi occhi puoi leggere chiaramente una punta di orgoglio nei confronti del suo contenuto.
Steve ti invita a chiudere gli occhi e tu esegui, confusa. Ad un certo punto, percepisci qualcosa di freddo aderire dietro le tue orecchie; poi, senti dei rumori che non riesci bene a identificare.
Guardi i due Avengers e capisci: Tony è riuscito davvero a costruire degli apparecchi acustici adatti al tuo grado di sordità.
Hai gli occhi lucidi, ma non ti importa: hai l'impressione di toccare il cielo con un dito e vorresti piangere, ridere, saltare, cantare, ballare.
La prima voce che senti è quella di Steve, calma ma non titubante. -Y/n- ti chiama con tenerezza, per poi accarezzarti delicatamente una guancia, mentre tu lo guardi felice.
-Sono molto contento per te- esordisce poi Tony Stark, sorridendo. Il suo tono esprime molta sicurezza e ritieni che gli si addica, dovendo rivestire un ruolo così importante. -Da quando Capitan Ghiacciolo ci ha parlato di te, e fidati che l'ha fatto per mesi, ho subito deciso di aiutare te e tutte le altre persone affette da sordità; sono fiero di aver portato a termine questa missione- continua, fermandosi quindi per qualche secondo. Ancora non puoi crederci: tante volte hai sognato di poter tornare ad ascoltare il mondo che ti circonda, ma tu hai la consapevolezza che, questa volta, non avrai bisogno di risvegliarti, perché è tutto reale.
Tony interrompe i tuoi pensieri, ritornando a parlare:-Ma non è finita qui: dovrai impegnarti duramente per tornare a comunicare verbalmente e la riabilitazione, nel tuo caso, potrebbe durare ben più di dodici mesi...-. Non lo lasci finire e lo abbracci in segno di gratitudine: come potrai mai sdebitarti con l'uomo che ti ha restituito l'udito? Sei sempre più convinta che Stark possa essere un eroe anche senza l'armatura; in fondo, non ti ha appena salvata dalla tua disabilità?
Quella sera, prima di addormentarti accanto a Steve, non puoi far a meno di riflettere su quanto la tua vita sia cambiata nell'arco di quasi tre anni e a quanto tu sia fortunata.



***
Ho fatto mille ricerche per scrivere questo immagina (ringrazio Lady_Maximoff per l'enorme pazienza!); spero vi piaccia ^-^
Scusatemi per il ritardo e, nel frattempo, fatemi sapere cosa ne pensate e su quale personaggio vorreste il prossimo capitolo.
Buon inizio settimana (?) people!

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