Tradimento

"Hey Manuel, sono arrivata, tesoro!" Gridi una volta che hai varcato la soglia di casa.
Lui non risponde, forse non c'è.
Ti togli le Vans nere e le riponi nella cassettiera; poi vai in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua.
Il salotto è deserto.
Però senti dei rumori provenire dalla camera da letto.
Forse Manuel è lì.
Ti avvicini alla porta e il rumore del materasso che cigola si sente anche attraverso il legno scuro: forse Manuel sta avendo degli incubi e il suo sonno è agitato.
Apri lentamente la porta e all'improvviso il rumore si ferma.
Capisci tutto.
Non la apri del tutto, sarebbe uno spettacolo troppo ripugnante per i tuoi occhi.
Qualcosa dentro di te si rompe, metaforicamente, e capisci che è il tuo cuore.
Pensavi che lui ti amasse.
Pensavi che lui ti desiderasse più di ogni altra cosa al mondo.
Inizi a singhiozzare e ti dirigi verso la porta di casa.
Senti il rumore dei suoi passi e la sua voce che ti chiama.
"Amore, fermati! Fammi spiegare." Senti dei passetti più leggeri e una voce femminile alquanto famigliare.
"Scusa, non volevo." Sussurra debolmente.
"Sei una troia!" Gridi contro Ann-Kathrin. "Sei solo una troia! Pensavo che tu amassi il tuo fidanzato, Mario Götze." La tua voce è isterica e vorresti solo picchiare Manuel e quella sgualdrina che si è appena scopato.
"Amore..." Si avvicina a te.
Si è infilato un paio di pantaloni della tuta mentre quella zoccola ha su la maglietta di Manuel, quella che gli hai regalato per il suo compleanno.
Cerca di prenderti per il braccio, visto che stai arretrando, e gli tiri un sonoro schiaffo sulla guancia: se lo merita.
Poi ti giri ed esci di casa.
Non ti importa di essere a piedi nudi, vuoi solo allontanarti da quel cretino e dalla sua zoccoletta.
Ti siedi sul marciapiede di fronte a casa sua ed inizi a piangere.
L'immagine della sua faccia sconvolta e triste, dopo che lo hai picchiato, è impressa nella tua mente.
No, non ti saresti mai aspettata che ti tradisse e per di più con la fidanzata di un suo compagno di squadra.
Ti alzi quando senti il pianto di Ann nel giardino e poi la voce di Manuel che cerca di rassicurarla.
"Scusami, è colpa mia! Non avrei mai dovuto venire a casa tua. È tutta colpa mia! Mi dispiace, so che la ami più di qualsiasi cosa al mondo." Balbetta quella troia.
"È anche colpa mia, non avrei dovuto baciarti dopo che mi hai detto i sentimenti che provi per me." Risponde lui.
Cosa? Lei è innamorata di Manuel?
Ritorni nel giardino e li vedi davanti alla porta.
Ti fiondi contro di lei e le tiri i capelli.
"Sei una brutta troia." Le dici ringhiando. Manuel ti afferra subito per il polso e ti stacca dal corpo dell'altra ragazza.
"Calmati, per favore." Ti dice mettendoti le mani sulle spalle e fissandoti negli occhi.
"No! Non mi calmo!" Gridi. "Io pensavo che tu mi amassi e io come un'idiota ho fatto come mi hai detto il mese scorso quando eravamo in vacanza." Riprendi fiato e poi gridi a pieni polmoni: "Manuel, sono incinta!"
Sbianca e senti Ann sussultare sorpresa.
"Sono incita di te!" Gli gridi prima di scoppiare a piangere inginocchiandoti a terra.
L'unica cosa che vorresti fare è morire.

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