Loki (triste)
Io e Loki abbiamo una relazione segreta. Il perché? Lui è un Dio ed io la serva di un Dio. Semplice ma odioso.
Una serva che s'innamora di un principe non è tanto nuovo, ma un principe che s'innamora di una serva e che ricambia... questo sì che è nuovo!
Odino non avrebbe mai accettato una relazione tra me e lui e ne eravamo consapevoli.
Tutto tra noi era un segreto. Gli sguardi, le parole, le carezze, gli abbracci, i baci... tutto. Era estenuante ma quand'ero lo tra le sue braccia non sentivo più quel peso del segreto che mi portavo.
"A cosa pensi?" Lo sentii domandare da dietro di me mentre mi accarezzava il fianco. Avevamo appena finito di fare l'amore.
Mi girai dalla sua parte ed incontrai il suo sguardo azzurrino il che mi fece sorridere.
"A... niente di importante."
Il peso che portavo a causa di questo segreto non volevo condividerlo proprio con lui. Non volevo rovinare i pochi momenti in cui potevamo appartarci in privato.
"Sicura? Lo sai che puoi dirmi tutto." Disse sfiorandomi le labbra con il pollice.
"Sicura." Risposi annuendo.
Mi baciò ed io gli accarezzai la guancia.
"Ti amo." Mormorò vicino al mio orecchio.
Il mio sorriso si allargò e lo ribaciai. Adesso era il momento di rivestirci e ritornare a far finta di niente.
Uscimmo dalla sua stanza senza che nessuno ci vedesse e prendemmo strade diverse scambiandoci un ultima sguardo come saluto. Ritornai nella stanza riservata a noi serve ed attesi insieme a loro l'ora della cena così da andare a servire il cibo ai reali. Speravo semplicemente che non ci fossero reali provenienti da altri mondi. Erano sempre maleducati e volgari con noi serve.
La campanella che ci segnalava che era ora di servire il pasto suonò e tutte quante scattammo in piedi dirigendoci alla cucina, stava a pochi metri di distanza dalla nostra stanza. Presi un calice di vino come mi venne ordinato dalle guardie di quel turno ed io e le serve incaricate di versare le bevande ci mettemmo in fila indiana per poi dirigerci nell'enorme sala dove i reali tenevano fare cena solitamente.
Le brocche di vino erano pesanti ed io non avevo una corporatura molto muscolosa, sono sempre stata alquanto magra ed esile, perciò continuavo a far fatica a tenere la brocca. Entrammo nella sala e notai che le mie preghiere non erano state esaudite. C'erano reali a me sconosciuti ed avevo già paura. Sembrava che loro associassero le serve a giocattoli e ci facevano sempre scherzi come darci pacche sul fondoschiena o farci fare proposte assurde che, prontamente, noi dovevamo accontentare.
Alcuni degli ospiti continuavano a chiamarci urlandoci "serva" e questo, per noi, era segnale che volevano altro vino.
Il mio viso era sempre freddo e neutro quando ero davanti a loro, un po' perché ero troppo stanca e debole, un po' perché non riuscivo più a sostenere gli orari sfiancanti che ci facevano fare. Nemmeno Loki sapeva che piangevo, durante la notte, fino ad addormentarmi per quanto non mi piacesse la mia vita.
"SERVA." Sentii urlare da uno degli ospiti mentre alzava il calice.
Corsi da lui con la brocca e gli versai il vino. Appena mi girai, quell'uomo mi diede una pacca sul sedere facendo ridere tutti. Tutti tranne Loki.
La cena finì all'1:00 ed io ormai ero stremata. Tenevo in mano da così tanto tempo quella brocca di vino che dovevo cambiare braccio ogni momento per non avere un crampo alla mano!
Le nostre stanze erano in comune. Tutte le serve dormivano nella stessa stanza, su dei letti a castello. Il mio era uno dei più vicini alla porta ed era quello più in basso.
Mi misi la camicia da notte, tremolante dal freddo, e mi sistemai sotto il leggero lenzuolo che i reali avevano il coraggio di chiamare coperta. Tremavo, ero scomoda, avevo freddo, avevo fame, avevo sete ed ero debolissima. Le lacrime iniziarono a scendere copiosamente inumidendo il cuscino ed io affondai il viso in esso per soffocare i singhiozzi così da non far svegliare le altre. Solo che oltre i singhiozzi... soffocai qualcos'altro... me stessa...
Il cuscino si era inumidito. Respiravo a fatica a causa dei singhiozzi ed il cuscino premuto sul viso e non me n'ero accorta. Questa cosa mi costò la vita.
POV'S AUTRICE
La mattina seguente, le serve trovarono il tuo corpo freddo e rigido quanto una pietra ed andarono a segnalarlo alle guardie spaventate e tristi.
Loki venne a sapere della tua morte solamente quando vide un'altra serva entrare nella sala durante l'ora di colazione. Una serva che ti aveva sostituita come se non fosse accaduto niente. Fu proprio quella serva a dargli la brutta notizia.
Non uscì dalla sua stanza per più di una settimana e nessuno seppe che cosa fece lì dentro. Si notò solo che quando uscì dalla stanza, era un uomo diverso. Senza cuore e senza emozioni. Le sue emozioni erano morte con te.
MI SENTO TERRIBILMENTE IN COLPA ADESSO È STO PIANGENDO.
No ok, è la cosa più triste che abbia letto o scritto, mi odio ma non trovavo una cosa triste a parte questa, perdonatemiiiiiiii.
L'immagina mi è stato chiesto sempre da @Ghostwithredeyes quindi spero di aver soddisfatto la sua richiesta.
Adesso scusate ma ritorno nel mio angolino a piangere.
Nessuno mi richieda immagina tristi perché mi sono traumatizzata.
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