Ironman (bollino verde)
"T/N, svegliati!" Esclamò la mia coinquilina dall'altra parte della porta.
Grugnii in un modo non tanto femminile e mi alzai strisciando i piedi per terra.
Appena raggiunsi il bagno mi preparai lavandomi il viso, i denti e pettinandomi i capelli. Non mi trucco mai.
"Ti muovi?! Faremo tardi!" Esclamò di nuovo facendomi sbuffare.
"Va bene, sono pronta!" Le urlai dal bagno con tono stufato.
Io e N/C (=nome coinquilina) dovevamo andare ad una conferenza che avrebbe tenuto il suo tanto amato idolo, Tony Stark.
Mi misi le scarpe velocemente e N/C mi tirò fuori dall'appartamento chiudendo la porta a chiave per poi costringermi a correre fuori dal condominio così da salire sul taxi che ci stava aspettando.
Salite sul taxi, appoggiai la testa sul braccio che avevo messo accanto al finestrino dell'auto e mi misi a guardare la mia amica.
"Che c'è? Si nota che sono nervosa?"
"No... escludendo la sindrome di Parkinson che ti è appena arrivata, sembri a tuo agio!" Risposi ironica ridacchiando.
Mi guardò male come per dire "non mi aiuti" ed io le sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi.
"Per quanto si dice in giro, Tony è un po' stronzo, se così fosse, voi due sareste fatti l'una per l'altro!" Ribatté lei facendomi ridere.
Dopo pochi minuti arrivammo al luogo dove si sarebbe tenuta la conferenza ed andammo a sederci ai nostri posti.
Io e N/C eravamo completamente diverse e si notava! Io ero in jeans, maglietta a maniche corte e felpa mentre lei in un tubino nero con una giacchetta!
"Non avevi niente di meglio da mettere?" Domandò osservando meglio il mio look.
"Mi dispiace, ma il tuo grande idolo dovrà accontentarsi di questo!" Risposi con il mio solito sorrisetto fastidioso.
Alzò gli occhi al cielo e, nel mentre ci sorridevamo divertite, la conferenza iniziò e le luci si spensero lasciando accese solo quelle dell'enorme palco davanti a noi mentre la gente si alzava per applaudire.
Io rimasi seduta e, quando tutti si risedettero, il "grande" Tony Stark entrò nella sala alzando le mani per salutare il pubblico.
Potevo già sentire una scarica di estrogeni provenienti dalle ragazzine che erano più fan di Ironman che di Tony Stark e mi scappò una risatina divertita per la loro agitazione.
"Che hai da ridere?" Domandò N/C incuriosita dalla mia reazione.
"Ci sono delle ragazzine che avranno circa 15 anni che stanno rilasciando una scarica di estrogeni talmente grande da poterla percepire!" Risposi continuando a ridacchiare.
N/C si unì alla mia risatina e, quando Tony iniziò a parlare, cominciammo a prestare attenzione, o meglio, N/C cominciò a prestare attenzione. Io ero troppo presa dal pensare che cosa mangiare dopo la conferenza!
Erano passate 2 ore dall'inizio della conferenza e Tony non aveva ancora smesso di parlare! Ma non gli viene mai il mal di gola?
Da quando la conferenza ha iniziato non ha fatto nemmeno una piccola pausa per bere!
"Non mi avevi detto che la conferenza durava fino a domani." dissi sbuffando.
"Sono passate solo 2 ore! Solitamente lui fa una pausa dopo le 4 ore! E non dura fino a domani... finirà per ora di pranzo!"
Mi misi una mano al petto in modo teatrale come se mi avessero appena pugnalato e lei sorrise divertita per poi ritornare a prestare attenzione.
"Ricordami di non venire più alle conferenze di Tony... è la persona più logorroica che abbiamo mai visto!"
La sentii ridacchiare e sorrisi divertita anch'io ritornando a guardare Tony.
Non vorrei dire una stupidaggine, ma sembrava che mi stesse guardando, se non fissando!
Iniziai a prestare più attenzione e notai che finiva per guardare più volte nella mia direzione.
Ok T/N, CALMA!
Non andare in crisi! È soltanto un uomo, talmente ricco che per avere la sua stessa somma di denaro non mi basterebbero neanche 4 vite, e guarda nella mia direzione.
Ci possono essere molti motivi per cui stia guardando nella mia direzione. Per esempio... potrebbe esserci la sua attuale ragazza tra i posti a sedere vicino al mio oppure c'è una bella ragazza che l'ha attirato! Dev'essere per forza una delle due!
Appena ci fu la pausa corsi via dal mio posto per andare a prendere da mangiare e, fortunatamente, davano le ciambelle fuori da quest'edificio!
Presi una ciambella piena di glassa e, quando affondai i denti nel mio cibo, mi girai sbiancando alla vista di Tony Stark!
"Puoi toglierti la ciambella dalla bocca? Almeno quando parlo." Commentò lui mettendosi le mani in tasca.
"Hai parlato per 4 ore senza fare neanche una piccola pausa! Dove le trovi le forze per parlare così tanto?!"
Brava T/N, bell'idea dire ad un uomo, talmente potente, che è logorroico!
"Mi piace parlare. Allora, ti dispiace se ti parlo un attimo?"
"Basta che non ricominci a parlare di marchingegni e congegni che t'inventi aggiungendo numeri e statistiche!" Gli dissi sorridendo divertita.
"Mi hai fatto sorgere un dubbio, perché venire alla mia conferenza se la meccanica non t'interessa?"
"Prova tu a dire di no ad una ragazza che sarebbe pronta a costringerti puntandoti una pistola alla testa!"
"La tua ragazza?"
"Cosa? No! La mia coinquilina! È la mia migliore amica, non la mia fidanzata!"
"Una bella ragazza etero costretta a venire ad una mia conferenza. Che fortuna!" Commentò sorridendomi in un modo quasi fastidioso.
"Chi sarebbe fortunato in questo caso? Io che devo ascoltarmi un uomo logorroico parlare per chissà quante ore di fila sulla stessa cosa o tu?"
"Io dire tutti e due! Io posso parlare quanto mi pare senza che qualcuno m'interrompa mentre tu puoi guardare un uomo molto affascinante che sta cercando di farti la corte." Rispose lui facendo aumentare il mio battito cardiaco e facendomi arrossire leggermente.
Appena ripresi controllo di me stessa lo guardai negli occhi.
"Sei un po' troppo vanitoso e orgoglioso per i miei gusti!" Commentai incrociando le braccia al petto.
"E tu sei molto carina quando arrossisci!" Ribatté lui copiandomi nell'incrociare le braccia al petto.
Risentii le guance farsi rosse ma feci finta di niente.
"Sei insopportabile! Sono vere le voci sul tuo conto! Sei davvero fastidioso!" Dissi sentendomi messa in un angolo.
Non sapevo più come difendermi dalle sue battuttine... e non mi succedeva spesso!
"Neanche tu sei proprio un fiorellino su questo punto." Commentò per poi darmi velocemente un bacio sulla guancia lasciandomi di stucco.
Mi passò un foglietto e se ne andò lasciandomi così.
Era successo tutto troppo velocemente per essere reale!
Il biglietto diceva di andare al bar sulla 42esima (ho sparato un numero a caso, sia chiaro) alle 20:30.
Ritornai al mio posto nella sala e raccontai tutto a N/C. Inizialmente non ci credette, ma quando vide il biglietto con la sua firma, mi guardò con gli occhi sgranati.
"Mi vuoi dire che il mio idolo, il quale a te non interessa niente, ti ha invitata fuori?! Io non riesco ad uscire con un ragazzo e tu riesci a guadagnare un appuntamento con il signor Stark nel mentre vai a prendere una ciambella?!"
Non riuscivo a capire se era gelosa, scioccata o arrabbiata.
Erano le 20:30 ed ero arrivata al bar puntuale ma di Stark nemmeno l'ombra.
Tutt'al più, se non si sarebbe presentato, mi sarei data all'alcool!
Mi sedetti vicino al bancone ed ordinai un Martini mentre aspettavo.
Dopo pochi secondi dalla mia ordinazione, Tony Stark entrò nel bar e, appena mi vide, si avvicinò a me.
"Piaciuta la noiosissima conferenza?"
"Mi sono addormentata dopo la pausa il che è un grande progresso visto che sono resistita 4 ore di fila senza addormentarmi!"
Ridacchiò divertito dalla mia impertinenza ed ordinò dello Scotch.
"Allora, perché volevi vedermi?" Domandai incuriosita.
"Non è ovvio? Mi piaci e vorrei passare una bella serata con te." Rispose come se fosse ovvio.
"Come fai a sapere se ti piaccio? Ci siamo parlati per poco."
"Mi basta poco per sapere se una bella ragazza mi può piacere, e tu mi piaci... a proposito, qual'è il tuo nome?"
"T/N... T/N T/C (=tuo cognome)"
"Bel nome... allora, parlami un po' di te, cosa fai nella vita? Interessi, sport, dimmi tutto quello che ti va di dirmi."
"Mi sembra di parlare con uno stalker in questo momento. Ci conosciamo appena e tu vuoi già sapere tutto di me. Lo sai che non funziona così una serata insieme vero?"
"Puoi anche dire che è un appuntamento, non mi offendo, sul serio."
Sorrisi divertita e, quando arrivarono i nostri drink, ricominciai a parlare mentre lui si gustava la sua bevanda.
"Non c'è tanto da sapere su di me, sono scappata di casa, mi sono costruita una vita qui a New York con la mia coinquilina, per adesso non trovo lavoro, non faccio sport e come hobby rompo le scatole alla mia amica!"
"La cosa si fa interessante... scappata di casa? Come mai, se mi è permesso saperlo?"
"I miei genitori non sono stati molto buoni con me... erano severi e pretenziosi e... quando non riuscivo a soddisfare i loro standard non ci andavano giù leggeri con me."
Mi sorrise comprensivo e mise una mano sulla mia accarezzandomela.
"Credo di poterti capire..."
Continuammo a chiacchierare del più e del meno punzecchiandoci alcune volte.
La serata passò velocemente e, quando mi toccò andare, Tony si propose di portarmi a casa. Non potei non accettare.
"Allora, buonanotte." Augurò lui dall'entrata del mio condominio.
"Buonanotte." Augurai sorridendogli.
Presi le chiavi del portone dalla borsa ed esitai ad inserirle nella serratura.
Appena aprii la porta per fare i primi passi lui mi prese per il polso tirandomi a sé.
Non riuscii a realizzare la scena fin quando non sentii le sue labbra sulle mie.
Come in ogni film romantico che si rispetti, il tempo sembrò fermarsi mentre mi baciava. Ma quella non era un film, era la realtà!
Misi le mani dietro il suo capo mentre lui le mise sui miei fianchi.
Rimanemmo così per un lasso di tempo indecifrabile fin quando non mi separai gentilmente da lui sentendolo mugugnare.
Sorrisi e lo guardai.
"Devo andare." Dissi vedendolo fingere un broncio da cucciolo.
"E se ti portassi a casa mia? Dormi con me..." sussurrò al mio orecchio con voce roca.
"Mi dispiace Tony, una cosa alla volta!" Gli risposi ridendo.
Ci salutammo ed andai nel mio appartamento venendo sommersa dalle domande di N/C.
Heyyyyy, come per il primo, il secondo immagina fa schifo e devo ancora cercare di migliorarmi cercando di accorciare le storie.
Vi giuro che prima o poi ce la posso fare!
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