Capitan America (bollino rosso)

ATTENZIONE: siccome inizieranno gli immagina a bollino rosso, vi vorrei avvertire che in alcuni potrei essere più dettagliata che in altri.
CONSEGUENZE: potrebbero esserci risate isteriche da parte del lettore a causa del disagio, sorrisi maliziosi e divertiti e lanci improvvisi del telefono.
Buona lettura!

Stava piovendo.
Ero davanti alla finestra con una tazza di tè fumante mentre Steve era seduto comodamente sul divano, a petto nudo, leggendo un libro.
Il caminetto era acceso e c'era un silenzio piacevole interrotto solo dal rumore delle gocce che andavano a picchiettare sulla finestra.
New York era meravigliosa sotto la pioggia.
Due braccia all'improvviso mi cinsero i fianchi abbracciandomi da dietro e sussultai dalla sorpresa facendomi riprendere dai miei pensieri.
Delle labbra si appoggiarono sulla mia spalla e poi sul mio collo per poi sentire la sua testa appoggiarsi sulla mia spalla, guardando fuori dalla finestra.
"A cosa pensi tesoro?" Chiese Steve continuando a guardare New York.
"A quanto fosse bella New York sotto la pioggia... com'era il libro?"
"Non riuscivo a concentrarmi... pensavo a quanto tu fossi bella." Sussurrò per poi baciarmi la guancia, vicino all'orecchio.
Sorrisi divertita e imbarazzata ed appoggiai la tazza di tè sul mobile lì vicino per poi girarmi verso di lui incontrando il suo sguardo dolce e gentile.
Mi spostò una ciocca di capelli che si era liberata dal mio chignon mettendomela dietro l'orecchio e fece un sorriso che mi fece scogliere.
"Adulatore." Dissi dopo qualche secondo, riprendendomi da quel suo sguardo.
"Dico solo la verità..." ribatté a bassa voce iniziando a baciarmi il collo.
Appena salì alle mie labbra le sue mani scivolarono dolcemente sulle mie fossette di venere facendomi rabbrividire e mi allontanai di qualche centimetro dalle sue labbra.
"Che c'è?" Domandò preoccupato di aver fatto qualcosa di male.
"Niente, questo tuo tocco sulle fossette di venere mi fa impazzire." Risposi sorridendo.
Ricambiò il mio sorriso e ricominciammo a baciarci indietreggiando fino al divano, dove si sedette facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
Una sua mano scivolò sotto il mio maglioncino bianco incominciando a massaggiarmi i fianchi ed io trattenni a fatica un mugugno di piacere, per poi tirare un piccolo urlo di sorpresa e divertimento quando Steve scivolò dal bracciolo del divano ai posti a sedere sorridendo mentre cercavo di non cadere dal divano.
"Avvertimi la prossima volta!" Esclamai ridendo leggermente mentre ritornavo vicino alle sue labbra.
"E perdermi la tua espressione stupita?"
Ridemmo e ritornammo a baciarci mentre accarezzavo i suoi bicipiti e le sue spalle. Sospirò di piacere appena strinsi un po' di più la presa sulle sue spalle ed i baci iniziarono ad essere più passionali con l'aggiunta della lingua.
Steve mi fece mettere sotto di lui togliendomi il maglioncino e ricominciò a baciarmi scendendo lentamente con le sue labbra lasciandomi una scia di baci dalla mia bocca al mio basso ventre.
Mi tolse i pantaloni e scese ancora di più con i baci fino all'interno coscia lasciandomi un morso delicato.
Dio se lo amavo quando diventava così passionale e audace! Chi lo direbbe che il ragazzo d'oro d'America sia così a letto?
Sorrisi a quel pensiero e, quando mi guardò, sorrise a sua volta.
"Perché sorridi?" Chiese divertito.
Rimasi a guardarlo osservando i suoi lineamenti, i suoi capelli, i suoi occhi ed il suo sorriso e gli accarezzai una guancia.
"Stavo pensando a quanto fossi fortunata ad averti..." Ammisi sussurrando.
"Ah si? Io lo penso ogni giorno."
"A quanto sono fortunata?" Domandai ridacchiando lievemente.
"A quanto io sia fortunato." Rispose facendo un piccolo sorriso che sparì non appena ritornò a baciarmi.
Incrociai le braccia intorno al suo collo mentre le sue mani sfioravano il tessuto dei miei slip.
Gli tolsi i pantaloni e lui si dovette sedere per toglierseli, ma, appena se li tolse, fui più veloce di lui mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe. Le nostre intimità si sfioravano a vicenda mentre la sua era sempre più gonfia e fremente.
Misi una mano dietro il suo collo mentre continuavamo a baciarci sentendo le nostre lingue accarezzarsi a vicenda e, con l'altra mano, andai dentro i suoi boxer iniziando a toccarglielo e accarezzarglielo. Sussultò dal piacere e la sua presa sui miei fianchi si fece più forte mentre i suoi muscoli iniziavano a contrarsi dal piacere.
Le sue mani salirono fino al gancio del mio reggiseno, che tolse con facilità, per poi ritornare sui miei slip. Li tolse lentamente, incantandomi con il suo sguardo, e tolsi la mano dai suoi boxer mordendomi il labbro inferiore. Ci sorridemmo e, tolti i miei slip, si tolse i boxer entrando in me.
Gemetti abbracciandolo per il collo mentre mi baciava la spalla destra ed iniziai a lasciargli delle leggere abrasioni sulla schiena.
I gemiti e gli affanni iniziavano ad essere sempre più frequenti ad ogni minuto che passava.
Mi sciolse lo chignon mettendosi sopra di me ed aumentò il ritmo provocandomi ancora più piacere.
I gemiti iniziarono ad essere urla che Steve cercò di calmare baciandomi.
Passarono i minuti e stavo per arrivare al culmine come anche lui, a quanto sembrava.
Il mio battito cardiaco accelerava sempre di più, i baci erano sempre più deboli e affaticati e i nostri respiri erano affaticati.
Appena raggiungemmo l'apice del piacere uscì da me e mi accarezzò il viso mentre ero ancora tremante di piacere.
Un velo di sudore aveva ricoperto il suo fisico perfetto ed io ero rimasta a guardarlo, come ogni volta dopo che finivamo di fare l'amore.
Mi diede un bacio delicato sulla clavicola e poi appoggiò la testa nell'incavo del mio collo.
"Sposami..." mormorò facendo fermare il mio cuore.
Avevo capito bene?
Si alzò un po' con la testa guardandomi negli occhi sorridente ed io lo guardai confusa.
Mi baciò dolcemente e si rivestì andando in camera facendomi segno di seguirlo.
Me l'ha chiesto per davvero o me lo sono sognata?!
Mi rivestii velocemente e, raggiungendolo in camera, lo trovai inginocchiato, con il suo solito sorriso dolce e gentile.
"Stiamo insieme da un bel po' T/N... non sapevo qual era il momento adatto per dirtelo e, lo ammetto, neanche questo era il momento migliore, però..."
Aprì la scatoletta vellutata che aveva nascosto tra le mani e mi misi le mani davanti alla bocca dallo stupore.
"Voglio sposarti... non ce la faccio più ad aspettare il momento giusto per dirtelo quindi... mi vuoi sposare?" Domandò guardandomi con uno sguardo speranzoso.
Non mi ero mai sentita dire per tre volte, nello stesso giorno, che qualcuno volesse sposarmi.
(Anche perché nessuno me l'aveva chiesto!)
Mi inginocchiai raggiungendo la sua altezza ed annuii con le lacrime agli occhi.
"Sì.. sì sì sì!" Esclamai cercando di trattenere i singhiozzi per poi saltargli addosso abbracciandolo per il collo.
Cademmo atterra tra le nostre risate ed il mio pianto di felicità e mi mise l'anello all'anulare sinistro baciandomi per l'emozione.

Ooooook, spero vi piaccia, spero vi abbia fatto ridere con le avvertenze e spero vi piaccia il finale!
Con questo immagina non mi sono sfogata più di tanto perché, insomma, è Capitan America e sembra così innocente che non lo riuscivo ad immaginare a letto quindi spero vi possa andare bene.

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