Immagina Jack Dylan Grazer (Parte 2) ✏️🎨

⚠️Warning: questo capitolo è un immagina personalizzato su richiesta di grazer_x_love. Spero che sia di tuo e vostro gradimento e buona lettura a tutti!!⚠️

Maria's pov:
Ci avviamo mano nella mano all'aula dove sta per tenersi il corso di disegno e fotografia, quando Jack si ferma per un secondo e, facendomi voltare, mi avvicina a sé...
Jack: Ho dimenticato di darti una cosa...
Non mi da il tempo di controbattere che mi prende il viso tra le mani e mi bacia, sotto gli sguardi curiosi degli studenti che stanno attraversando quel corridoio...
Maria: Jack, ci stanno guardando tutti...-gli faccio notare, con aria imbarazzata...
Jack: E allora? UN ATTIMO DI ATTENZIONE, PREGO. QUESTA È LA MIA RAGAZZA, ED È DI MIA PROPRIETÀ... AVETE CAPITO TUTTI?? NON GUARDATELA, NON TOCCATELA, NON PENSATELA, NON PARLATECI E NON RESPIRATE LA SUA STESSA ARIA, INTESI??!-urla a chiunque si trovi nei dintorni, suscitando l'interesse anche nelle persone che non ci avevano notato.
Maria: Ahahahaha, ma sei pazzo?
Jack: In generale, un pochino... Di te, completamente!!
Maria: Ed è anche per questo che ti amo!!-esclamo, per poi baciarlo.
Maria: Adesso entriamo?
Jack: Si.
Entriamo in un'aula molto più grande di quelle in cui siamo soliti fare lezione; dentro ci sono già alcuni ragazzi seduti dietro le tele, già predisposte all'uso; il professore è in piedi dietro alla cattedra e sta sistemando alcuni fogli e la modella che dovremo disegnare sta prendendo posto sul palchetto rialzato di fronte a noi.
Maria: Buongiorno prof.
Jack: Buongiorno.
Prof: Buongiorno ragazzi. Aspettiamo ancora qualche minuto in attesa dell'arrivo dei vostri compagni mancanti.
Io e Jack prendiamo due posti vicini. Aspettiamo che arrivino tutti gli altri ma, a quanto pare, sembra abbiano deciso di tornare a casa, perché, nei dieci minuti immediatamente successivi al nostro ingresso, entrano solo Henry Bowers e Patrick Hockstetter... Mi sto ancora chiedendo il motivo per il quale abbiano deciso di iscriversi: mi rifiuto di pensare che, in quella noce che hanno al posto del cervello, ci sia posto per l'arte!!
Prof: Bene ragazzi, possiamo iniziare. Oggi voglio che, oltre a realizzare il perfetto ritratto della donna che vedete dinanzi a voi, aggiungiate anche qualcosa di vostro, di personale... Non c'è una cosa specifica: l'importante è che vi comunichi, allo stesso tempo, un senso di casa, famiglia, serenità, pace, arte e amore. Cominciate.
Ognuno di noi prende in mano il carboncino ed inizia a ritrarre i lineamenti del volto e le forme del corpo della modella che, nel frattempo, si è sdraiata su un divano, con le ginocchia leggermente piegate indietro e con la mano destra appoggiata ad uno dei braccioli. 
Il tempo scorre inesorabile volgendo sempre di più alla fine... Come al solito, all'avvicinarsi della fine della lezione, il professore abbandona la sua postazione per camminare tra di noi e dare un'occhiata al nostro lavoro esprimendo, di volta in volta, dei giudizi più o meno positivi.
Mi sono accorta da poco di alcuni movimenti strani provenienti da dietro di me: si tratta di Henry e Patrick che, guardando il lavoro di Jack, lo prendono in giro con gesti ed espressioni scurrili. Getto anche io un'occhiata alla sua opera e mi rendo conto che, in effetti, c'è qualcosa di strano... Sta disegnando al contrario!! Ma non sembra il ritratto della modella... Sembra essere... Oh mio Dio...!!
Il professore si avvicina a Jack e lui gira la tela, mostrando il suo vero lavoro... Il prof sposta lo sguardo da Jack alla tela e dalla tela a Jack, fino a pronunciare queste parole...
Prof: Lavoro davvero eccellente, Grazer... Peccato che avresti dovuto effettuare il ritratto della modella davanti a te e non quello di Maria.
Si sentono gli sghignazzi di Henry e di Patrick...
Jack: Mi scusi prof, ma non ci ha insegnato lei a sentire e a seguire la voce della propria fonte ispiratrice che ci avrebbe condotti alla scoperta della vera bellezza? Ecco, per me, Maria è la rappresentazione della vera bellezza, sia carnale che spirituale!!
Per tutto il tempo, lo guardo sorridendo e con aria orgogliosa, fregandomene dell'imbarazzo e del giudizio di quei due imbecilli... Anzi tre, contando anche il professore.
Prof: Va bene ragazzi, per oggi può bastare così. Ci vediamo la settimana prossima sempre alla stessa ora e nella stessa classe...
Raccolgo le mie cose, prendo Jack per mano e lo trascino fuori. Una volta sufficientemente distanti, premo una mano sul suo petto, lo metto con la schiena al muro e, inserendo una mano tra i suoi capelli, lo bacio violentemente. Lui, sorpreso ma allo stesso tempo contentissimo, mi cinge i fianchi con le sue braccia, fino a far scendere le mani sul fondo schiena, procurandomi un brivido di piacere che mi attraversa l'intera colonna vertebrale. E contemporaneamente...
Jack e Maria: Ti amo!!
Scoppiamo entrambi a ridere come due scemi e ricominciamo a baciarci... Fino a quando non sentiamo due persone applaudirci da dietro. Ci stacchiamo e ci voltiamo in quella direzione: non ho mai odiato così tanto la gente stupida in vita mia!!
Henry: I miei complimenti, Grazer!! Ci stai provando con lei? Vuoi portartela a letto? Ti andrà bene: chiediglielo gentilmente, come me!!-esclama, toccandosi e mettendo in evidenza gli organi genitali.
Maria: Avanti Jack, ignoralo. Andiamo via...
Le mie parole non lo hanno sfiorato nemmeno: accecato dalla rabbia e assetato di vendetta, si dirige con passo fermo e sicuro in direzione di Bowers e lo spintona con forza. Henry cade per terra facendo la figura del fesso, il che lo fa incazzare ancora di più, si rialza e tenta di stendere Jack con un destro che, però, quest'ultimo riesce ad evitare con incredibile maestria. Da parte sua, riesce a sferrargli un calcio nelle palle e, una volta piegato, come colpo di grazia, gli tira un pugno in faccia, facendogli un occhio nero e procurandogli un'emorragia al naso. Bowers cade a terra semi svenuto, circondato da una folla di curiosi, con Jack che gli urla...
Jack: Vai a succhiarlo a tuo padre, capelli da crucco del cazzo!!-esclama, alzando il dito medio.
Finisce così la rissa più epocale che gli studenti della nostra scuola abbiano mai visto.
Mi si avvicina e, prendendomi per mano, noto che ha dei lividi e delle ferite sulle nocche; non dico niente fino a quando non siamo fuori di lì...
Maria: Hai avuto un grande coraggio: poteva stenderti e invece sei stato grande!!-gli dico stringendolo tra le mie braccia.
Jack: Ho fatto solo il mio dovere.
Maria: I tuoi tagli... Dobbiamo assolutamente medicarli prima che prendano infezione! Andiamo a casa mia. 
Arriviamo di fronte al portone di casa, prendo le chiavi, le giro nella serratura ed entriamo...
Maria: Accomodati pure: dobbiamo fare in fretta, sennò...
Mamma: Bentornata. Come è andata oggi a scuola?-mi chiede, per poi accorgersi della presenza di Jack...
Mamma: Vedo che abbiamo ospiti...
Maria: Mamma...-comincio a parlare, confusa, non sapendo bene cosa dire-che ci fai qui? Non saresti dovuta essere a lavoro?
Mamma: Si, ma me ne sono andata prima perché devo fare un giro di commissioni. Voi invece?
Maria: Noi dobbiamo...studiare. Si, e abbiamo anche una certa fretta perché domani abbiamo il compito in classe...-mento, facendo cenno a Jack di nascondere le mani.
Mamma: Ah, bene. Allora io esco e vi lascio da soli.
Maria: Si, grazie.
Fa per uscire, quando si volta e, dando un'ultima occhiata a Jack, inizia a dire...
Mamma: Ma non è il ragazzo...?
Maria: No no, non è lui!!-la interrompo immediatamente, avendo già capito dove vuole andare a parare.
Mamma: Somiglia a...
Maria: Si, sai com'è: i ragazzi di oggi si somigliano tutti!!
Mamma: Va bene, allora vado.
Saliamo le scale che portano in camera mia...
Maria: Questa è la mia stanza. Siediti sul letto e aspettami qui: vado a prendere il necessario per medicarti.
Torno poco dopo con il disinfettante e i cerotti.
Jack: Ahia! Brucia!
Maria: Tranquillo, ho quasi finito... Ecco fatto!-esclamo, appiccicandogli i cerotti.
Jack: Tanto non servono a niente tutte queste cose...-commenta sarcastico.
Maria: Che cosa consigli tu?-domando incuriosita...
Jack: Un tuo bacetto!!-risponde, mostrando il faccino più cute di questo mondo.
Mi è impossibile resistergli quando fa così: gli do un bacio per ogni ferita e uno sulla bocca per renderlo ancora più felice.
Jack: Così va meglio!
Maria: Vado a mettere a posto il kit del pronto soccorso...
Mi allontano qualche secondo per sistemare ciò che avevo preso prima. Quando torno, trovo Jack in piedi di fronte alla finestra, ad ammirare qualcosa di indefinito all'orizzonte...
Maria: Che guardi?-domando mettendomi al suo fianco.
Jack: Niente... Stavo solo pensando ad una cosa...
Maria: Cosa?
Si gira, mi mette una mano sulla guancia e mi bacia.
Jack: Casa libera, eh?
Arrossisco violentemente ma, allo stesso tempo, mi mordo il labbro inferiore, fremente di desiderio.
Maria: Quindi...
Jack: Quindi... È meglio se te lo mostro: tu sei sicura di volerlo?
Maria: Mi fido di te; quindi assolutamente si!!
Si avvicina alla scrivania e con un braccio, in una sola volta, butta tutto per terra. Gli avvito le gambe intorno ai fianchi e lui, baciandomi, mi posa sul tavolo. Senza staccarsi dalle mie labbra, inizia a sbottonarmi la camicetta e, pian piano, comincia a lasciarmi dei piccoli succhiotti su collo, clavicola, petto e seno. Nel frattempo, le mani scendono sulla vita e, lentamente, mi sfilano la gonna. Un attimo dopo si inginocchia e mi fa scivolare di dosso anche le mutandine... A questo punto, inizia a leccare la mia intimità completamente bagnata con la sua lingua esperta, fino a trovare e ad entrare nella mia apertura. I miei gemiti si fanno sempre più forti e comincio a volere sempre di più...
Maria: Si... Leccamela più forte...
Fa come gli dico: con le mani gli afferro i capelli e lo stringo a me, mentre lui spinge la lingua ancora più dentro...
Maria: S-sto per v-venire...sii!!
Raggiunto l'orgasmo urlo come se fossi indemoniata.
Jack: Ora ti farò vedere le stelle!!-esclama, estraendo dai pantaloni un preservativo.
Si abbassa jeans e boxer rivelando il suo grosso membro eretto. Un attimo prima si stava infilando il profilattico, un attimo dopo, il suo pene, si sta già facendo strada tra le mie labbra vaginali. Entra un po' per volta, procurandomi gemiti di piacere via via sempre più intensi che riempiono l'intera stanza. Una volta entrato tutto, comincia a spingere, spingere e spingere man mano con maggiore velocità e intensità. Questa volta, dopo non molto, veniamo contemporaneamente!! Ma non finisce qui... Ci spostiamo sul letto, dove mi metto in ginocchio piegata a novanta. Lui inserisce il suo enorme pene nel mio culo, facendomi emettere urla di piacere e affannosi respiri... Lo sento muoversi dentro di me: è più duro del marmo!!
Maria: Jack, di più... Spingi più forte!!
Lui obbedisce e, quando sto per arrivare al culmine, da il meglio di sé. Dopo questo terzo ed ultimo coito, ci stendiamo esausti sul letto per riprendere fiato.
Jack: Com'è stato?
Maria: Fantastico. Per te?
Jack: Meraviglioso. Dovremmo farlo più spesso: domani ho io casa libera...
Maria: Non dire altro: ci sarò!!
Il miglior equilibrio tra corpo e anima di sempre!!

Spazio autrice: Ed ecco a voi la seconda ed ultima parte dell'immagina su Jack. È stata come ve la eravate immaginata? Anche in questo caso, ho intrecciato l'immagina con alcune scene tratte da "IT" come potete vedere... Per qualsiasi cosa, contattatemi scrivendomi sia nei direct che nei commenti e ricordatevi di lasciare like se vi è piaciuta. Intanto io vado a lavorare al prossimo capitolo. Ci rivedremo presto. Baci baci palloncini rossi miei!!😘😘
By Giulia🌈💎👑 

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