Capitan America (bollino rosso)
Stavo leggendo le notizie sul giornale, rannicchiata tranquillamente sul divano, mentre Steve si stava dando una spuntatina alla barba e ad un tratto lessi di mio marito.
«Capitan America salva la statua della libertà da attacco terroristico.» mormorai sorridendo.
«Salvi la statua della libertà e non mi dici niente?» chiesi stupita.
«Non me l'hai chiesto.» rispose dal bagno.
«Stai scherzando? La domanda "com'è andata a lavoro?" non basta?»
Lo sentii ridere dal bagno e mi raggiunse in salotto notando che era completamente sbarbato e... a petto nudo...
Su cosa mi concentro adesso? Su mio marito o sul fisico di mio marito?
«Perdonami, forse non avrò sentito quella parte. Comunque sì, il lavoro è andato benissimo oggi.»
Gli sorrisi divertita e distolsi gli occhi dal suo fisico, con un po' di dispiacere, ritornando a leggere il giornale. Finsi di non vedere che si stava avvicinando a me, ma lui mi tolse il giornale dalle mani inginocchiandomisi davanti. Incrociai le braccia al petto e lo guardai fingendomi offesa.
«Stavo leggendo!»
«Ed io ti stavo guardando negli occhi, ma ti sei girata.» ribatté facendomi sorridere di più.
Il suo sguardo si fece più malizioso e le sue mani iniziarono ad accarezzarmi le gambe andando sempre più vicino all'interno coscia facendomi capire cosa voleva fare.
Come posso rifiutare?
Lo lasciai fare sentendo quel tocco leggero delle sue dita e mi morsi le labbra per trattenermi dal sorridere ancora di più. Iniziò a baciarmi le gambe mentre le sue mani stavano già abbassando i miei pantaloncini.
«Distenditi.» sussurrò con voce roca.
Obbedii ed abbassò un po' di più i miei pantaloncini baciandomi il basso ventre. Sospirai dall'eccitazione ed infilai le dita tra i suoi capelli incitandolo a fare di più. Mi tolse completamente i pantaloncini ed iniziai a sentire la sua lingua leccare il mio punto debole. Portai le mani sopra un cuscino e lo strinsi mentre incominciavo ad avere il respiro affannoso.
«Steven...» gemetti lievemente.
Adoravo chiamarlo con il suo nome intero quando lo facevamo. Non so perché, ma lo trovavo sexy.
Infilò un dito dentro di me per stimolarmi ancora di più e poi ne aggiunse altri due provocandomi ancora più piacere. Strinsi il cuscino che avevo sotto la testa ancora di più e gemetti mordendomi le labbra.
«Steven...» gemetti di nuovo tentando di trattenere l'urlo.
Inarcai la schiena sospirando e rimisi le dita tra i suoi capelli mentre la sua lingua continuava a provocarmi gemiti e affanni.
Smise di entrare in me e di provocarmi piacere e si abbassò i pantaloni ed i boxer facendo uscire il suo membro eretto. Raggiunse il mio volto incominciando a baciarmi e presi il suo membro tra le mani per ricambiare il suo favore. Mi baciò il collo mugolando dei gemiti e le sue mani iniziarono ad accarezzarmi il corpo.
«T/N...» sospirò vicino al mio orecchio.
Sentii i suoi addominali contrarsi e sorrisi baciandolo sulle labbra con dolcezza. Gemette di nuovo, con voce roca, e mi eccitò ancora di più.
Mollai la presa e gli accarezzai la schiena sentendo la punta della sua intimità fare pressione per poter entrare. Mi lasciò dei baci caldi e umidi sul collo e mi penetrò facendomi reagire con una graffiata sulla schiena, ovviamente data per sbaglio.
Il suo bacino cominciò a muoversi lentamente e con delicatezza e mugolai dal piacere. Feci entrare la lingua nella sua bocca ed iniziai ad accarezzare la sua sentendolo mordicchiarmi leggermente il labbro.
«Steven.»
«T/N?»
«Lo sai che puoi anche metterci un po' di più forza? Sono tua moglie, dovresti sapere quello che mi piace.» sussurrai facendolo divertire.
«È vero.» ammise baciandomi.
Il suo bacino diede spinte più decise e forti ed i nostri gemiti aumentarono di volume.
Forse ai nostri vicini non piacerà questa cosa...
I nostri corpi vennero perlati da un lieve velo di sudore e mi morsi il labbro mentre Steve mi baciava il seno. Gli lasciai un succhiotto sul collo ed uno sul petto non appena si alzò un po' di più per arrivare alla portata delle mie labbra. Gli accarezzai il fisico senza tralasciare nessun centimetro di pelle ed una sua mano scese raggiungendo il mio clitoride.
«Steven...» ricominciai, ma provando più piacere.
«T/N, sto per... per venire...» mormorò affannosamente.
Aumentò leggermente il ritmo e sentii che stavo per raggiungere l'apice anch'io. Bastarono altre poche spinte perché tutti e due raggiungessimo l'orgasmo e lui si appoggiò accanto a me sistemandosi i capelli che gli erano ricaduti sul viso.
I suoi occhi azzurri continuavano ad osservarmi e lo osservai anch'io sorridendogli.
«Che c'è?» domandai divertita dal suo sguardo.
Rimase a guardarmi ancora un po' e poi mi rispose.
«Sono solo felice.» sussurrò accarezzandomi una guancia per poi baciarmi.
«Ma davvero?»
«Sì.»
«Lo sai una cosa? Anch'io.» mormorai a mia volta facendolo sorridere ancora di più.
FINALMENTE-SONO-RIUSCITA-A-FINIRLO!
Non ne potevo più del blocco dello scrittore, è qualcosa di tremendo e frustrante!
Escluso questo piccolissimo angolo di lamentele, ho due ideuzze pronte pronte per voi per i prossimi immagina. Le pubblicherò al più presto!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top