*voglio prepararvi perché questo immagina sarà ambientato in un luogo particolare, quindi, cercate di non ridere quando vedrete dov'è ambientato*
Steve mi stava riaccompagnando a casa dato che gli avevo offerto una birra e intanto ci prendevamo in giro ridendo. Eravamo grandi amici.
"Ammettilo che ti ho battuta!" Esclamò punzecchiandomi con un dito.
"Mai!" Ribattei ridacchiando per il solletico.
"Non smetto fin quando non lo ammetterai!"
"Allora continuerai per tutta la notte se non per sempre!" Ribattei di nuovo.
Lui si mise davanti a me bloccandomi il passaggio e sorrise.
"Per caso, è un invito?" Domandò con un piccolo sorriso malizioso.
Decisi di stare al gioco e ricambiai il suo sorrisetto.
"Forse." Risposi per poi oltrepassarlo ed aprire la porta del mio condominio.
"Entri o devo invitarti ufficialmente?"
Sorrise divertito ed oltrepassò la porta guardandomi negli occhi. Subito dopo entrai io e ci dirigemmo verso l'ascensore.
"Che piano?" Chiese non ricordandosi.
"La tua memoria perde colpi capitano, vivo sempre al quinto piano."
Ridacchiammo e premette il pulsante per il quinto piano. Tutti e due iniziammo a guardare, in silenzio, i piani che superava l'ascensore fin quando non si bloccò.
"Non di nuovo..." borbottai lamentosamente.
"Non è la prima volta?"
"No, sarà già la settima volta che l'ascensore si blocca! Abbiamo chiamato il tecnico più di una volta ma verrà appena la prossima settimana!"
Incrociai le braccia al petto e sbuffai.
"Dobbiamo aspettare come minimo tre quarti d'ora!"
"Davvero?!"
"Sì, quest'ascensore è vecchio."
Sospirò e si appoggiò con la schiena alla parete dell'ascensore.
"Cosa facciamo?" Chiesi guardandolo.
Ritornò sul suo volto quel sorrisetto beffardo e si avvicinò a me.
"Potrei continuare a cercare di farti ammettere che ti ho battuta." Rispose non appena mancarono pochi centimetri di distanza dai nostri corpi.
Quella poca distanza mi metteva un po' in soggezione dato che era molto più grande di me ma continuai a sorridergli nonostante avevo deglutito.
"Non ci provare."
"Oppure?"
"Oppure vedrai..." Risposi tenendo le braccia incrociate.
Le sue mani mi toccarono le braccia e, lentamente, scese fino ai miei polsi per poi prenderli dolcemente e baciarmeli.
"Conosco un modo più divertente e bello che potrebbe fartelo ammettere."
Il suo sguardo non lasciava il mio e ciò mi fece incantare. Mi bloccò dai polsi mettendoli sopra la mia testa ed iniziò a sfiorare le labbra con le mie. Non stava più sorridendo maliziosamente.
"Vediamo se ci riesci capitano." Lo stimolai riprendendomi da quello stato di trance.
Accennò un sorriso che fece sparire subito ed iniziò a baciarmi. Prima lentamente e quasi sfiorandomi le labbra, poi intensificandoli aumentando la pressione tra le nostre bocche e aggiungendoci più passione. Mi lasciò i polsi e mise le mani sui miei fianchi mentre io mettevo le braccia intorno al suo collo alzandomi in punta di piedi per aiutarmi a mantenere il contatto con le sue labbra.
Le sue mani scesero fino al mio sedere e mi alzò facendomi incrociare le gambe intorno al suo bacino. Adesso toccava a lui tenere la testa alzata per raggiungere le mie labbra. Incominciò a farmi sentire il rigonfiamento nei suoi jeans ed alzai la testa per sospirare mentre continuava a baciarmi il collo. I suoi baci scesero fino alla scollatura della mia maglietta dandomi un leggero morso al seno e mi scappò un piccolo gemito. Mi lasciò un succhiotto sul seno sinistro e ritornò a baciarmi sulle labbra. Gli morsi il labbro inferiore e sorrise, cosa che ricambiai.
"Non ti facevo così." Mormorò mordicchiandomi il lobo dell'orecchio.
"Nemmeno io." Risposi maliziosamente.
Mi accorsi che il suo membro si era gonfiato ulteriormente e fece un po' di più pressione sulla mia intimità facendomi uscire un gemito che strozzai in tempo.
Le sue mani sbottonarono i miei pantaloncini ed io scesi da lui per farmeli togliere mentre io sbottonavo i suoi jeans. Eravamo troppo presi dalla passione.
Mi rimisi aggrappata a lui e, stavolta, sentii più chiaramente quanto fosse turgida la sua intimità. Spostò a lato il tessuto dei miei slip e si abbassò i boxer iniziando a strofinare il suo membro sulla mia intimità. Stuzzicò la mia entrata ancora per un po' per poi entrare facendomi gemere mentre nascondevo la testa nell'incavo del suo collo.
Mi morsi le labbra per trattenere i gemiti e lui iniziò a spingere dolcemente per farmici abituare.
"Continua..." sussurrai dal piacere.
Lui aumentò il ritmo facendo riempire l'ascensore dei nostri ansimi.
A quell'ora, tutti erano a letto ma, per sicurezza, tentavo di non gemere.
"Ammettilo..." mormorò affannosamente.
Le spinte iniziarono a farsi più forti facendomi diventare una cosa quasi impossibile il trattenere i gemiti.
"Ammetti che ti ho battuta."
"Mai." Riuscii a dire tra gli affanni.
Lui mise le braccia intorno alla mia vita ed iniziò a darmi spinte più decise e rapide facendomi gemere. Nel tentativo più disperato di non farci sentire gli morsi, delicatamente, la spalla tenendomi più stretta a lui.
"Ammettilo." Continuò mentre avevo tirato la testa all'indietro.
I suoi baci formavano una collana intorno alla base del mio collo. Se avesse avuto la schiena scoperta sarebbe piena di graffi e abrasioni.
"Steve..." dissi a fatica trattenendo l'ennesimo gemito.
Gli addominali iniziavano a farmi male da quanto mi stavo trattenendo e le mie gambe stavano per irrigidirsi.
"Cosa c'è?"
"Sto per... per..." non feci in tempo a finire la frase che venni e mi strinsi a lui con tutte le forze che mi erano rimaste.
Qualche secondo dopo venne anche lui ed uscì da me con il fiatone. Eravamo stremati.
L'ascensore ripartì e ci toccò sistemarci in fretta per non farci trovare in quello stato in caso qualcuno avesse deciso di fare un giro notturno per il condominio.
Quando si aprirono le porte uscimmo, sollevati che non ci fosse nessuno, e ci guardammo.
"Ok Rogers... hai vinto... lo ammetto."
Lui mi guardò divertito e mi ribaciò stringendomi per i fianchi.
"Che ne dici di un secondo incontro nel tuo appartamento? Non ho capito tanto bene il primo..."
Ci sorridemmo maliziosamente e lo baciai di nuovo.
"Con piacere." Risposi per poi dirigerci nel mio appartamento mano nella mano.
"Comunque mi è sembrato un po' eccessivo solo perché io dovevo ammettere che mi hai battuta a scacchi!" Ribattei subito dopo scoppiando a ridere insieme.
Da quella notte stiamo insieme e la nostra relazione va avanti da più di cinque mesi.
Gli ascensori sono luoghi pericolosi certe volte...
Tentate di entrarci solamente con amici fighi!
L'immagina è stato richiesto da @Terry_Granger01 e @GiuliaGarry ha richiesto che fosse fatto in ascensore.
Spero vi siate divertite.
Com'è andato il primo giorno di scuola? Il mio è stato orrendo.
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