01- Peter Parker × reader
"Ehi, mi hanno appena detto che venerdì sera alle 21 ci sarà il mio saggio di pianoforte.
Spero di vederti tra il pubblico ❤"
"Mi dispiace, ma purtroppo non riuscirò a venire perché ho già un impegno"
"Ci vediamo domani a scuola ❤"
"Ah... Non importa, tranquillo :)
A domani ❤"
Per qualche assurdo motivo, mentre rispondevi al suo messaggio, sul tuo viso c'era un sorriso tirato, come se lui potesse vederti e tu dovessi fingere che tutto questo ti stesse bene, che non si trattasse della classica goccia che fa traboccare il vaso.
Sbuffi, lanciando con rabbia il cellulare sul letto, incurante che possa danneggiarsi. "Cos'ha da fare di così importante? Non si è nemmeno degnato di specificare il tipo di impegno, come se fosse top secret! Eppure sono la sua ragazza e tra di noi non dovrebbero esserci segreti, giusto?", pensi, mentre fai passare una mano tra i capelli, cercando invano di rilassarti.
Quando ti accorgi che effettivamente non serve a nulla, sbuffi di nuovo, per poi buttarti sul letto e ignorare completamente il tuo cellulare che cade sul pavimento in moquette: hai comprato una cover e un vetro protettivo per una buona ragione, quindi affronterai questo problema più tardi.
Rimani a fissare il soffitto bianco immacolato mentre rifletti, analizzando questi tre mesi di fidanzamento con Peter.
Non è certo la prima volta che ti ritrovi in una situazione simile e ti innervosisce il pensiero di tutte quelle volte in cui l'hai invitato ad uscire e il tuo ragazzo ha tirato fuori l'ennesima scusa stupida per non venire; per non parlare del fatto che, da quando state insieme, sarete usciti sì e no due volte al mese. Ovvio, vi vedete tutti i giorni a scuola, ma non è la stessa cosa. O almeno, non dal tuo punto di vista.
Questo saggio è molto importante per te, soprattutto perché sai che sarà la tua ultima esibizione e tutto ciò ti agita più del solito; di conseguenza, avresti voluto che il tuo ragazzo fosse presente durante un'occasione del genere, in modo da poterti rassicurare prima dello spettacolo. Non sarà così, a quanto pare.
Respiri lentamente e, istintivamente, ti illudi per calmarti: forse, Peter vuole giocare sull'effetto sorpresa, quindi arriverà poco prima dell'inizio dello spettacolo senza avvisare, poi prenderà posto vicino ai tuoi genitori, che invece erano al corrente di tutto, e ti sorriderà con fare incoraggiante.
Con questo disperato tentativo di mantenere i nervi saldi -così da archiviare la questione e dedicarti ad altro-, capisci di aver toccato davvero il fondo e una breve risata amara lascia le tue labbra. Ridi di te stessa perché è in momenti come questi che ti rendi conto di quanto tu viva nell'illusione che Peter provi per te qualcosa che vada oltre la semplice amicizia. In fondo, sono rare le occasioni in cui, a modo suo, ha dimostrato di amarti: la più lampante è certamente il vostro fidanzamento, ma non puoi far a meno di notare che hai bisogno di riflettere un po' per trovarne altre.
Pian piano, la tua rabbia va scemando e viene sostituita da una fastidiosa sensazione che può essere approssimativamente catalogata sotto la voce "tristezza".
Cominci a percepire un peso sul cuore e ti sembra quasi di sentire i battiti diventare sempre più lenti; fatichi a respirare e, pur non trovandoti davanti ad uno specchio, sei ben consapevole di avere gli occhi lucidi.
Ora rimpiangi quel sentimento impetuoso che è la rabbia, dato che detesti stare male di nuovo per un motivo simile; all'apparenza, potresti sembrare una di quelle fidanzate soffocanti, apprensive, quando, in realtà, è tutto il contrario, dato che non hai mai voluto indagare sui suoi impegni, dei quali non ti ha mai parlato.
Ti convinci che, molto probabilmente, a nessuno importa di te e del tuo stupido saggio di pianoforte. "Sono proprio una sciocca... Insomma, chi mai vorrebbe sprecare circa due preziose ore della sua breve vita ad ascoltare tutti quei brani di compositori sconosciuti e dai nomi impronunciabili?". Ti dici che non puoi certo biasimarlo, se ha fatto ricorso ad una scusa che non sta in piedi per evitare di buttare via il suo tempo.
Mentre delle lacrime calde e salate rigano le tue guance, non ti rendi nemmeno conto di esserti addormentata.
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Non hai la benché minima idea di come tu, il giorno dopo, abbia trovato la forza di scendere dal letto e andare a scuola.
Sai che la probabilità di non incontrare Peter è molto bassa, forse inesistente, se si considera il fatto che, fino a prova contraria, è il tuo ragazzo.
È una bella giornata: un sole primaverile riscalda l'aria, il cielo è sereno e tutti sembrano felici.
Una volta all'interno della scuola, ti dirigi verso il tuo armadietto che tu stessa hai insistito per personalizzare. Lì, qualcuno che si trova dietro di te ti copre gli occhi con le mani. -Indovina chi sono!- esclama con lo stesso entusiasmo di un bambino davanti ad un giocattolo nuovo.
"Parli del diavolo e spuntano le corna..." borbotti tra te e te. -Fammi pensare... Forse il lupo mangia-frutta?- domandi acidamente, per poi spostare bruscamente le mani di Peter dal tuo viso e inserire alcuni libri nel tuo zaino. Ovviamente, fai molta attenzione a non incrociare il suo sguardo neanche per sbaglio.
-Hai bevuto del latte scaduto stamattina? Di solito non sei così...- constata, ma tu fingi di non aver udito un solo suono proveniente dalla sua bocca e ti cammini a passo svelto verso l'aula di geografia, che si trova in fondo al monotono corridoio. Sono anni che frequenti questa scuola, eppure ancora non puoi capacitarti di quanto l'accostamento di colori sia deprimente.
Sai che dovresti al tuo ragazzo delle spiegazioni, ma sai che, probabilmente, finiresti col piangere, quindi ti rriprometti di parlare con lui alla fine di questa pesante giornata. Non vorresti comportarti in questo modo e non sei nemmeno abituata a farlo, eppure ti viene così spontaneo adesso...
La sua presa ferrea sul tuo avambraccio destro ti costringe a fermarti e a voltarti verso di lui. -Oggi non me la racconti giusta... Cosa ti sta succedendo?- ti chiede con fare preoccupato, mentre la sua mano è ancora stretta intorno al tuo polso; con un gesto rapido, ti liberi e lo guardi negli occhi. -E hai pure il coraggio di chiederlo? Devo davvero dirtelo in mezzo al corridoio, o pensi di poterti sforzare un po' e arrivarci da solo entro l'ora di pranzo?
-Forse sì, perché, nonostante tutto, non riesco proprio a capirti. Se stai male, sai che puoi benissimo parlarne con me perché ci sono sem...- comincia, ma tu lo interrompi, non lasciandogli terminare la frase.
-Oh no, non dirlo!- sbotti, senza accorgerti di star alzando un po' la voce. -Non provare nemmeno a dirmi che ci sei sempre, perché non è così. Io ci sono sempre per te, o quantomeno mi sforzo di essere presente il più possibile, di qualunque cosa si tratti: che sia un momento no, oppure un dubbio o, non so, un evento che tu ritieni importante.
-Aspetta, potresti essere più precisa?- ti chiede a bassa voce, ma, ancora una volta, non gli dai alcuna risposta, bensì ti affretti ad entrare nella tua classe, dato che è appena suonata la campanella. Poco prima di varcare la soglia dell'aula, osservi Peter con la coda dell'occhio: non si è mosso di un millimetro, mentre, intorno a lui, gli studenti corrono da una parte all'altra. Il suo sguardo è ancora su di te, come se dovesse ancora elaborare quello che è appena successo: avete litigato per la prima volta da quando vi siete conosciuti.
Passi il resto della giornata ad evitarlo, anche perché non hai intenzione di dare nuovamente spettacolo per i corridoi e quindi finire per intrattenere le persone con le vostre discussioni.
Una volta uscita da scuola, però, tutto sembra essere tornato come prima: Peter è vicino al muretto ad aspettarti, così da poter fare buona parte del tragitto verso casa insieme a te. Lo raggiungi sorridente, decisa a fare come se nulla fosse accaduto.
Quando vi ritrovate uno davanti all'altra, è il tuo ragazzo a prendere la parola per primo:-Ho capito che, qualsiasi cosa sia successa, è colpa mia... Però non ho idea di cosa abbia fatto e ti sarei immensamente grato se potessi darmi qualche indizio.
Una parte di te non ha voglia di spiegare ed è dispiaciuta per come ti sei comportata, mentre l'altra vuole farlo sentire in colpa e magari, un giorno, ripagarlo con la sua stessa moneta. Come può non rendersi conto di quanto tu ci sia rimasta male?
Sospiri, tentando di sembrare il più risoluta possibile. -Non importa, è acqua passata- lo tranquillizzi. -Anzi, scusa per la scenata di questa mattina...- concludi, rivolgendogli un sorriso per niente sincero.
-Ehi- ti dice, spostando delicatamente una ciocca di capelli che ti è caduta davanti al viso. -Posso sapere che cos'è successo? Voglio aiutarti, ora che ne ho la possibilità...
-Mi sento trascurata, Peter.- confessi e già sai che è solo questione di tempo prima che tu cominci a piangere. -Tengo molto al saggio di pianoforte di questo venerdì e sarebbe stato fantastico se tu fossi riuscito a venire, dato che sarà l'ultimo a cui parteciperò-. Ti fermi, aspettandoti che lui cerchi di giustificarsi, invece ti fa cenno di continuare.
-Forse sono solo stata egoista, ma al di fuori della scuola ci vediamo così poco che io non so più se tu provi ancora qualcosa per me, oppure no. Sono confusa- concludi, mentre senti le lacrime scorrere lungo il tuo viso, ma non fai nulla per fermarle.
Peter ti stringe a sè. -Hai ragione...- mormora- Sono uno stupido: non ti ho dato le attenzioni che meriti e mi dispiace. Mi dispiace anche non poter essere presente venerdì sera; cercherò di sbrigare le mie faccende il prima possibile, così da riuscire almeno ad assistere alla tua esibizione. Ti amo, y/n, non dubitarne mai- continua, per poi baciarti la fronte dolcemente.
***
Cosa ne pensate? Avevo intenzione di scrivere qualcosa riguardo questo argomento ancora prima di scoprire quale personaggio avrebbe vinto. Spero vi sia piaciuto questo "esperimento", perché ho intenzione di scriverne altri lol
Avviso importante: felisijaWinchester vuole fare un GDR (aka gioco di ruolo) con la Marvel, quindi vi invito a partecipare perché tutti, almeno una volta nella vita, devono partecipare ad un GDR. A questo proposito, ricordo che io ero Ginny in un GDR di Harry Potter... Okay, la smetto di fare la vecchia.
Ricordo anche che oggi aggiornerò anche To find you.
Buon weekend people <3
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