03- Loki × reader
Leggete tutto, grazie.
(vi regalo i biscotti)
Guardi svogliatamente fuori dalla finestra, osservando il cielo illuminato ancora per poco dal sole: è venerdì sera e, come tuo solito, sei rimasta a casa, al contrario dei tuoi coetanei, che sono quasi sicuramente in discoteca a divertirsi.
Sei sempre stata una tipa tranquilla, di quelle che di certo non amano la confusione e che preferiscono leggere un buon libro, oppure passare il tempo con delle amiche.
Ti godi un soffio di vento estivo, che, per un attimo, rinfresca dalla calura tipica della stagione, per poi tornare a dedicare nuovamente la tua attenzione al pc; basta solo un click e la puntata di Una mamma per amica comincia.
Sono passati appena una decina di minuti, quando il tuo cellulare vibra fastidiosamente, interrompendo quella magia che si era creata all'inizio dell'episodio.
Cercando di non distogliere del tutto lo sguardo dallo schermo del computer, tenti di capire di cosa si tratti e, riconoscendo nella notifica l'icona di Instagram, decidi di controllare, non riuscendo a tenere a freno la curiosità.
Mentre maledici il tuo cellulare per essere così relativamente lento -soprattutto quando hai la sensazione che possa trattarsi di una cosa importante-, rifletti rapidamente su cosa possa essere: forse qualcuno ti ha mandato un meme sulla Guerra dei Cent'anni, oppure è semplicemente l'ennesimo profilo in cerca di followers?
No, nulla di tutto questo: ti hanno solo taggata in un post. L'immagine rappresenta Loki -che ti sta rivolgendo lo sguardo più diffidente e altezzoso del suo repertorio-, coperta da una scritta:"Non repostare! Se lo farai, arriverà a casa tua e ti rapirà!". Non puoi far a meno di ridacchiare, per poi fare esattamente quello che ti è stato vivamente consigliato di non fare.
In un attimo, hai già condiviso sulla tua page dove scrivi recensioni di libri e film, e sorridi, fiera del tuo operato.
In fondo, cosa mai potrebbe succedere? Sai bene che non accadrà mai nulla del genere: infatti, il dio degli inganni è frutto della sola fantasia di quelli che lui definirebbe "mortali", partendo dalla mitologia norrena, fino ad arrivare al presente, dove l'attore Thomas William Hiddleston ha egregiamente portato sullo schermo il personaggio.
Insomma, niente di cui preoccuparsi.
Dopo questa breve interruzione, torni a concentrare la tua attenzione al pc e alle tue amatissime Lorelai e Rory Gilmore, mettendoti comoda sul tuo pouf color crema.
Dopo meno di cinque minuti, però, cominci ad avere una strana sensazione, come se qualcuno ti stesse osservando. Scuoti leggermente la testa, per poi sbuffare per il caldo e tentare per l'ennesima volta di raccogliere i capelli che hai tagliato troppo corti in una coda quantomeno decente.
In seguito, capisci che non stai più seguendo Una mamma per amica da un pezzo, perché la tua mente non è più interessata alla trama dell'episodio, ma piuttosto si sta concentrando su quella strana sensazione e, quando capisci che sei troppo curiosa per continuare così, cerchi di guardarti intorno con la coda dell'occhio.
Nel vedere una figura piuttosto alta e vestita di scuro dall'altra parte della stanza, il tuo istinto ti suggerisce con molta enfasi di gridare e scappare; eppure, non sei mai stata una persona impulsiva, quindi decidi di fingere ancora per un po' di non esserti accorta di niente e, allo stesso tempo, di ragionare sul da farsi.
Scegli, per qualche motivo, di affrontare la situazione, scoprendo solo in quel momento di avere più coraggio di quanto tu stessa credessi. Senza voltarti verso la persona che da ormai dieci minuti si trova nella tua stanza e senza mettere in pausa la puntata della serie tv, parli ad alta voce:-Hai intenzione di fissarmi ancora per molto?-.
Non vedi la sua reazione sorpresa, ma senti perfettamente le sue parole. -Quanto basta perché tu ti accorga di me, suppongo- ti risponde con voce melliflua. Dal suo tono, però, capisci che si tratta di un uomo.
Prendi un respiro profondo, considerando l'idea di correre verso la porta e chiedere aiuto, ma rinunci. -Allora ce l'hai fatta... Comunque, giusto perché tu lo sappia, in questa casa non troverai molti oggetti di valore- commenti, tentando di mantenere lo sguardo sullo schermo del pc.
-Come osi insinuare che io sia un ladro?- sbotta indignato. -No, io gradirei semplicemente ricevere la tua completa attenzione, se possibile.- ti spiega, ora più tranquillo.
Percepisci la sua vicinanza, eppure tieni gli occhi fissi su Lorelai ed Emily Gilmore che litigano. Hai paura che, se dovessi vedere in faccia il pazzo che si è appena intrufolato in casa tua, potresti seriamente sentirti male per lo stress accumulato.
-Ti sto parlando. Non è forse abbastanza?- chiedi, cercando di apparire noncurante della situazione.
-No.- ti risponde il tuo interlocutore, per poi prenderti delicatamente per il mento e voltarti verso di lui. Vorresti domandargli come e quando sia riuscito ad avvicinarsi così tanto a te, ma rimani bloccata.
La prima cosa che noti sono i suoi occhi, freddi e sprezzanti, poi i lunghi capelli neri che contrastano con il volto pallido e molti altri dettagli che, in qualche modo, la tua mente ricollega ad un viso che conosci bene: Loki.
Mille domande ti assalgono, eppure non sai che non riusciresti a formulare una frase che abbia senso compiuto, quindi taci.
-Vedi, y/n, sono dell'opinione che dovresti sempre prendere in considerazione i consigli delle persone... Non si può mai sapere quando questi ci saranno utili e ritengo che si debba essere preparati ad ogni evenienza.- commenta con tono pungente e tu non puoi fare a meno di pensare al post che hai trovato su Instagram.
-Tu non sei reale. Sei un personaggio di fantasia, nulla di più. Non sei reale, non sei qui.- dici, forse più a te stessa che a lui. Provi a sembrare sicura di te, quando invece sei molto confusa e spaventata e, con ogni probabilità, te lo si legge in volto con chiarezza.
Lo osservi mentre scuote leggermente la testa, come se avesse sentito mille volte quelle frasi. -Voi mortali non siete coerenti con voi stessi: credi forse che non sappia quante volte, in cuor tuo, hai sperato che non fossi semplicemente un personaggio di fantasia?- ti chiede, guardandoti negli occhi.
Resti a bocca aperta, percependo un leggero calore alle guance che, di certo, non è dovuto alle temperature estive: non hai la minima idea di cosa e come ribattere e questo, aggiunto a ciò che ha appena detto, ti mette a disagio. In momenti come questi, invidi molto le persone estroverse che riescono ad avere sempre la risposta pronta con tutti.
Loki si allontana di un paio di passi, schiarendosi la voce. -Ad ogni modo, io devo portarti con me. Ne sei al corrente, immagino.
-Ma non posso... Tu non puoi... La mia famiglia si preoccuperà tantissimo e...- replichi debolmente, alzandoti dal puof e appoggiando proprio lì il tuo pc. Non hai idea di come tu stia mantenendo la calma davanti a Loki, né sai grazie a quale forza non ti stia facendo tremare le gambe dall'agitazione.
-Certo, capisco che tu possa essere un poco scossa, ma, vedi, non hai scelta: per quanto tutto ciò sia crudele, non vi è alcun modo per evitare il tuo destino.- ammette Loki, che, nel frattempo, sta camminando da una parte all'altra della tua camera, disorientandoti. Non sai cosa dire in risposta e la situazione è fin troppo surreale: un dio norreno si trova nella tua stanza perché ha il compito di rapirti... E questo per via di un innocuo post su Instagram. Incredibile, nel vero senso della parola.
-Quindi suppongo che, in un modo o nell'altro, tu debba rapirmi per portarmi... A proposito, dove andremo?- chiedi, ormai quasi rassegnata al tuo destino: infatti, se hai imparato una lezione dopo tutti i libri letti, sicuramente è che non si può sfuggire alla Moira.
Ad ogni modo, alle tue parole, Loki si ferma sul posto, come se non si aspettasse una simile domanda. -Questo non ha importanza, ora- dice con il tono di chi non ammette repliche. -Devi venire con me, volente o nolente.
Sospiri, lanciando uno sguardo fugace al pc, che hai lasciato acceso: Una mamma per amica è finito da un pezzo e la luminosità dello schermo si sta pian piano affievolendo. -Non mi è concesso salutare...?-. C'è speranza nella tua richiesta, ma sai già la risposta e, per questo motivo, non completi nemmeno la frase.
Dal canto suo, il dio norreno in un attimo è di fronte a te e ti sta tendendo la mano destra. -Avanti, non rimane molto tempo.- commenta con tono accusatorio, come se fossi la causa del suo malumore e, probabilmente, è esattamente così. Di conseguenza, fai come ti è stato detto, stringendo la sua mano.
Prima che una luce fredda e bianca vi investa ed entrambi veniate trasportati attraverso un portale -qualcosa ti fa intuire che non si tratta del Bifrost-, lo senti mormorare un fievole "mi dispiace".
***
Sì, ho pubblicato di giovedì.
Come per l'immagina su Bucky, anche in questo caso mi sono lasciata trasportare dalla fantasia: avevo molte idee riguardo cosa avrei scritto, ma da tempo avevo in mente questa in particolare (fun fact: ho davvero preso spunto da un post su Instagram). Spero vi sia piaciuto.
Buon proseguimento della settimana people, mi mancherete <3
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