Capitan America (bollino rosso)
Oggi finalmente avrei rivisto il mio Steve. Non ci vedevamo da tre mesi per via di una sua missione e finalmente potrò rivederlo!
Mi ha detto di aspettarlo a casa e che avrebbe fatto in modo che recuperassimo quei tre mesi.
Ero seduta sul divano senza sapere cosa fare. Il tempo sembrava non voler scorrere e la tv aveva deciso di non collaborare mettendo programmi noiosi. Non avevo niente da fare!
Sbuffai buttando la testa indietro e guardai il soffitto lanciando il telefono da una mano all'altra. Ad un tratto, miracolosamente, mi arrivò una notifica dal telefono e scattai subito con la testa per guardare cos'era.
Steve: Se mi apri potrei anche raggiungerti
Tu: SEI ARRIVATO E NON MI CHIAMI?! TI APRO SUBITO!
Corsi ad aprirgli la porta e gli saltai addosso abbracciandolo. Lui ricambiò ridendo e, senza lasciarmi scendere da lui, entrò in casa chiudendo la porta alle sue spalle.
"Sapevo di esserti mancato ma mi hai attaccato più violentemente dei miei nemici!" Esclamò ridendo.
Gli diedi un leggero schiaffo sulla spalla fingendo di essere offesa e lui rise.
"È così che mi saluti dopo tre mesi in missione?" Domandai ridendo.
Mi baciò facendoci smettere di ridere e poi mi guardò.
"Mi sei mancata." Mormorò mordendosi il labbro inferiore.
"Anche tu." Dissi copiando il suo gesto.
Lasciò cadere il borsone in atrio e mi strinse a sé appoggiando la testa nell'incavo tra il mio collo e la mia spalla. Lo lasciai fare mettendogli una mano dietro il capo ed iniziai a sentire dei caldi baci dilungarsi dalla mia spalla verso il mio collo.
"Mi sei mancata così tanto..." sussurrò continuando la scia di baci.
Trattenni un piccolo gemito che stava per uscirmi quando mi fece un succhiotto sul collo e feci ritornare le sue labbra sulle mie schiudendo la bocca così che la sua lingua accarezzasse la mia.
Sentii il cuore battere forte all'impazzata e mi sfuggì un piccolo sorriso. Tre mesi senza questo era una tortura.
Mi portò in camera da letto e si tolse la maglietta buttandola giù dal letto.
Perdita della parola tra tre... due... uno...
I suoi muscoli erano perfetti, sembrava un Dio greco, ed i suoi capelli, leggermente scompigliati dopo che la maglietta glieli aveva messo in disordine, lo rendevano ancora più sexy.
Ritornò a baciarmi e le mie dita iniziarono a vagare per la sua schiena sentendo i suoi muscoli contrarsi ad ogni mio tocco, cosa che mi fece sorridere.
Le nostre intimità iniziarono ad accarezzarsi insistentemente, e le sue mani incominciarono a stringermi la vita con bramosia. A quel punto mi uscì un gemito strozzato e sentii le sue labbra sorridere contro la pelle del mio collo. Mi tolse la maglietta iniziando a lasciare baci sul mio seno e sospirai dal piacere.
Il suo membro iniziò a farsi sentire, sempre di più, diventando ancora più duro, ed i suoi baci si abbassarono fino all'interno coscia.
"Ti amo." Sussurrai tra i brividi di piacere.
"Anch'io tesoro." Ricambiò sorridendomi.
Ricambiai il suo sorriso e mi tolse i pantaloncini per poi accarezzare la mia intimità da sopra il tessuto dei miei slip. Rilasciai un altro sospiro di piacere e mi morsi il labbro inferiore mentre i brividi si facevano sentire sempre di più. Amava farmi rabbrividire al suo tocco.
La mia intimità iniziò a bagnarsi sempre di più e mi tolse le mutandine per poi insinuare la sua lingua lì in mezzo entrando ed uscendo da me. I sospiri si trasformarono in affanni e, alcuni di essi, in gemiti.
"Sì capitano..." gemetti per poi sorridere divertita da quello che avevo detto.
Lui continuò usando la lingua per giocherellare con il clitoride ed infilò un dito dentro di me per poi aggiungerci altri due. Misi le mani sopra la sua testa inarcando la schiena dal piacere ed uscì da me provocandomi un gemito di contrarietà.
Steve ritornò al mio viso baciandomi il collo per poi mordicchiarmi il lobo dell'orecchio e sussurrarmi "shhh, adesso riprendiamo".
Si tolse i pantaloni ed i boxer gettandoli atterra ed entrò in me facendomi uscire un gemito bello forte. Sorrise ed iniziò ad entrare ed uscire da me baciandomi con la lingua.
I gemiti si fecero più frequenti ed i nostri respiri divennero uno solo facendoci impazzire.
"Steve..." gemetti mentre le mie unghia gli lasciavano qualche abrasione sulla schiena.
"T/N..." gemette dando un'altra spinta.
"Dammi di più..." gli chiesi in tono supplichevole.
Iniziò a spingere con più forza e velocità facendomi gemere più forte, mancava poco all'orgasmo!
Mi fece mettere a pancia in giù e continuò a spingere mettendo i pollici sulle fossette di Venere. Continuò così per qualche momento per poi farmi ritornare a pancia in su e farmi qualche succhiotto sul collo. Ormai tutti e due stavamo sudando.
"Dio se mi sei mancata." Disse mettendo le mani sul mio sedere.
Mi misi a cavalcioni su di lui abbracciandolo per il collo e gli mordicchiai il lobo dell'orecchio.
"Almeno stiamo recuperando." Risposi per poi gemere a causa di un'altra sua spinta.
Se continuava così sarei venuta da un momento all'altro.
"T/N" mormorò in un gemito strozzato.
"Continua..." sussurrai percependo che stavamo per venire entrambi.
Le sue spinte si fecero più veloci e strinsi di più l'abbraccio sentendo le forze che stavano per abbandonarmi.
"Steve... Steve... Steve!" Gemetti arrivando all'orgasmo.
Lui fece lo stesso subito dopo e ci distendemmo sul letto, ormai stremati. Mi prese la mano e ci sorridemmo per poi abbracciarci l'una accoccolata all'altro.
"Abbiamo recuperato?" Domandai divertita tra gli affanni.
"Non lo so... non ti dispiacerà se lo facciamo un'altra volta per esserne sicuri?" Chiese guardandomi maliziosamente.
Ridacchiai e ritornò su di me baciandomi.
Fu la giornata migliore di sempre.
Ma salve bellissime pervertite. Vi piace? Ho provato ad essere il più descrittiva possibile così che fosse degna del nome "50 sfumature di Steve" come ha detto una certa @GiuliaGarry .
Questo immagina su Steve l'aveva richiesto anche @Belle16S quindi spero di aver fatto contenta anche lei.
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