Capitan America (bollino verde)
POV'S STEVE
Tornai a casa la sera ed appoggiai il mio borsone della palestra accanto all'entrata per poi buttarmi sul divano tirando un sospiro di sollievo. Finalmente un po' di relax...
«Com'è andata oggi?» sentii dire ad alta voce. Una voce che riconoscevo perfettamente.
«Tutto bene e a te?» chiesi girandomi verso la mia vicina.
Abitavo in un condominio alquanto povero, ma non abbastanza da essere decadente e si affacciava a poco più di due metri ad un altro condominio. Ho conosciuto così la mia vicina di casa, attraverso le nostre finestre.
È una persona gentile e a modo. La vedo sempre con il sorriso ed è sempre disponibile a parlare.
«Non mi posso lamentare. Cos'hai fatto oggi in palestra? Hai sollevato un furgoncino o ti sei limitato a sollevare una motocicletta?» domandò strappandomi un sorriso.
Mi diressi alla finestra per risponderle quando tutt'ad un tratto sentii bussare alla mia porta.
«Scusami, qualcuno sta bussando.» avvertii per poi allontanarmi da lei.
Sinceramente mi dispiaceva essere interrotto nel mezzo di una nostra conversazione...
Andai ad aprire alla porta e mi trovai l'ultima persona sulla faccia della Terra che mi sarei aspettato di ritrovarmi all'entrata della mia porta.
«Questa è casa tua? Capitano, pensavo si trattasse meglio dopo settant'anni nel ghiaccio. Posso entrare?» chiese indicando il salotto.
Lo lasciai entrare mentre trattenevo un sospiro e gli sorrisi.
«Cosa ci fai qui Tony?»
Si sedette sul mio divano ed iniziò a guardarsi intorno. Non era mai stato a casa mia effettivamente.
«Giusto, sì, ascolta, io vorrei chiacchierare un attimo con te però prima di tutto... chi è quella bellezza che riesco a vedere da questa finestra?» domandò indicando T/N.
«Lasciala stare Tony, non fa per te.» risposi divertito.
In realtà mi aveva fatto irritare dandole del "bellezza", ma aveva raggiunse in fondo. Era una bella ragazza.
La guardai e vidi che era al telefono e ridere. Rideva e sorrideva tutto il tempo.
Era sempre così solare. Mi chiedevo dove la trovasse tutta quella forza per sorridere ogni giorno.
«La smetti di sorridere fissandola? Potresti essere scambiato per un maniaco.» disse Tony interrompendo i miei pensieri.
Lo guardai sedendomi sulla poltrona davanti al divano e sorrisi sapendo era come se il bue stesse dando del cornuto all'asino.
«Ti piace vero?»
«Non eri venuto qui per chiacchierare?»
«Ed i tuoi sentimenti non possono essere argomento di discussione?»
Feci una smorfia di dissenso e lui alzò gli occhi al cielo alzandosi dal divano.
«Ascolta io sono venuto qui perché volevo chiacchierare con qualcuno e non chiacchierando molto con te, io sono senza argomenti. C'è dello scotch?» chiese all'improvviso.
«No.» risposi semplicemente guardandolo divertito.
Lui è sempre stato un cartone per me. Mi facevano ridere il suo gesticolare continuo e la sua ironia, seppur in certi contesti mi irritassero.
«Ok... come si chiama?» domandò appoggiandosi alla libreria.
«T/N, T/N T/C.» risposi sapendo che in un modo o nell'altro l'avrebbe scoperto anche senza il mio aiuto.
«Bene, e avete già avuto un appuntamento? Siete già andati a letto insieme?»
Sgranai gli occhi guardandolo e sorrisi nervosamente ridendo lievemente.
«No, ovvio che no!»
«Lo sai che devi solo chiederglielo?»
«Cosa? Di andare a letto insieme?»
«Mio Dio no, pervertito che non sei altro! Intendevo che ti basta solo chiederle se vuole uscire!» esclamò lanciando un'occhiataccia.
POV'S T/N
Spensi la tv essendo tardi e mi alzai dal divano stiracchiandomi. Avevo bisogno di dormire.
Controllai dalla finestra il mio vicino e notai che era da solo. Almeno gli avrei potuto augurare la buonanotte!
Mi diressi alla finestra e l'aprii attirando l'attenzione di Steve.
«Hey, vai a dormire?» chiese Steve affacciandosi alla sua finestra.
«Sì, volevo darti la buonanotte.»
«Oh, allora buonanotte.» disse sorridendomi gentilmente.
«Ah, comunque, volevo chiederti se ti andrebbe qualche volta di uscire... solo... noi due.»
Sembrava imbarazzato nel chiedermelo e non potei far a meno di trovarlo dolce.
Essendo così grande e grosso non si pensa che sia timido o esitante.
Sorrisi divertita ed annuii. Era ora che me lo chiedesse dopo cinque mesi e mezzo che ci provo con lui!
«Sì? Davvero? Wow, ok! Ehm... ti andrebbe bene domani alle 18:30?» propose dimostrando il suo sollievo.
«Certo, va bene.» risposi ridacchiando.
«Sì? Perfetto! Allora domani alle 18:30, fatti trovare pronta mi raccomando, solo cose comode, niente tacchi o abiti!» mi raccomandò indicandomi.
Ma che gli era successo?
Mi strappò un'altra risata e gli diedi la buonanotte andando a dormire. Non lo avevo mai visto così allegro!
POV'S STEVE
«Hai un'appuntamento.» disse Tony riprendendo le sue sembianze.
Alla fine quel marchingegno elettronico si è dimostrato più utile del necessario!
Ho un'appuntamento con la donna che mi piace e non sono andato nel panico!
«Sia chiaro Capitan Ghiacciolo, non prenderci gusto perché questa sarà la prima e ultima volta che io prenderò le tue sembianze con lo Spicinet... e mi devi un favore.» disse indicandomi.
Sorrisi sapendo che aveva ragione ed annuii.
«ti devo un favore.» ripetei per poi far tintinnare le nostre birre per un brindisi.
Questo immagina è a finale aperto come si può vedere quindi la vostra bella immaginazione continuerà il finale. Ditemi come v'immaginate il vostro appuntamento con Steve.
Immagina richiesto da @chiarasbookss
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