Doctor Strange (bollino verde)

Ero in ospedale per colpa di un incidente che avevo fatto con l'auto. In pratica un ubriacone mi aveva tamponata con l'auto, ma era finita peggio per lui. Io mi ero rotta qualche ossa mentre lui era finito in coma in condizioni critiche!
Strange entrò nella mia stanza senza badare ai consigli delle infermiere e quasi sobbalzai.
"T/N! Come stai?" Chiese preoccupato sedendosi sulla sedia accanto al mio letto.
"Sto bene, ho solo qualche osso rotto, l'ubriacone che mi ha tamponata se la sta passando peggio!" Risposi ridacchiando.
"Come fai a ridere? Hai rischiato di morire!"
"Te l'ho sempre detto Strange... non importa in che situazione ero, il passato è passato ed il presente è il presente! Nel passato sono stata investita, nel presente rido." Risposi facendo una voce da vecchio saggio strappandogli un debole sorriso.
"Se solo ti avessi accompagnata io..."
"Adesso saresti te quello sul lettino! Era inevitabile." Lo interruppi rilassandomi sul lettino.
Stephen era il mio migliore amico ed era sempre stato molto protettivo nei miei confronti. Peccato che io non provi un senso di amicizia come lui...
Strange prese la mia mano destra delicatamente ed iniziò ad accarezzarla.
"T/N, devi stare attenta... sapevo che quella strada è pericolosa..."
Sospirai e girai il viso dall'altra parte mugugnando infastidita. Non era la prima volta che finivo all'ospedale e non era la prima volta che Doc mi raccontasse questa storiella sull'attenzione.
"Doc, ho capito, devo stare attenta! È solo che... mi annoio! Cerco qualcosa che mi dia un brivido e non posso di certo trovarla se sto sempre a casa!"
Strange mi guardò con un velo di tristezza negli occhi ed io gli feci un debole sorriso.
"Non ho mai trovato quel qualcosa che dava un brivido... non ho mai trovato qualcosa che accendesse la passione in me... per te era la chirurgia e adesso la magia, Tony la meccanica, Steve la patria, Natasha il combattimento e avanti così... ed io? Non ho passioni..."
Rimase in silenzio ad ascoltarmi mentre gli spiegavo il perché mi lanciavo sempre in cose pericolose rimanendo accanto a me anche la notte.

Era passato qualche giorno ed i medici mi avevano dimesso perciò Stephen mi stava aiutando con le stampelle siccome avevo una gamba rotta.
"Stai bene? Non ti fa tanto male?"
"Doc, tranquillo, non è la prima volta che mi rompo una gamba!"
"Penso che la tua passione sia proprio romperti le ossa!" Ribatté facendomi ridere.
Attraversammo la strada continuando a chiacchierare e lui mi portò a casa sua.
Decise che dovevo rimanere lì fin quando non sarei guarita, come potevo rifiutare un'occasione del genere? Due mesi insieme a Strange ventiquattr'ore su ventiquattro? Subito!
Appena entrata a casa sua mi sedetti sul divano prendendo il telecomando e sospirai.
"Prego, fa come se tu fossi a casa tua..." Disse sarcasticamente.
"La ringrazio, era quello che ero intenta a fare!" Ribattei ridacchiando.
Si sedette accanto a me mentre accesi la tv e misi un film.
"Non guardi mai la tv normale?"
"Tv normale? Cos'è codesta cosa?"
Ridacchiammo e calò un silenzio a dir poco imbarazzante.
A metà film Doc ruppe il silenzio attirando la mia attenzione.
"Ascolta T/N... io... ripensavo a quel discorso sul fatto che tu non avevi una passione..."
"E?" Domandai incuriosita.
Stephen sospirò grattandosi dietro la testa e continuò a parlare.
"E... ti sbagliavi su una cosa... la mia passione non è la magia..."
"È la chirurgia?"
"Neanche quella..."
"Cosa allora?"
Doc mi guardò negli occhi e prese un profondo respiro.
"Tu." Rispose facendomi immobilizzare all'istante.
Dopo qualche secondo ferma a fissarlo mi ripresi.
"Scusa? Temo di non aver capito bene." Dissi imbarazzata.
"Hai sentito benissimo... la mia passione sei tu... non la magia o la chirurgia!"
Stavo sognando. Ero finita in coma dopo l'incidente e adesso stavo sognando!
"T/N, non l'hai mai capito? Io sono innamorato perso di te... non sono mai stato così innamorato di qualcuna e tu... mi fai provare quel brivido di cui mi hai parlato!"
Mi avvicinai un po' di più a lui e lui fece lo stesso mettendo una mano sul mio fianco.
Gli sorrisi e lui mi baciò.
Era un bacio dolce, passionale e sensuale.
Avevo la pelle d'oca, il cuore mi batteva fortissimo e stavo per perdere il controllo del mio respiro.
Adesso anch'io stavo provando quel brivido tanto cercato.

Scusate se non ho scritto ma non sapevo proprio che scrivere!
Spero di riuscire a postare domani il PRIMO IMMAGINA A BOLLINO GIALLO e spero che mi venga assolutamente bene.

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