Thor (bollino arancione)

Oggi era il mio compleanno, ma non ero felice. Era da un bel po' che non avevo notizie di Thor ed iniziavo a preoccuparmi...
Gli Avengers erano passati a farmi gli auguri, gli avevo chiesto di Thor ma non sapevano niente di lui. Ero con l'umore sotto ai calzini.
Per passare il tempo misi Il Grinch visto che era il film che più di tutti mi metteva di buon umore, ma mi addormentai.
Appena mi svegliai vidi che era ora di cena e che il film era finito, anche i titoli di coda non c'erano più!
Sbuffai e mi alzai svogliata dal divano dirigendomi in cucina ma mi bloccai subito. Qualcuno stava cucinando nella mia cucina e realizzo questa cosa solo adesso?!
Controllai con aria guardinga all'interno della cucina e vidi lui. I capelli biondi corti, alto, muscoloso, bello. Thor!
Corsi da lui e lo abbracciai piangendo dalla gioia, mi aveva fatto preoccupare molto.
"Ciao T/N." Disse con tono amorevole girandosi e ricambiando l'abbraccio.
"Mi hai fatta preoccupare così tanto! Dov'eri?!" Domandai guardandolo mentre mi asciugava le lacrime.
Vi sembrerà una reazione un po' esagerata dato che era sparito per solo qualche giorno, ma era SPARITO senza avvertire ne dare sue notizie durante questi giorni ed era la prima volta che faceva una cosa del genere!
"Ero ad Asgard, ho avuto un problema molto urgente e non ho avuto tempo di avvertirti ne di darti mie notizie." Rispose spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Appena mi calmai mi baciò ed io ricambiai abbracciandolo per il collo. Era talmente alto che quando si raddrizzò con la schiena rimasi appesa a lui senza toccare per terra!
Mi strinse per i fianchi e sfiorò la pelle del mio collo con le sue labbra facendomi rabbrividire, aveva le labbra calde se non bollenti.
"Per farmi perdonare sarò a tua completa disposizione."
Perché suonava estremamente erotico detto da lui con questa voce roca?
Una scarica di brividi mi attraversò la spina dorsale e sorrisi mentre continuava a baciarmi il collo.
"Già il fatto che tu abbia cucinato potrebbe convincermi a perdonarti... ma vediamo dopo cena." Dissi per poi lasciargli un altro bacio sulle labbra.
La cena non era niente di elaborato: degli hamburger con del pane scaldato sulla piastra, l'unica cosa che sapeva fare. Ma fu molto apprezzata. Sparecchiò lui e poi ci mettemmo sul divano dove mi strinse a sé. Mi misi a cavalcioni su di lui e le sue braccia mi cinsero i fianchi con fare possessivo.
"Scusami per averti lasciata da sola senza preavviso." Mormorò mentre le nostre fronti erano appoggiate l'una sull'altra.
"Non ne riparliamo più. Adesso sei tornato e potrò ricominciare a darti fastidio!" Scherzai sorridendo.
Ricambiò il mio sorriso e mi prese per il mento con due dita per poi far combaciare le nostre labbra. La sua lingua iniziò ad accarezzare la mia e mi scappò un piccolo gemito.
"Mia dea, sono a sua completa disposizione. Cosa vuole che faccia?" Domandò sorridendomi divertito e con maliziosità.
"Mio dio, può continuare per questa strada. La perdonerò molto velocemente se continua così." Risposi ridacchiando.
Ridemmo e ritornammo a baciarci mentre le sue mani vagavano alla ricerca del gancio del mio reggiseno. Appena riuscì a sganciarmelo io me lo tolsi del tutto e, tanto per essere in pari, gli tolsi la cintura.
Mi fece distendere sul divano e spense le luci per poi abbassare le persiane. "Non vogliamo dare spettacolo." Disse strappandomi una risata.
Tornò da me e mi tolse la maglietta per poi fare lo stesso con la sua. Le sue labbra passarono dalla mia bocca al collo, dal collo alla spalla e dalla spalla al seno nel mentre io sospiravo dal piacere sorridendo. Queste sensazioni riusciva a provocarmele solamente lui.

Eravamo entrambi stremati e con la pelle ricoperta da un piccolo velo di sudore.
Eravamo abbracciati l'uno all'altra. Io gli davo la schiena e lui mi stringeva forte a sé.
Mi accarezzò il fianco e mi baciò il collo, dove mi aveva lasciato dei succhiotti. Mi girai dalla sua parte e gli sorrisi con il fiatone.
"Ti amo." Sussurrò dandomi un bacio sulle labbra.
"Anch'io." Ricambiai dandogli un altro bacio.
"Comunque buon compleanno." Sbottò subito dopo facendomi ridere. Mi ero completamente dimenticata che era il mio compleanno!
"Grazie. Comunque non hai mai dovuto fare niente per farti perdonare." Ricambiai sorridendogli divertita.
"Che cosa? Mi hai usato? Mi sento sfruttato!" Scherzò fingendosi sconvolto e offeso.
Rise e si mise sopra di me.
"Adesso toccherà a te stare ai miei servizi per farti perdonare." Disse rocamente con un sorrisetto in volto.
Arrossii e si alzò prendendomi di peso per portarmi in camera da letto.
Fu una nottata piena di scuse.

Bellissime stelline è Nataleeeeee.
AUGURONI A TUTTEEEEEE.
Babbo Natale vi porterà un Avenger selvatico se vi sarete comportate bene, sta a voi scegliere l'Avenger che volete.
Comunque, siccome ho ricevuto molti commenti che dicevano di farne un'immagina su Thor a bollino giallo e alcune che dicevano di fare un'immagina a bollino rosso, ho inventato il bollino arancione per far contente tutte. Spero che sia pervertito, ma non tanto quanto quello rosso. Ahahahahah

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