Ironman (bollino rosso)
Ultimamente Tony era alquanto suscettibile, più del solito, quando gli si parlava e non capivo il perché. Solitamente si confidava sempre con me ma sta volta non voleva dirmelo...
Provai a chiamarlo per organizzare un incontro con lui e poterci parlare come facevamo da ragazzini ma non rispondeva. Sbuffai lasciando cadere il telefono sul divano e Steve mi abbracciò da dietro.
"Cosa c'è T/N?" Chiese affettuosamente dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
"Tony non risponde alle mie chiamate, sono preoccupata per lui..." Risposi soprappensiero.
Tony aveva sempre risposto alle mie chiamate.
"Allora vai da lui." Consigliò mentre mi giravo verso il mio ragazzo.
"Dovrei?" Chiesi insicura.
"Certo, sei l'unica che riesce a capire Tony e a quanto pare a lui serve proprio qualcuno che riesce a capirlo."
Gli sorrisi e l'abbracciai per ringraziarlo.
Arrivata alla villa di Tony, bussai alla porta in attesa che qualcuno mi apra.
Niente da fare.
"Forse è in laboratorio." Ipotizzai.
Conoscendolo si sarà rinchiuso nel suo laboratorio a fare nuove tute o altri oggetti potenzialmente mortali per lui e per gli altri!
Aprii la porta dopo aver preso la chiave di riserva nascosta abilmente tra la terra di un vaso ed entrai. Ricchi o poveri che si era, i vasi erano sempre i nascondigli più utilizzati per le chiavi!
"Tony?" Niente risposte.
Mi diressi verso il suo laboratorio od officina, non ho mai capito cos'è realmente, e varcai l'ingresso di quella stanza scendendo le scale.
Era come immaginavo. Tony era seduto su uno sgabello armeggiando con pezzi di ferro, metallo e quant'altro.
"Ciao Tony." Dissi con un lieve sorriso mentre chiudevo la porta del laboratorio.
"T/N? Come mai qui?"
Sembrava stupito.
"Non mi vuoi? Scusami, speravo potessimo chiacchierare." Risposi fingendo di andare via.
Come mi aspettavo, Tony mi raggiunse prendendomi per un polso e mi fece girare verso di lui mentre tentavo di trattenere un sorriso divertito.
"Scherzi? Ho sempre un momento per parlare con te." Disse sorridendo e facendomi un'occhiolino amichevole.
Alcune volte mi chiedevo come io non fossi riuscita a mettermi con Tony. Mi era sempre piaciuto ma non era mai successo niente fin quando Steve non è entrato nella mia vita. Certo, lui era perfetto sia fisicamente che caratterialmente e mi piaceva ma Tony... Tony era un pazzo, maniaco, ubriacone, ossessivo, possessivo, casinista, con tendenze suicide e un po' masochista e nonostante questo continuava a piacermi!
Trattenni un sospiro vedendolo voltarsi di spalle per ritornare al suo lavoro e mi sedetti accanto a lui.
"Di che cosa volevi parlarmi?" Chiese ricominciando ad armeggiare con le schede madri ed i cavi.
"Ecco... ultimamente sei diventato molto suscettibile e non rispondi alle mie chiamate... mi stai preoccupando e volevo sapere cos'hai? Ti ho forse offeso in qualche modo senza che me ne rendessi conto?"
Alzò un angolo della bocca in un mezzo sorriso e ritornò a guardarmi.
"Assolutamente no. Non è colpa tua."
"Quindi qualcosa c'è!" Esclamai con fare da investigatore.
Sta volta allargò ancora di più le labbra, divertito dal mio atteggiamento, e si pulì le mani dato che non erano proprio il massimo dell'igiene.
"Ascolta T/N, alcune cose vorrei tenermele per me. Non me la sento di parlarne." Rispose sporgendosi un po' verso di me e tenendo un tono di voce basso e dolce.
Annuii dispiaciuto e mi morsi le labbra.
"Cosa... cosa fai?" Chiesi per cambiare argomento e far svanire quel clima d'imbarazzo che percepivo.
"Non lo so. Pensavo di costruire fin quando non mi sarebbe venuta un'idea." Disse facendo spallucce mentre guardava quei cavi con un po' di frustrazione.
Sorrisi lievemente immaginandomi la quantità di idee, ipotesi e ragionamenti che probabilmente il suo cervello stava facendo un quel momento e mi guardò aggrottando le sopracciglia ritornando a ricambiare il mio sguardo.
"Che c'è?"
"Niente è che... mi hai sempre fatto sorridere quando ti mettevi a pensare in questo modo. Sembra che tu debba creare il mondo." Risposi quasi con un sussurro.
Ero affascinata dal suo creare e progettare e lui sapeva a malapena che io gli volevo bene anche se non era esattamente così. Forse ero giunta persino ad amarlo. Alcune volte arrivavo a pensare persino questo.
Era sera, forse un po' dopo cena, ma non ne ero sicura perché io e Tony stavamo bevendo seduti atterra. A malapena sapevamo cos'era un orologio.
"Giochiamo a obbligo o verità." Propose come se fosse l'idea più bella del mondo mentre si girava verso di me.
"Sì, dai, è il mio gioco preferito!" Esclamai entusiasta.
L'alcool ci faceva ritornare bambini se non si vedesse.
"Inizio io!" Si affrettò a dire indicandosi.
Ridacchiai in attesa della classica domanda e risposi con verità.
"Quanto bacia bene da una scala da 1 a 10 il grande Capitan America?"
"7." Risposi senza esitare.
Forse era qualcosa di più ma in quel momento volevo dire 7.
"Sapevo che non baciava male ma anche che non baciava molto bene! Sono soddisfatto del voto. Mi hai rallegrato la giornata, o meglio, nottata e sono sicura al 1001% di essere più bravo di lui!" Disse gesticolando mentre ridevo.
"Obbligo o verità?"
"Obbligo."
"Baciami." Mi uscì dalla bocca senza che volessi.
Smettemmo tutti e due di sorridere e ci guardammo seriamente. In quel momento sembrava che nessuno dei due era sotto l'effetto dell'alcool.
Tony sembrava stupito più che scioccato. Cosa davvero rara in lui.
I suoi occhi mi osservavano attentamente, forse per capire se scherzavo o dicevo sul serio, e deglutii non sapendo che fare.
Perché lo avevo detto?!
Stavo per dire qualcosa ma qualunque cosa volessi dire me la dimenticai perché le sue labbra si appoggiarono sulle mie bloccando ogni mio pensiero, ogni mio respiro, forse anche la circolazione.
A differenza di quello che credevo, i suoi baci erano delicati e dolci e le sue labbra aderivano perfettamente alle mie.
Quando si staccò riaprii gli occhi sentendo una strana sensazione e lo guardai confusa.
"T/N, l'alcool mi da alla testa ma io provo qualcosa per te da diversi anni. Sapere che appartieni a Steve e non a me mi fa arrabbiare ed io ti voglio in tutti i sensi. Non ti voglio condividere con nessuno, che sia un'amica o un ragazzo. Per me, tu sei mia e ti desidero da voi tanto che non riesco a far altro che arrabbiarmi perché non riesco a dimostrare quello che provo per te." Sussurrò con uno sguardo quasi da cucciolo.
Rimasi con la bocca lievemente aperta non aspettandomi una cosa del genere e cercai di formulare una frase che non riuscivo a pronunciare.
"Dì qualcosa, ti prego." Continuò ansioso come non lo avevo mai visto.
Temevo che qualunque cosa dicessi per colpa dell'alcool avrei distorto le parole o le cambiassi sbagliando frase o approccio, ma poi mi venne la soluzione adatta.
"Anch'io." Dissi con un filo di voce.
I suoi occhi s'illuminarono e mi misi più vicina a lui per ritornare a baciare le sue labbra. Non esitò a ricambiare.
Una sua mano finì sulla mia guancia ed iniziò ad accarezzarmi il viso facendomi schiudere le labbra per raggiungere la mia lingua con la sua. I baci si stavano rendendo più spinti man mano che continuavano ma non riuscivo a fermarmi. Quella sensazione che stavo provando era troppo bella per smettere.
Mi fece mettere a cavalcioni su di lui e le sue mani andarono a stringermi per i fianchi mentre io gli avvolgevo il collo con le mie braccia continuando a baciarlo.
Il mio cuore batteva in modo irregolare ed era la prima volta che mi piaceva il mio battito cardiaco così veloce!
Infilai le dita tra i suoi capelli accarezzandoglieli dolcemente e lui mi tolse la giacca che stavo ancora indossando lanciandola poco distante da noi.
Probabilmente ci stavamo spingendo troppo oltre visto che io avevo già un ragazzo ma desideravo da talmente tanto Tony che non m'interessava di che stava accadendo e a che cosa sarebbe seguito dopo stanotte.
Appoggiai le mani sul suo petto, dato che era solo in canottiera e pantaloni da ginnastica, e gli accarezzai i pettorali andando a toccargli anche i bicipiti. Avevo sempre desiderato farlo.
Scese a baciarmi il collo e sospirai mentre giravo la testa indietro così da facilitargli il compito. Mi morsi il labbro inferiore e gli tolsi la canottiera buttandola da qualche parte nella stanza.
Si alzò da terra tenendomi in braccio e mi appoggiò ad un tavolo da lavoro togliendomi la maglietta. Mi baciò il seno mentre mi sfuggiva un gemito e mi morsi il labbro inferiore. Lasciò un segno violaceo sul mio seno e gli sorrisi lievemente.
I suoi occhi castani sembravano neri per la penombra che c'era ma la luce automatica del corridoio gli donava un leggero luccichio alle iridi che gli conferiva uno sguardo adorabile.
Ricambiò il mio sguardo con dolcezza e gli accarezzai il viso riattivando le sue labbra sulle mie. La mia lingua cercò la sua finché non la incontrò ed iniziai a sentire la sua intimità sulla mia mentre mi sbottonava i pantaloni. Tolsi i suoi pantaloni per ricambiare il favore ed il suo membro si fece più visibile.
"Sei sicura di volerlo fare? Tu hai un..."
"Lo so. Ma ti desidero da troppo."
Ci sorridemmo di nuovo con dolcezza e le sue dita si avvicinarono ai miei slip mentre sentivo il cuore battermi sempre più velocemente. Gli levai i boxer e ci scambiammo un ultimo sguardo per poi unirci.
Il suo membro entrò nella mia intimità e trattenni il respiro mentre il suo petto aderiva al mio alla perfezione. I movimenti erano lenti e delicati per far in modo che mi abituassi ma quando mi strinsi di più a lui, Tony iniziò a fare il meglio di sé. I gemiti incominciarono a sentirsi in tutto il laboratorio ed il piacere era così tanto che arrivai al punto di graffiargli la schiena!
"Scusami." Mormorai sentendolo mugugnare dal dolore.
"Tranquilla." Disse riprendendo a muoversi con foga stringendomi i fianchi con le sue braccia.
Le sue labbra si appoggiarono sull'incavo tra il mio collo e la spalla e tirai un altro gemito motivandolo a darmi di più. Spinse entrando completamente in me e raggiunsi il culmine tenendomi il più stretta possibile a lui.
"Tony..." Mormorai con un filo di voce.
"Cosa c'è?"
Dire ti amo adesso sembrerebbe troppo presto?
"Niente... niente." Risposi guardandolo negli occhi e sorridendo lievemente.
Ricambiò il mio sorriso e mi diede un leggero bacio sulle labbra.
"Ti amo anch'io."
Sgranai gli occhi non pensando avesse capito e finimmo per ridere.
[Questo immagina finirà come più volete e ditemi come sarebbe finito secondo voi]
Salve tesoriiii, odio essere assente ma dovevo studiare tantissime robe, è iniziato anche il periodo delle gite quindi ore e ore fuori casa (il 30 sarò a Ravenna per tutto il giorno!) e in questo periodo ci sono molti compleanni, sembra che tutto il mondo sia nato in aprile.
Voi come ve la passate?
Immagina richiesto da @iamgiorgiaofficial .
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