Ironman (bollino arancione)
Ero la segretaria di Tony Stark, il che significa, non solo sopportarlo per la maggior parte del tempo, ma anche sopportare i suoi continui flirt e battutine.
Sta volta avrei dovuto accompagnare il signor Stark ad una conferenza che si sarebbe tenuta in un altro continente. L'unica cosa che mi avrebbe potuto salvare dal tornando Stark sarebbe stato il rinchiudermi nel bagno per tutto il viaggio, ma otto ore in bagno potrebbe non essere esattamente un'ideona!
Salii sul suo jet privato sospirando nel mentre lo sentivo già ridacchiare con una hostess ed entrai, momento in cui le risate si spensero. Quest'uomo è sempre pronto a flirtare?!
L'hostess se ne andò ritornando seria e mi sedetti a qualche sedile di distanza da lui.
"Mia bellissima segretaria, quando partiremo?" Domandò con aria annoiata.
"Partiremo tra qualche minuto, signor Stark. I piloti stanno ricontrollando il tragitto che faremo per essere sicuri di non andare contro a turbolenze." Risposi formalmente.
Tony Stark era di certo un bell'uomo, ma non ho mai pensato a portarmelo a letto. È il mio capo!
"Definisca 'qualche minuto'..." Disse osservandomi con aria inespressiva.
"8 minuti come massimo." Risposi subito dopo con prontezza.
Passarono pochissimi minuti ed uno dei piloti c'informò che stavamo per partire e di allacciare le cinture, cosa che feci subito al contrario di Tony che se ne fregò altamente.
Appena fummo ad una quota stabile potei togliermi la cintura ed accesi il computer per controllare gli impegni di Stark.
Il suo sguardo non intendeva distogliersi da me e da quello che facevo e questo mi stava mettendo tremendamente a disagio.
"Non ti annoi mai a fare tutte queste cose? A lavoro deve badare a me e appena torna a casa deve badare a casa sua. Non hai mai bisogno di staccare la spina?" Domandò tutt'a un tratto.
Alzai lo sguardo e vidi che aveva già un bicchiere di scotch in mano, ma quando lo aveva preso?
Chiusi il computer e sospirai pazientemente.
"Sì, ma questo è un lavoro per cui vengo pagata e a casa riesco a rilassarmi anche se devo pulire, stirare o cucinare." Risposi sorridendogli formalmente.
Lui rimase a contemplare la mia risposta per qualche secondo e poi si alzò dalla sua poltrona per mettersi su quella davanti alla mia.
"Mi dica, signorina T/C. Lei è la prima segretaria che è riuscita a rimanere cortese e formale nonostante i miei flirt e continuò scherzi, da dove la prende tutta questa pazienza?"
Sorrisi divertita dalla sua domanda e guardai un attimo fuori per poi ritornare a guardare quegli occhi scuri.
"Inizio a pensare che il tempo sta scorrendo e che tutto non continuerà in un loop infinito. Non rivivrò lo stesso momento più volte e, con lei, gli scherzi ed i tentativi di flirt sono sempre diversi il che rende tutto più divertente."
Lui annuì lentamente, in segno di aver capito, ma poi ribatté subito.
"Ma se pensi che il tempo stia passando... non ti senti un po' giù di morale? Il tempo che scorre e non torna più, i bei momenti che passano e se ne vanno per sempre. Questo è un po' deprimente." Commentò accennando un sorriso.
Ne ero pienamente consapevole di quella sensazione ma era l'unico modo per continuare ad avere pazienza.
Gli sorrisi e rimanemmo in silenzio per qualche secondo a guardarci ma poi lui sbottò all'improvviso chiamando l'hostess di prima per ordinare due bicchieri di champagne: uno per me ed uno per lui.
"Oh, signor Stark, grazie ma non serviva."
"Niente storie! Da ora in poi voglio che ci diamo del tu e voglio che tu sia qualcosa di più di una semplice segretaria, ok?" Domandò prendendo il bicchiere di champagne.
Annuii credendo, nella mia innocenza, che intendesse di essere amici e facemmo scontrare delicatamente i bicchieri per poi bere.
Un bicchiere dopo l'altro, eravamo diventati un po' brilli ma ancora abbastanza lucidi da essere consapevoli della maggior parte delle cose che facevamo. Dopo lo champagne eravamo diventati più amichevoli e ci divertivamo più facilmente.
"...e Capitan America chiese come mai la chiavetta USB si chiamava così."
Ridemmo come matti e capii che stavo alzando un po' troppo il gomito. Che c'era di divertente in quella domanda?
Smisi di bere e rimanemmo a guardarci, ormai avevamo finito gli argomenti.
"Devi sapere che ti ammiro T/N." Sbottò tutt'a un tratto con un'espressione seria in volto.
Tornai seria anch'io e lo guardai esaminando la sua espressione.
"E posso sapere il perché?"
"Perché non hai ceduto! Sei ufficialmente la donna più difficile con cui ci abbia mai provato!" Esclamò alzando le braccia in modo teatrale facendo un segno di resa.
Ridacchiai divertita a sospirai appoggiando la testa sul sedile.
"Sono meno difficile di quello che sembra. Con te ho dovuto fare qualche sforzo in più per non cedere, sei pur sempre il mio capo!" Risposi indicandolo.
"Che cosa? No, che cosa ingiusta. Mi stavo impegnando così tanto per niente!" Borbottò divertito.
Mi alzai togliendomi la giacca e le scarpe con i tacchi per poi andare a prendermi una bottiglietta d'acqua. Appena mi girai mi ritrovai ad un soffio dalle labbra di Stark e sobbalzai divertita e sorpresa.
"Non ti avevo sentito." Dissi ridendo.
Rise anche lui e mi strinse a sé dalla vita con le mani facendo combaciare le nostre labbra. Mi staccai quasi subito mettendo le mani sul suo petto e cercai di fermarlo, ero ancora cosciente di chi era!
"Tony, no. Sei il mio capo ed io la tua segretaria, non possiamo!"
Mi ribaciò e mi resi conto di quanto fosse muscoloso il suo corpo e di quanto dannatamente baciava bene. Mi riallontanai e provai a dirgli un'altra scusa.
"Siamo tutti e due un po' brilli, potremmo sentirci tremendamente a disagio appena ritornato lucidi." Dissi facendolo allontanare di nuovo ma lui mi baciò dandomi un assaggio della sua lingua sulle labbra.
"Tony, sul serio. Non voglio sentirmi in imbarazzo sapendo di aver fatto sesso con il mio capo."
Sembrava che parlassi al muro! Ogni volta che tentavo di respingerlo si faceva più passionale e e sensuale.
"I-Io, t-tu... ho finito le scuse." Ammisi ridacchiando.
"Finalmente." Commentò suscitandomi divertimento ed un brivido lungo la schiena.
Le mie mani iniziarono a sbottonargli la camicia e lui, invece, iniziò togliendomi la gonna per poi pensare alla mia camicetta. Mi prese di peso e mi portò nella camera da letto del jet. (Facciamo finta che ce l'abbia.) Dove mi fece distendere sotto di lui.
Il suo membro stava diventando sempre più gonfio nel mentre accarezzava la mia intimità e gli tolsi i pantaloni mentre si toglieva la camicia del tutto.
"Vuoi sapere un'altra cosa?" Domandò baciandomi il collo con sensualità.
"In questo momento non sarei proprio propensa a parlare."
Lo sentii ridere e mi lasciò un succhiotto mordendomi il collo con delicatezza.
"Mi sono innamorato di te dopo una settimana!" Esclamò ritornando a baciarmi con la lingua.
Mugugnai per il piacevole contatto umido e caldo della sua lingua e le mie mani iniziarono ad accarezzargli il fisico esaminando tutto di lui. Gli morsi il labbro inferiore e mi misi sopra di lui per prendere il controllo della situazione. Le mie mani vagarono lungo i suoi muscoli e rimasi a guardarli nel mentre accarezzava le mie gambe. Mi morsi il labbro inferiore e ridacchiò.
"Non sai da quanto tempo che aspettavo che ti mordessi il labbro inferiore guardandomi..." mormorò tra i risolini.
"Spero di averti dato una soddisfazione allora."
"Oh cara..." Disse alzandosi con il busto "...tu stai per darmi più di una soddisfazione."
Ridemmo di nuovo e ritornammo a baciarci sorridendoci.
Fu il viaggio migliore della nostra vita. Tutti e due eravamo usciti dall'aereo pienamente soddisfatti, consapevoli e felici di quello che avevamo fatto.
Da quel viaggio io e Tony siamo ufficialmente una coppia.
Ed ecco l'immagina su Tonyyyyyy. Devo ammettere una cosa: sono stupita che nessuno mi abbia richiesto un'immagina su Thor ma va bene così. Ahahahahahah.
Come state oggi??? Voglio farmi un po' i fatti vostri.
L'immagina è stato richiesto da @Master_Duel00 .
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