Loki (bollino rosso)
Oggi io e Loki avremmo festeggiato il nostro secondo anniversario insieme e avevo prenotato in un bel ristorante elegante per poterci godere una bella serata.
Mi stavo preparando vestendomi con un abito di seta verde smeraldo e in quel momento Loki entrò in camera nostra osservandomi appoggiato allo stipite della porta.
«Sei meravigliosa.» commentò mentre sbirciavo dallo specchio il suo sguardo ispezionarmi dalla testa ai piedi.
«Anche tu non sei male.» ricambiai voltandomi per guardare meglio il suo completo totalmente nero. Adoravo quando si vestiva di nero.
Mi sorrise e mi raggiunse per poi accarezzarmi la guancia e darmi un leggero bacio sulla fronte.
«Ho in mente una cosa.» fece sussurrando.
«Che cosa?» chiesi nonostante immaginassi si trattasse di qualcosa di malizioso.
Lui tirò fuori dalla tasca uno strano oggetto rosato. Non era molto grande, poteva starmi tranquillamente sul palmo della mano, ma non capivo cosa fosse.
«Cos'è?» domandai sorridendogli.
Lui mi mostrò un piccolo telecomando e, premendo un bottone, l'oggetto nella mia mano incominciò a vibrare facendomi arrossire violentemente. Era davvero quello che pensavo?
«Vorrei che lo indossassi per sta sera.» disse con voce sensuale.
Sentivo la stanza farsi sempre più calda e temevo che andando avanti così mi sarei già dovuta togliere il vestito per evitare di macchiarlo di sudore. Voleva davvero farlo?
«È-È v-veramente quel-lo che p-penso?» balbettai indicandolo.
«Voi midgardiani avete dei modi davvero singolari per divertirvi, quindi vorrei divertirmi anch'io sempre se tu sei d'accordo.» rispose dandomi un altro leggero bacio, ma sulla guancia sta volta. Emisi un risolino nervoso e mi accarezzò le spalle guardandomi continuamente meglio occhi. «Ti andrebbe di giocare con me?»
Di certo non era un invito a giocare a Monopoly...
Rimasi un attimo a pensarci, ma sotto al suo sguardo così sensuale non potevo che cedere e annuii ricevendo un bacio sulle labbra.
«Grazie tesoro, adesso vai a metterlo sennò faremo tardi alla prenotazione.» avvertì con un leggero sorriso malizioso.
Andai in bagno e lo guardai per qualche secondo realizzando quello che stavo per fare. Mi faceva piacere che Loki volesse provare cose nuove, ma non me l'aspettavo così all'improvviso.
Lo preparai per metterlo dentro di me e appena lo misi uscii dal bagno guardando Loki che, con le mani in tasca, mi aspettava. Il vibratore incominciò a fare il suo lavoro e sobbalzai leggermente non aspettandomi all'improvviso di provare quel piacere.
«Loki!» lo ripresi suscitandogli una risata.
«Ci divertiremo molto amore.» disse baciandomi sulla testa nuovamente per poi dirigersi verso l'uscita di casa.
Presi la mia borsa e chiudemmo la porta per poi prendere l'auto e dirigerci al ristorante. Durante il tragitto si divertì parecchio nel farmelo provare e anch'io incominciai a prenderci gusto, ma di certo non potevo genere in ristorante o ci avrebbero cacciati. Lì ci sarebbe stata la vera sfida.
«A quanto pare ti piace molto il gioco.» scherzai guardando il rigonfiamento nei suoi pantaloni. Lo avrei voluto portare nei bagni del ristorante con me e farlo lì, ma non potevo trascinarmelo dietro senza preoccuparmi degli altri. La scintilla di malizia che gli attraversò lo sguardo mi fece capire che aveva lo stesso desiderio anche lui, e prima che scendessimo dall'auto mi prese la mano portandola sopra il suo pacco.
«Appena torniamo a casa avrai qualche altra sorpresa.» ammiccò facendomi incuriosire ancora di più, ormai non provavo più imbarazzo se non pura eccitazione.
Mi morsi il labbro inferiore ed entrammo al ristorante nonostante io stentassi a mantenere un respiro regolare.
«Buonasera signori, avete prenotato?»
«Sì, per due a nome T/C.» rispose Loki sorridendo al maitre. (chiedo scusa per chi studia francese ma non so come si scriva)
Lui ricambiò il suo sorriso e ci chiamò un cameriere chiedendogli di farci strada verso il nostro tavolo. Quest'ultimo arrivò il più velocemente possibile e ci portò verso un tavolo abbastanza isolato.
Loki mi spostò la sedia per aiutarmi a sedere e poi si sedette davanti a me mentre il cameriere ci porgeva i menù. Lo ringraziammo e se ne andò mentre noi due rimanevamo da soli.
«Carino il posto.» commentò guardandomi.
«Sì-ì...» borbottai sentendo di nuovo il vibratore attivarsi. «Stronz-z-o!»
Appena capivo che stavo per parlare lo attivava, aveva proprio intenzione di farci scoprire!
«Ti amo anch'io.» rispose ridacchiando.
Lo fulminai con lo sguardo, ma il suo sorriso da furbetto fece ridere anche me e controllai il menù.
Dopo qualche minuto il cameriere ritornò e gli elencai tutto ciò che volevo mangiare pregando mentalmente che Loki non mi facesse scherzi. Appena il ragazzo si voltò verso di lui ricevetti un'altra vibrazione carica di piacere e mi morsi le labbra strizzando gli occhi. Non sapevo se lo stavo odiando o amando.
Appena finì di ordinare il cameriere si congedò per andare a prendere da bere e ricevetti un'altra vibrazione.
«Loki...» mugugnai notando che era più intensa questa vibrazione. Mi fece segno di stare in silenzio e mi fece l'occhiolino.
Durante tutta la cena non riuscivo a capire se mi stavo godendo di più l'eccitazione di venir scoperti o il buon cibo, ma Loki si stava godendo entrambi a quanto pare.
Più volte dovetti trattenere i gemiti e alcune volte ero anche sul punto di venire. Nessuno sarebbe riuscito ad immaginare quello che avrei voluto fargli in quel momento.
Finita la cena Loki decise di pagarla e tornammo a casa.
«Pronta a vedere le mie sorprese?» mormorò al mio orecchio mentre apriva la porta con le chiavi.
«Cosa mi devo aspettare?» chiesi sentendo il desiderio accumularsi sempre di più rendendomi sempre più impaziente. Non mi disse niente regalandomi solo un suo sorrisetto ed entrai in casa osservandolo. Appena chiusa la porta mi prese per mano e mi portò in camera.
«Vai a toglierti il giochino perché ho intenzione di giocare in un'altra maniera adesso.» sussurrò accarezzandomi i fianchi da dietro. Mi venne la pelle d'oca a quell'informazione e obbedii non vedendo l'ora di andare avanti.
Andai in bagno a togliermelo e lo pulii notando quanto mi ero eccitata fino a quel momento.
Mi morsi il labbro inferiore pensando a questa sua idea improvvisa e ritornai in camera intenta ad andare fino in fondo a questa cosa.
«Togliti il vestito.» ordinò mentre si era già tolto la giacca ed era intento a sciogliersi il nodo della cravatta. Obbedii nuovamente e rimasi in intimo mentre i suoi occhi pieni di desiderio mi fissavano. «Sei ancora più bella così.»
Mi venne incontro tenendo la cravatta in mano e incominciò a baciarmi con passione, stringendomi a sé con forza.
Le mani, dai fianchi, si spostarono al mio viso e quando smise di baciarmi mi bendò con la cravatta. Dopo questo feci un profondo respiro durante il quale fremetti per l'eccitazione e le sue dita sfiorarono le mie braccia fino a raggiungere le mie mani per condurmi.
«Siediti.» disse con voce ferma, anche se si prestava più attenzione si poteva percepire la sua eccitazione nell'andata al dunque.
Sentii il rumore della sua cintura che veniva slacciata e i miei polsi vennero legati. Avevo il cuore in gola, ma dopo qualche momento non fu l'unica cosa a ritrovarsi nella mia gola e ne rimasi piacevolmente sorpresa incominciando a farmi condurre dalle sue mani, che mi tenevano i capelli.
«Continua così...» mormorò rocamente. Immaginavo che lo desiderava da tutta la sera questo momento.
Obbedii cercando di fargli provare più piacere che potevo, ma poi smise e mi spinse delicatamente in modo che mi distendessi.
«Come va?» chiese sempre a bassa voce, come se volesse evitare che qualcuno ci sentisse.
«Continuiamo...» sospirai sentendo le sue mani scendere lentamente verso i miei slip.
«Vuoi che continui?» domandò con un tono fintamente stupito. «Pregami.»
Le sue dita incominciarono a sfiorarmi l'intimità e fremetti per l'inaspettato tocco.
«Ti prego.» borbottai con un fil di voce. Dio se era sexy.
I miei slip vennero tolti con delicatezza e sentii dei baci delicati posarsi sul mio clitoride. I baci divennero leccate e un piacere più dolce e continuo s'irradiò nel mio corpo facendomi fare dei gemiti sommessi.
Volevo mettergli le mani tra i capelli, ma mi ricordai che avevo i polsi legati e mi morsi le labbra per la frustrazione.
Smise di darmi piacere con la bocca e sentii il suo membro premere contro la mia entrata.
«Dimmi quanto sei mia» mormorò. «Voglio sapere.»
Ci misi qualche momento a riprendermi dal piacevole torpore per digerire le sue parole.
«Sono completamente tua.» risposi non desiderando altro che lui.
Mi prese per i polsi e me li portò sopra la testa. Sentii il suo caldo respiro sul collo e me lo incominciò a baciare. Entrò in me e gemetti con più forza mentre iniziava a muovere il bacino. I suoi movimenti si alternavano tra lenti e profondi a forti e veloci e i miei sensi stavano andando in estasi. Il fatto che non potessi vedere aveva aumentato i miei altri quattro sensi in modo davvero inaspettato.
Allacciai le gambe attorno al suo bacino e nel frattempo lui riprese a baciarmi sulle labbra. Il piacere si faceva sempre più crescente e non potevo far a meno di volergli dire quanto mi sentissi fortunata ad averlo.
«Ti amo.» gemetti non appena fui libera dai suoi baci.
«Anch'io e tanto.» ricambiò affannosamente. «Ma adesso ridimmelo.»
I suoi movimenti si fecero più forti e gli ripetei quanto lo amassi nel mentre mi portava in quello che lui chiamava Valhalla. Raggiunsi il culmine e sentii che anche lui era venuto.
Rimanemmo l'uno sull'altra per un attimo, per riprenderci un attimo da tutta la passione che avevamo accumulato durante la serata, e poi Loki mi slegò i polsi, mi liberò dalla cravatta sugli occhi e gli presi il viso per dargli un bacio delicato sulle labbra.
«Buon anniversario amore.» sorrise accarezzandomi la guancia.
«Buon anniversario tesoro.» ricambiai sorridendogli. Non potevo desiderare un fidanzato migliore.
Ok, questo bollino è molto rosso, direi rosso scuro ahahahah
Scusate per la battuta poco simpatica :'D
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