Doctor Strange (bollino rosso)
"T/B, potresti venire a darmi una mano?" Domandò Strange dal bagno.
"Certo, cosa devo fare?" Chiesi raggiungendolo.
Appena lo vidi mi misi a ridacchiare vedendolo con la schiuma da barba sul viso, intento a radersi.
"Che hai da ridere?"
"Niente è che... ricordi Babbo Natale!" Ammisi ritornando a ridacchiare.
Non lo si poteva prendere sul serio con la schiuma da barba, ma in compenso era a petto nudo.
Lui grugnì alzando gli occhi al cielo e mi misi a fianco a lui.
"Mi puoi aiutare sì o no?"
"Perché vuoi il mio aiuto? Non riesci a fartela da solo?" Chiesi incuriosita.
L'avevo sempre visto farsi la barba da solo, non capivo il perché volesse che gliela facessi io tutt'ad un tratto.
"Il mio tremolio alle mani oggi è stranamente peggiorato e non vorrei tagliarmi, sopratutto il collo."
Gli sorrisi ed andai a prendere una sedia in cucina per poi portarla in bagno.
"Che fai?" Domandò non capendo.
"Siediti!" Risposi indicandogli la sedia.
Lui obbedì guardandomi con scetticismo e presi il rasoio sorridendogli.
"Tesoro, mi fai paura."
Mi misi a cavalcioni su di lui e lo osservai negli occhi continuando a sorridere.
"Ti faccio paura?"
Lui rimase qualche secondo in silenzio senza rispondermi ed il mio sorriso si allargò.
Incominciai a radergli il viso stando attenta a non tagliarlo mentre lui rimaneva ad osservarmi. Mi sentivo quasi a disagio.
A metà dell'opera mi fermai, ormai messa in soggezione dal suo sguardo, ed incrociai le braccia inarcando un sopracciglio.
"Che hai da fissare così tanto? Mi sembra di avere un manichino pronto ad uccidermi!" Esclamai sorridendo divertita.
"Scusa è che... sei bellissima..." mormorò accarezzandomi una guancia.
Il mio sorriso si allargò mettendomi in imbarazzo dalla lusinga e gli baciai lo zigomo.
"Sei dolce." Sussurrai facendogli accennare un sorriso.
Dopo un quarto d'ora finii di radergli la barba ed appoggiai il rasoio accanto al lavandino.
Stavo per alzarmi fin quando Stephen non mi fece risedere a cavalcioni su di lui mettendomi le mani sul sedere.
Iniziò a baciarmi il collo facendomi passare dei brividi per tutto il corpo ed incrociai le braccia sul suo collo rilasciando un affanno.
Sapeva perfettamente che quello era il mio punto debole.
Le sue braccia andarono a cingermi per fianchi avvicinandomi ancora di più a sé, facendo sfregare le nostre intimità e facendomi sentire il suo rigonfiamento.
"Strange... che hai intenzione di fare?" Riuscii a dire tra gli affanni.
"Se ti va possiamo passare un po' di tempo solo io e te... oggi non devo fare niente." Mormorò baciandomi il lobo dell'orecchio.
Non avevamo tanti momenti che potevamo gustarci da soli, o almeno, giorni interi!
Mi morsi il labbro inferiore mentre continuava a baciarmi il collo ed iniziai ad accarezzare la sua schiena con le unghie.
"Solo noi due hai detto?" Chiesi cercando di avere una voce sensuale.
"Solo noi due." Ripeté per poi guardarmi.
Ci sorridemmo complici e le nostre labbra si incontrarono in un bacio passionale, uno di quelli che ti davano la carica.
Il mio bacino iniziò a strusciare sul suo sentendo il rigonfiamento indurirsi.
"Dio, T/N..." mormorò alzandosi dalla sedia e facendomi sedere sul lavandino.
Le nostre lingue s'incrociarono iniziando ad accarezzarsi a vicenda, le nostre mani si spostavano freneticamente sul nostro corpo, i nostri baci erano insistenti e i nostri affanni erano quasi coordinati.
Le mie unghie iniziavano ad accarezzare la pelle della sua schiena mentre mi toglieva la maglietta per poi baciarmi il collo.
Mi scappò un piccolo gemito mentre sentivo il suo bacino sempre più in contatto con il mio ed io abbassai i suoi pantaloni per poi togliermi i pantaloncini e gli slip.
"Fallo." Sussurrai con un fil di voce.
Il suo membro iniziò a stimolare la mia entrata fin quando non mi penetrò iniziando a darmi spinte dolci e sensuali mentre ci baciavamo.
"Avanti dottore... la sua paziente ha bisogno di lei..." mormorai al suo orecchio per poi mordergli delicatamente il collo.
Quando lo facevamo perdevo ogni ritegno!
"Quanto bisogno ne ha?" Domandò rocamente mentre le sue spinte erano leggermente aumentate.
Mi scappò un gemito e gli baciai l'incavo del collo.
"Tanto... troppo..."
"È un'emergenza?"
Non risposi subito, sentendo che stava per uscirmi un altro gemito.
Le sue spinte aumentarono ancora di più e gemetti un "sì" stringendolo di più a me.
Mi morsi le labbra strizzando gli occhi e mi prese imbraccio risedendosi sulla sedia.
Iniziai a "saltellare" (perdonatemi il termine ma non sapevo come definire la mossa ahahah) sul suo bacino mentre le sue mani mi stringevano il sedere palpandomelo ed i miei gemiti iniziavano ad essere così tanti che Stephen dovette baciarmi con la lingua per soffocarne un po'.
Mi lasciò qualche succhiotto sul petto mentre gemevamo e venni, subito dopo venne anche lui.
Uscì da me e rimanemmo a prendere fiato abbracciandoci seduti l'una sull'altro.
"Dovrei farmi radere più spesso da te, se poi succede questo." Commentò con la testa appoggiata al mio petto.
Ridacchiai e gli baciai la fronte.
Posto di sera perché ho appena finito di fare i compiti.
Con questo immagina ho finito con i bollino rosso ed ho già una cosa in mente visto che stiamo per avvicinarci a Natale...
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