Litigata

Avete litigato. Un'altra volta. Ultimamente non fate altro che litigare.
Solo litigare, per delle banalità, e lui è troppo orgoglioso per ammettere che la maggior parte delle volte hai ragione tu.
Tua nonna ti aveva detto che non bisogna mai andare a dormire senza aver fatto pace con il proprio compagno. E tu, anche questa volta, non rispetti quella regola.
Lui è lì davanti a te, seduto sul divano di casa vostra, a guardare la partita. Gli dici un semplice "Vado a dormire" e poi ti rifugi in camera vostra, nel vostro letto.
Cerchi di addormentarti ma tutti i tuoi pensieri corrono a lui; vorresti andare di là e dirgli quanto lo ami, vorresti dirgli che hai bisogno di lui e sì, ammetteresti che aveva ragione sulla vostra ultima lite.
Però tu sei troppo testarda ed orgogliosa per ammettere che hai torto, infondo neanche lui ammetterebbe i suoi errori.
Senti il materasso vicino a te abbassarsi per il suo peso, segno che finalmente anche lui ha deciso di venire in camera per dormire.
Sei girata di spalle rispetto a lui quindi non riesci a vedere i suoi occhi azzurri in cerca dei tuoi. Non riesci a vedere la sua espressione triste per il fatto che avete litigato ancora. Però riesci a sentire il suo braccio muscoloso afferrare i tuoi fianchi e tirarti a sé. Senti le sue labbra che pian piano si avvicinano al tuo orecchio.
"Scusami amore." Dice sussurrando. Ti vengono le lacrime agli occhi perché per una volta - la prima - è stato lui a scusarsi.
Non dici niente, ti giri soltanto e lo fissi negli occhi per capire se sia sincero. E sì, lo è.
Non gli resisti. Forse perché sei contenta che ti abbia chiesto scusa o forse per il fatto che continua a torturarsi le sue labbra rosee e carnose. Quelle labbra che tu desideri tanto sulle tue, su ogni parte del tuo corpo.
Lentamente chiudi gli occhi e ti avvicini a lui. I vostri nasi si sfiorano e lui impaziente avvicina le labbra alle tue. Ti bacia disperatamente perché ha davvero bisogno di te. Gli allacci le braccia dietro il collo e avvicini il tuo corpo al suo. Riesci a sentire il suo cuore battere contro il tuo. È una sensazione così piacevole e rilassante.
Ma questo bacio dura poco perché lui vuole di più. Ti fa mettere a cavalcioni sopra di lui e intanto ti spoglia.
Prima ti toglie lentamente la sua - ormai tua - maglia e sempre con molta calma ti toglie il reggiseno.
Ti fa avvicinare a lui in modo che possa mettersi sopra di te. Inizia ad accarezzarti il seno ed il ventre.
Ti lascia una scia di baci su tutto il busto e riesci a sentirlo indursi contro di te ogni volta che gemi.
Si spoglia. Entra lentamente in te e riesci a sentire il tuo petto scoppiare per il piacere. Gli dici di non fermarsi. Aumenta il ritmo provocando una serie di tuoi sussulti. Gli metti le mani sulla schiena e poi conficchi le unghie nella sua morbida pelle pallida. Lui geme per il dolore e ti viene subito paura di avergli fatto male. Riesce a leggere nei tuoi occhi la preoccupazione e ti risponde baciandoti dolcemente il collo. Ti sussurra che va tutto bene. Continua a spingere dentro di te fino a quando insieme raggiungete l'orgasmo.
Ti ripete tante volte che ti ama e che ti vuole accanto a sé per sempre. Tu commossa da tutte queste sue dichiarazioni gli dici
"Ti amo Manuel, ti amo più della mia vita."

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