Loki (bollino verde) pt.2
ATTENZIONE: vedrete i vostri supereroi preferiti con un aspetto che per noi fangirl sarà un po' un trauma (mi sono traumatizzata da sola nel descriverli e ho ridotto di molto la descrizione perché mi si spezzava i cuore nell'immaginarmeli così mal ridotti).
Era passata una settimana da quella dichiarazione da parte di Loki e ogni volta che desiderava vedermi mi rifiutavo categoricamente di seguire le guardie. Non intendevo rivederlo. Non perché mi faceva paura o mi provocava disgusto, ma perché quell'immagine di lui distrutto dal dolore e stanco come nessun altro mi aveva fatto male. La sua ammissione e il suo stato d'animo mi avevano sconvolta fin troppo e questo implicava che provavo qualcosa per lui, seppur non capivo cosa fosse.
Il mio ruolo da schiava mi costringeva ad adempiere all'obbligo di dar da mangiare ai miei amici, quelli che da eroi della patria erano finiti per diventare prigionieri maltrattati.
Scesi le scale del seminterrato dell'ex Avengers Tower con delle ceste contenenti cibo e cure mediche e vi trovai le guardie ritte in piedi, ferme come statue, prese a sorvegliare i cinque prigionieri.
«T/N.» sorrise stanco Thor. Era completamente sporco, dalla testa ai piedi, e in alcuni punti dei nuovi lividi violacei gli decoravano il viso e i fianchi. Era il più resistente a quelle condizioni solo grazie al suo essere una divinità. Gli altri, invece, erano messi molto peggio: Natasha ormai si limitava a dormire e mangiare per risparmiare le poche energie che gli rimanevano; Steve puzzava di sudore per il caldo tremendo che c'era lì sotto e il suo aspetto era orrendo; Tony ormai non parlava da giorni e mi rivolgeva solo qualche sguardo di pura gratitudine quando si sentiva in grado di farlo; Clint cercava di resistere, ma le sue condizioni fisiche erano dure; Bruce ormai era incatenato dalla testa ai piedi con delle catene speciali. Hulk non poteva uscire in quelle condizioni, ma dubito sarebbe riuscito ad uscirne visto quanto debole e magro era diventato Banner.
«Come stai?» chiese Steve sforzandosi di fare un sorriso.
«Non dovresti interessarti alla mia salute.» gli sorrisi tirando fuori dalla cesta del disinfettante e del cotone. Gli passai sul viso il cotone bagnato di disinfettante e gemette per il bruciore delle ferite.
Sentii le lacrime agli pensando che tutto questo era avvenuto per causa mia e Steve lo notò cercando di sollevare il braccio per accarezzarmi il viso. Era sempre stato premuroso. Gli presi il polso per impedirgli di fare sforzi inutili e i suoi occhi mi scrutarono attentamente. Quegli occhi che una volta riflettevano la luce del sole ora sembravano in procinto di spegnersi.
«Perché hai gli occhi lucidi?» sussurrò per poi tossicchiare debolmente.
Mi voltai contro Thor vedendolo incuriosito e scoppiai in lacrime.
«Loki...»
A quel nome tutti e cinque si allarmarono così tanto che per un attimo mi sembrò di rivedere la loro forza e la voglia di combattere. Quella che ormai era diventato solo un lontano ricordo per me.
«Che cosa ti ha fatto mio fratello?» domandò il dio.
«Mi ha detto il motivo per cui ha deciso di conquistare la Terra...» risposi cercando di mantenere un volume udibile. Tanto le guardie non potevano farmi niente. Loki aveva stabilito una nuova legge che impediva a chiunque di farmi del male.
«E sentiamo... perché il nostro Dio Emo ha deciso di stabilirsi qui?» sta volta fu Tony a parlare e lo guardammo tutti. La sua voce era roca e gracchiante, qualcosa d'irriconoscibile.
Mi avvicinai a lui e gli diedi l'acqua, vedendo che era bisognoso di incorporare liquidi. Mi ringraziò regalandomi un debole sorriso e lo abbracciai stando attenta a non stringere per fargli male. Quando ci scegliemmo dall'abbraccio mi diede un delicatissimo bacio sulla fronte e e lacrime minacciarono ancora di uscire.
«Ti vogliamo bene bimba.»
Sorrisi e vidi gli altri sorridermi il meglio che potevano.
«Vi voglio bene anch'io.» ricambiai sull'orlo della commozione.
«Comunque, Loki mi ha detto che ha fatto questo per tre motivi: Thor, non so che cosa sia successo in passato tra te e Loki, ma uno di questi motivi eri tu. Mi ha spiegato che era stato torturato e manipolato da Thanos a tal punto da spingerlo a farlo, ma c'era anche un altra motivazione che a quanto pare l'ha spinto a farlo...» spiegai sedendomi atterra, accanto a Natasha e Clint.
«Cioè?» incalzò Clint in una mormorio.
«Io. Loki mi ha detto che ha voluto conquistare la Terra anche per me... tutti quei morti...» piansi di nuovo mettendomi le mani tra i capelli per la frustrazione e la mano magra e sottile di Natasha si appoggiò sul mio braccio. La guardai, il suo bell'aspetto era rovinato dalla mal nutrizione e dalla polvere, e lei iniziò ad accarezzarmi delicatamente con il pollice. Mi sforzai di sorriderle per ringraziarla e le diedi il suo cibo per darle quel poco che poteva permettersi di mangiare.
«Loki innamorato...» sussurrò Thor incredulo. «Non avrei mai pensato che queste due parole sarebbero mai potute stare nella stessa frase... non lo avevo mai visto innamorato.»
«Che cosa dovrei fare?» domandai guardandoli.
Tutti si voltarono verso Thor e lo vedemmo decisamente senza parole. Era troppo incredulo.
«Loki... Loki non ha mai avuto una ragazza. Non l'ho mai visto avvicinarsi ad una donna se non alle ancelle per chiederle qualche libro o del cibo. Ero arrivato al punto di credere che non le interessassero le donne, e anche mio padre. Voi li... voi li chiamate "gay" giusto? Ma negli ultimi giorni, prima della sua scomparsa da Asgard, lo avevo visto più distratto, più... felice. Sorrideva di più. Non credevo però che si trattasse di un amore.» era divertito durante la spiegazione.
«S-Scusatemi ragazzi, ma... ma... vorrei mangiare...» biascicò Bruce dalle sue catene.
Mi resi conto che mi ero totalmente persa nel discorso e divisi le loro ceste dando ad ognuno il suo cibo. Adesso mi sentivo ancora più in colpa.
«Va meglio Bruce?» chiesi guardandolo masticare con foga per assaporarsi il cibo. Annuì e il suo sguardo da cucciolo mi regalò tutto il suo affetto.
«Scusami ancora, sono tremendamente distratta.»
Lui mi sorrise e Thor ricominciò a parlare.
«Come sta Loki?»
«Non lo so. L'ultima volta che l'ho visto sembrava distrutto, ma non lo vedo da una settimana.»
«E perché non vai a fargli visita?» chiese Steve portandosi un pezzo di pane raffermo in bocca.
Arrossii non trovando una spiegazione razionale e Tony s'intromise.
«Tu ricambi...» asserì notando la mia reazione.
Io aprii la bocca per ribattere, ma non trovai niente da poter dire. Come poteva essere che io ricambiavo i suoi sentimenti? Era bello, non c'erano dubbi, dannatamente bello, ma il suo comportamento era tutt'altro che bello. Si era dimostrato freddo, senza cuore, apatico, e mai buono, gentile e disponibile. Mi ero sempre negata la possibilità di credere che lui potesse essere sensibile, gentile e divertente perché mi conoscevo. Sapevo che se mi fossi concessa questi pensieri sarei ricaduta nel cliché della brava ragazza che credeva di poter far uscire la bella personalità del cattiva ragazzo rendendolo una persona migliore. Me ne sarei potuta innamorare, ma forse era successo lo stesso e senza neanche rendermene conto.
«Oh mio Dio...» bisbigliò Clint.
«T/N, seriamente, se provi qualcosa per lui e sai che...» Thor cercò le parole per completare la frase, ma aveva difficoltà.
«Se sai che è recuperabile, vedi di fargli ritornare il senno.» aggiunse Natasha con voce gracchiante. Tossì e si appoggiò alla spalla ossuta di Tony facendomi preoccupare molto.
Rimasi a prendermi cura di loro per ancora un po' di tempo prima di lasciarli di nuovo da soli, e nel mentre ragionavo su i pro e i contro. Cosa potevo fare? Ricambiavo davvero i suoi sentimenti? Volevo avvicinarmi a lui perché volevo capire i miei sentimenti o perché volevo salvare i miei amici? Mi sarei sentita di nuovo male nel vederlo?
Finite le cure dovetti andarmene e li salutai a malincuore risalendo ai piani superiori per fare le altre solite commissioni di ogni giorno. Pulii i pavimenti di tutti e tre i piani assegnatimi; annaffiai le piante di tutte le sale ad esclusione di quella del trono; lavai, con disgusto, i bagni delle guardie.
Tornata in camera ero esausta e bisognosa di una doccia per il disgusto che avevo visto, ma una guardia m'impedì di mettere a punto il mio piano.
«Il sovrano la vuole vedere.» annunciò per l'ennesima volta di quella settimana.
Sospirai e mi ricordai delle parole di Natasha. Era veramente recuperabile Loki? C'era solo un modo per poter rispondere a quella domanda.
«Va bene.» risposi guardando la guardia con sicurezza. Sembrò quasi stupirsi per la mia risposta.
«Mi segua...»
Obbedii e c'incamminammo verso la sala del trono pensando ad un possibile discorso da fargli, ma la mia mente era completamente annebbiata. Non sapevo come comportarmi.
Le porte del salone si aprirono e la guardia mi lasciò passare per poi chiuderle. Mi voltai, sorpresa che non volesse rimanere con me e il sovrano, e la voce di Loki mi spaventò sentendola più vicino del solito.
«Sei venuta.» disse con un pizzico di stupore.
Accennai un sorriso imbarazzato e vidi i suoi bellissimi occhi per niente gonfi e senza lacrime. Adesso era più calmo, sembrava solo un cucciolo confuso. Non sembrava affatto lo spietato assassino di prima. Quello pronto a far processare chiunque provasse a mettersi contro di lui.
«Sì.»
Si formò un lieve sorriso sul suo volto e mi venne spontaneo ricambiarlo.
«Sono felice che tu abbia deciso di vedermi. Temevo non mi avresti mai perdonato.»
«Lo so... sentirsi dire che sei una delle cause per cui è esplosa una guerra di questo genere non è facile da digerire come informazione... ma...» non potevo dirgli dal nulla "mi sono resa conto di amarti e voglio aiutarti a diventare una persona migliore". Dovevo capire se lo si poteva salvare in un qualche modo.
«Prima di qualunque cosa, volevo farti una domanda: vuoi diventare una persona migliore... o rimanere cattivo?»
Mi guardò facendo sparire il suo sorriso di prima e si avvicinò ancora di più a me lasciando tra noi due poco più di qualche centimetro. Sembrò esserci un conflitto all'interno della sua mente. Forse stava valutando i pro e i contro della situazione. Forse si stava chiedendo cosa sarebbe successo se avesse deciso di diventare buono; forse credeva in una fregatura.
«Non voglio essere considerato un mostro. Sono troppo stanco per continuare...»
La sua risposta mi rincuorò e dalla felicità lo abbracciai sentendolo ricambiare dopo qualche secondo, con esitazione. Chiusi gli occhi sentendolo stringermi di più a lui e mi crogiolai tra le sue braccia sentendo il suo buon profumo.
«Adesso ho io una domanda.» disse scegliendo quel meraviglioso abbraccio. «Forse è un po' stupida come domanda, so già che mi dirai di no, ma... tu ricambi ciò che provo per te?»
Il suo imbarazzo mi intenerì e mi venne da ridere. Gli presi il viso tra le mani e appoggiai le labbra sulle sue sentendolo ricambiare lentamente. Mi mise le mani sui fianchi e chiusi gli occhi sentendo la voglia di andare oltre. Effettivamente non avevo una relazione da molti anni.
«Ti va bene come risposta?» domandai appoggiando la fronte sulla sua. Lui mi regalò il sorriso più bello che potesse fare e ritornò a baciarmi.
EPILOGO
Gli Avengers erano stati liberati, nutriti, puliti e curati il meglio che si poteva fare. Ritornarono velocemente in forze grazie ad una piccola riabilitazione e Loki si scusò personalmente con tutti e cinque, promettendogli anche che avrebbe fatto di tutto per rimediare ai suoi errori.
New York venne ricostruita dove ce n'era bisogno, le leggi vennero riviste da cima a fondo e la reputazione del dio migliorò col passare del tempo, ma rimase comunque il sovrano, avevamo capito tutti che Loki governava meglio di chiunque sulla Terra e i diversi continenti man mano accettarono di buon grado questa decisione.
Andando sul piano personale: io e Loki ci sposammo dopo due anni di relazione e aspetto il mio primo figlio. Non sappiamo se ne uscirà un semidio o cose del genere, ma sarà interessante scoprirlo!
Che dire follettini e follettine, eccovi il capitolo che completa l'immagina di prima.
Come va con sta storia del virus? Ditemi che non siete così pazze da uscire. Sia chiaro STIAMO A CASA A FARCI LE MARATONE MARVEL!
I prof vi stanno riempiendo di compiti? Noi abbiamo una prof matta che ci ha appena caricato una caterva di roba da fare entro dopodomani. È impazzita.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top