Immagina Jack Dylan Grazer 💞🌟 (Pt. 1)

(Giulia's pov):
É una piacevole giornata di primavera... Quale occasione migliore per stare in mezzo alla natura, vedere i fiori che sbocciano, respirare l'aria fresca della stagione, fare pic nic con gli amici, leggere un buon libro seduti sull'erba del parco e rilassarsi all'ombra di un albero? Insomma tutte cose che mi fanno stare bene e mi rendono felice; purtroppo però sono la sorella di Finn che, da perfetto fratello iperprotettivo, vuole che lo segua ovunque vada, che nel suo caso significa Arcade tutti i giorni, e per di più abbiamo gusti totalmente differenti: vale a dire che l'autunno e l'inverno si va all'Arcade perché lì c'è il riscaldamento sempre acceso ed è bello giocare a Street Fighter con il tepore della sala giochi. Mentre la primavera e l'estate ci si va perché c'è l'aria condizionata sempre accesa che è una gioia per i giocatori accaniti come lui. Quanto vorrei che qualcuno dichiarasse guerra all'Arcade di Derry...!!
Quel giorno era praticamente identico a tutti gli altri: mio fratello che gioca e io che lo osservo annoiata, mentre nella mia mente si fanno spazio tutti quei pensieri.
Giulia: Mi spieghi esattamente perché devo stare qui ogni santo giorno a guardarti mentre giochi?
Finn: Te l'ho già ripetuto mille volte: è divertente!!
Giulia: Lo sarà per te magari, ma io preferisco le ore noiosissime di filosofia a questa continua tortura!!
Finn: Dai non dire così... Comunque tra poco arriveranno anche i miei amici, tranquilla.
Giulia: Ma che onore!! Gli stessi che vediamo tutti i giorni da quando abitiamo qui... Però in effetti hai ragione: meglio di niente.
Finn: Guarda che è inutile che fai tanto la sarcastica: so perfettamente che hai una cotta per il mio migliore amico Jack... 😏
Giulia: Non è vero... - dico mentre arrossisco violentemente.
Finn: Non ci hai creduto nemmeno tu mentre lo dicevi, sorellina- sghignazza mentre i suoi occhi sono sempre incollati allo schermo del videogioco.
Giulia: Fanculo...
Sono riuscita giusto in tempo a dare la mia ultima risposta, che dopo pochi secondi vedo avvicinarsi a noi un gruppetto di tre ragazzi. Ovviamente sono Jaeden, Wyatt e il magnifico Jack (ok, forse ho una "leggera" cotta per lui, ma non lo ammetterei mai ad alta voce davanti a mio fratello). Ci salutiamo molto velocemente, ed ecco che già partono le sfide per battere uno stupido record... La prima vede sfidarsi Finn e Wyatt e, nel frattempo che loro giocano, l'unico che si interessa a me è Jack.
Jack: Allora Giulia, come va la vita?
Giulia: Beh diciamo che andrebbe molto meglio se Finn non mi portasse qui continuamente e se non mi stalkerasse anche in quel poco di vita privata che mi rimane!! - scoppiamo entrambi a ridere come due scemi.
Finn: Anche se sto giocando, non significa che non possa sentirti...
Io e Jack non ci facciamo troppo caso e continuiamo a parlare del più e del meno; in fondo lui è l'unico che mi sta davvero ad ascoltare e mi capisce, poiché coltiviamo per lo più gli stessi interessi, tranne per il fatto che lui è bravissimo ad andare sullo skate mentre io sono assolutamente negata. Anche dopo che finiamo gli argomenti di cui parlare, sento il suo sguardo su di me, ma non ho il coraggio di voltarmi per fare altrettanto: diventeremmo entrambi due pomodori! Per fortuna che intanto mio fratello e Jaeden avevano finito la loro partita.
Finn: No, non è possibile. Ma come cazzo hai fatto a battermi??!
Jaeden: Semplicemente sono il migliore!!
Giulia: Jaeden ha ragione: passi la maggior parte del giorno attaccato a quel gioco, ma alla fine hai vinto solo un paio di volte. Persino io sarei capace di batterti!! - aggiungo io come una cretina...
Finn: Ah si eh?! Beh allora accomodati pure e vediamo chi dei due ha ragione.
Giulia: Con molto piacere!! - dissi io con aria di sfida. Presi posto al videogioco aspettando che vicino a me si mettesse Finn, ma questo, vedendo che dietro di noi Jack tratteneva a stento delle piccole risatine, decise che sarebbe stato lui il mio sfidante.
Finn: Anzi no, contro di te gioca Jack!!
Giulia: Cosa?!
Jack: Cosa?!
Finn: Avanti Jack, non avrai mica paura che mia sorella ti mangi vero?
Jack: Va bene, gioco io. Però ci aggiungo anche una scommessa...
Giulia: Spara.
Jack: Se vinco io, per due settimane faccio tutto quello che vuoi tu: non veniamo più all'Arcade, ma sarai tu a scegliere dove andare e cosa fare. Io sarò a tua completa disposizione e obbedirò a qualsiasi tua richiesta...
Giulia: Mi piace questa prima parte...
Jack: Però se vinco io, ti obbligo a venire allo skate park con me per due settimane. Ovviamente in tenuta sportiva, perché ti insegnerò ad andare sullo skate; sarebbe troppo facile se tu venissi solo per guardarmi!!
Giulia: Accetto!!
Finn: 3...2...1... VIA!!
La partita inizia con me che sono leggermente in vantaggio, ma ad un certo punto il mio punteggio viene raggiunto da Jack, fino a quando non lo supera, prima di poco, poi battendomi miseramente. 🤦‍♀️
Jack: Oh ma guarda, pare proprio che abbia vinto io!! Ora qualcuno deve rispettare la scommessa...
Giulia: Non tirartela troppo, sei stato solo molto fortunato...
Jack: Questa è sicuramente la scusa peggiore che abbia mai sentito!!
Dopotutto anche se ho perso ci rido sopra senza troppi problemi. Ora bisogna solo aspettare che due settimane passino molto velocemente (o molto lentamente... 😏).

(Il giorno dopo: primo giorno allo skate park. Giulia's pov)

Arrivo puntuale all'appuntamento con Jack. Mi avvicino e vedo che lui sta già facendo le sue acrobazie con lo skate, ma dopo un po' si ferma e si guarda intorno: sembra che si sia ricordato di me. A quel punto gli faccio un cenno con il braccio e appena mi vede mi corre incontro tutto contento.
Jack: Hey Giulia! Sono contento di vederti; credevo di doverti venire a prendere a casa tua e portarti qui in braccio con te che mi imploravi di lasciarti andare!! - e qui scoppiamo entrambi a ridere.
Giulia: No tranquillo, rispetterò la scommessa fino alla fine. In fondo ho sempre voluto fare attività fisica nel tempo libero.
Jack: Sei fortunata, sarò tuo per due settimane a partire da oggi. Ti insegnerò ad andare sullo skate e sarai brava come me, così almeno, se ti va, qualche volta possiamo vederci qui e stare un po' insieme no? - detto questo, nonostante avesse distolto lo sguardo, riesco ad accorgermi che è arrossito.
Giulia: Certo, mi farebbe veramente piacere. - okay, ora siamo in due ad essere arrossiti.
Giulia: Ma solo se diventerò brava come te... Non mi va di venire per cadere e finire ogni volta al pronto soccorso!!
Jack: Tranquilla, con me tutto questo non succederà!
Giulia: Speriamo...
Prendete posizione in una parte della pista dove Jack tenta di convincerti a salire sullo skate.
Giulia: Ma come cavolo faccio a mettere entrambi i piedi qui sopra e contemporaneamente a non cadere?? È impossibile!!
Jack: No, non è impossibile. Devi partire prima con un solo piede e poi quando trovi il tuo equilibrio e ti senti sicura aggiungi anche l'altro, mantenendo sempre l'equilibrio e muovendo il resto del corpo per non cadere mentre farai le tue prime mosse.
Segui i suoi consigli, ma appena appoggio solo il primo piede ecco che lo skate scivola via ed io che per poco non cado: per fortuna a 5 centimetri da me c'era Jack che con una mano mi afferra il polso e con l'altra mi reggeva la schiena. Restiamo in questa posizione per poco tempo, ma a me ogni singolo istante è sembrato durare un'eternità; i nostri corpi combaciavano perfettamente e i nostri respiri ne formavano quasi uno solo. Ma all'improvviso ci riprendiamo dal nostro stato di trance e, mentre Jack diventa completamente rosso, mi rimette in piedi vicino allo skate.
Giulia: Lo vedi? Stavo per cadere per aver messo solo il primo piede, pensa quando sarò completamente sopra...
Jack: Stai tranquilla, non sai quante volte mi sono ammazzato io... Comunque prima ho sbagliato io: non avrei dovuto farti provare senza reggerti. Da ora in poi, fino a quando non sarai bravissima, non farai nemmeno un piccolissimo movimento senza di me!! - a questo punto sento un calore sprigionarsi dentro di me che arriva a farmi bruciare le guance e a ribollirmi il sangue nelle vene.
Giulia: O-ok... - dico imbarazzata.
Ancora prima di mettere il piede sullo skate, Jack mi gira intorno fino a mettersi dietro di me. Appena faccio il primo passo sento le sue braccia che mi stringono i fianchi: è una presa che mi incita a continuare ma allo stesso tempo mi da sicurezza. Metto anche il secondo piede restando saldamente in equilibrio e inizio a percorrere i primi metri sempre protetta da Jack. Mi stupisco persino io di quanto sia piuttosto facile muoversi in questo modo: mi sento leggera come l'aria e ho come l'impressione di riuscire a battere il diavolo, tanto vado veloce!! Non sbaglio nemmeno una mossa, ma ad un certo punto mi passa per la testa un pensiero alquanto strano, come se qualcosa nel frattempo fosse cambiato... Non ci faccio molto caso e continuo per la mia strada. Non so con quale coraggio ma tento anche di provare a percorrere le due montagne verticali della pista; peccato però che non appena mi trovo alla base di una di queste, cado rovinosamente per terra. Mi rendo conto di aver sentito solo un secondo prima di cadere la voce di Jack che mi gridava da lontano di fermarmi. Ecco cosa c'era che non andava: lui non era più dietro di me a sostenermi!! Come cavolo ho fatto a non accorgermene prima??! Mi raggiunge e mi aiuta a rialzarmi. Insieme notiamo che ho entrambe le ginocchia sbucciate e alcuni piccoli tagli sulle mani. Senza dirmi nulla mi prende in braccio e mi porta lontano dalla pista su un marciapiede lì di fronte, dove estrae dal suo marsupio alcune cose con cui medicarmi: dei cerotti, alcune garze e il disinfettante.
Jack: Stai perdendo un po' di sangue, ma ovviamente non è nulla di grave. Ti rimetterò a posto in cinque minuti!!
Giulia: Oddio scusami!!
Jack: Ti scusi perché stai sanguinando??
Giulia: Si, credo che sia per quello... Anche perché non mi ero accorta di stare esagerando...
Jack: Non sei tu a doverti scusare ma io: avrei dovuto avvertirti quando ho lasciato la presa. Scusami tu se sono stato un coglione!
Giulia: Questo non lo penso affatto, anzi... Io credo proprio che tu sia un buon maestro.
Jack: Dici sul serio?
Giulia: Si!!
Jack: Oh... Grazie allora... - arrossisce nuovamente. Finisce di medicarmi le ferite e insieme decidiamo che per quel giorno può bastare così e ci salutiamo con la promessa di rivederci il giorno dopo alla stessa ora, allo stesso posto.

(Una settimana dopo; Giulia's pov)

È passata una settimana ormai dal nostro primo incontro alla pista. Oltre ad avere imparato qualche trucchetto del mestiere, ho conosciuto più a fondo Jack: per tutto il tempo che non passiamo ad ammazzarci, parliamo delle nostre vite, dei nostri interessi, quello che ci piace fare, delle nostre "paure", ridiamo a crepapelle per le battute stupide che facciamo, mangiamo insieme il gelato, ogni tanto giochiamo al gioco della bottiglia anche se siamo solo in due (😏🌚) e ogni volta insiste per riaccompagnarmi a casa. Questa è diventata la nostra routine, per non parlare di tutte quelle volte che l'ho beccato a fissarmi a bocca aperta o di quando insieme ci perdiamo uno negli occhi dell'altra. A questo punto sono sicurissima dei miei sentimenti per Jack: lui non mi piace, perché io lo amo!! In questo momento sto andando al nostro solito appuntamento e ho deciso che se non sarà lui a parlare per primo, sarò io a fargli capire in qualche modo ciò che provo per lui. Mentre cammino sulla mia faccia ho stampato un sorriso smagliante e i miei occhi brillano di speranza e felicità: non vedo l'ora di vederlo.
(Pochi minuti dopo)
Eccomi arrivata. Saluto Jack con un casto bacio sulla guancia e questa volta sono io a prendere lo skate e proporre di farci subito un giro. Questa volta però Jack mi ferma prendendomi per il polso e facendomi voltare verso di lui.
Jack: Senti... Ti devo dire una cosa importante. In realtà è già da un po' di tempo che te la voglio dire ma non ho mai trovato le parole giuste per farlo. Vedi io ti... - non riesce a finire la frase perché viene interrotto da una voce femminile proveniente dalle sue spalle. Proprio ora che pendevo dalle sue labbra uff...
Ellie: Hey Jackie tesoro, come va?
Jack: Ellie, ma tu che cavolo ci fai qui?
Ellie: Come cosa faccio... Vengo a trovare il mio amore come farebbe una buona fidanzata no?
Jack: Ellie ti prego vattene via. Ne riparleremo più tardi... Non vedi che ora sto parlando con una persona?!
Ellie: Ma chi lei? Ah non l'avevo proprio vista... Quanto mi dispiace Jackie!...
Adesso basta, non ce la faccio più a sentire questa tipa, che mi sta già sul cazzo, dire queste cose al MIO Jack. In un attimo mi sento gelosa ovviamente, ma più che altro sconfitta, delusa, presa in giro e ho voglia di piangere!! Invento la prima scusa che mi viene in mente e me ne vado... É evidente che stanno insieme e che ora lui sia stato sgamato!!
Giulia: Okay Jack, senti io ora devo andare, mi aspettano a casa per fare una cosa importante...
Jack: No aspetta Giulia, non andare, io davvero ti posso spiegare che...
Giulia: No tranquillo, non c'è nulla da spiegare. È tutto ok... Però ora devo proprio andare. Ciao.
Appena finisco di pronunciare questa parola mi volto e comincio ad andarmene con passo spedito verso casa mia. Sono riuscita a trattenere il pianto per un soffio visto che ora ho gli occhi completamente gonfie e le guance rigate dalle lacrime. Entro in casa e salgo in camera mia buttandomi sul letto; non voglio più sentire o vedere Jack...

(Spazio autrice: Holaaa, come state?? Scusate se è da un po' che non aggiorno ma sono stata troppo impegnata con la scuola e i compiti... Ora però sono tornata con più idee di prima, pronta ad aggiornare tutte le settimane!! Cosa ne pensate di questa prima parte? Ma soprattutto, siete pronte a farvi sconvolgere la vita dalla seconda??!! Non manca molto alla sua pubblicazione, perciò tenetevi forte...).
By Giulia👑🌈❤️

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