Ospedale

L'odore di disinfettante colpisce i tuoi sensi, è quell'odore tipico degli ospedali. Quell'odore che non piace a nessuno perché è sinonimo di star male.
Sollevi le palpebre e la luce del neon posizionato sopra la tua testa fa si che tu riesca a mettere a fuoco ciò che ti circonda.
Senti il bip ininterrotto di qualche macchinario che spezza il silenzio della stanza.
Sollevi leggermente la testa per vedere se c'è qualcuno con te.
Tua mamma è seduta sulla poltroncina che si trova di fronte al letto.
Muovi la testa in cerca della sua presenza e naturalmente non lo trovi.
Perché sei così sciocca da credere che una volta sveglia ci fosse stato lui vicino a te?
Il figlio... Era una scusa, voleva distrarti così non avresti dubitato che lui se la facesse con altre donne.
Le lacrime iniziano a rigarti le guance, avresti davvero voluto morire.
Ma adesso ti trovi in questo ospedale di merda e non riesci neanche muoverti perché hai tutto il corpo fasciato.
Chiudi gli occhi cercando di far cessare le lacrime.
Però il cigolare della porta te li fa riaprire.
Li richiudi subito quando vedi che è lui la persona che sta entrando in camera.
Lo guardi di sottecchi e lui prende una seggiola di plastica e la posiziona davanti a te, poi ci si siede sopra.
Apri del tutto gli occhi e lui sorride.
"Vattene Manuel." Gli ringhi e il suo sorriso scompare lasciando spazio ad una smorfia di dolore.
Allunga una mano fino a prendere la tua.
La sposti con uno scatto e giri la testa dall'altro lato, in modo da non guardarlo.
"Amore, fammi spiegare." Dice sussurrando.
Senti dei rumori e la voce di tua mamma.
"Tesoro mio, tutto bene?" Si avvicina al letto e si china su di te per darti un bacio sulla guancia.
"No mamma, non va per niente bene!" Rispondi singhiozzando. "Digli di andare via, non voglio più vederlo!" Dici alzando la voce.
"Manuel, hai sentito cosa ha detto? Io lo dicevo che non ti avrebbe voluto più vedere una volta sveglia." Dice lei con voce severa.
"Aspetta! Per quanto ho dormito?" Domandi confusa.
"Circa per un giorno intero, hai perso molto sangue ed eri davvero debole." Prende anche lei una sedia e si siede davanti a te.
Tu continui a dar le spalle a Manuel.
"Il bambino come sta?" Domandi subito allarmata.
"Non ho subito danni." Risponde Manuel anticipando tua mamma.
Ti giri verso di lui, con molta fatica.
"Ma ti senti quando parli? 'Non ha subito danni' lo dici per un oggetto non per mio figlio! Sei un cretino, non voglio più avere a che fare con te." Gli urli contro e le lacrime iniziano a scorrere ancora.
Tua mamma si alza e con la scusa del "Ho proprio voglia di un caffè, voi volete qualcosa?" vi lascia da soli in camera.
"Piccola..." Dice e tu ti giri verso di lui.
"Piccola 'sti cazzi! Sei andato a letto con un'altra mentre io ero incinta! E sai cosa ti dico? Che secondo me, hai fatto di tutto per mettermi incinta così poi avevi la scusa per dirmi che hai l'amante." Gridi esasperata.
"No! Io il figlio da te lo voglio veramente e quello che è successo con Ann è un'incidente. Amore, io amo solo te." Ha gli occhi lucidi e il labbro inferiore gli trema quando pronuncia queste parole. "Ti giuro che amo solo te! Ti giuro che non succederà mai più." La sua voce è disperata. Allunga una mano verso la tua e tu cedi, gliela lasci accarezzare.
Non sai se perdonarlo o no.
Però una cosa la sai: ami Manuel Neuer più di ogni altra cosa al mondo.

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