Shawn
sonoiomarghe ecco a te. Ho deciso di fare una cosa che non credo di aver mai fatto. Questo capitolo sarà dal punto di vista di Shawn e in prima persona, vediamo se ci riesco😂
Mi rigiro tra le mani la bottiglia di birra. I miei amici mi hanno convinto a uscire con loro per un aperitivo, hanno insistito sostenendo che ero troppo concentrato sul passato, che dovevo dimenticarmi di lei. Ma non hanno mai capito che lei era l'unica che poteva darmi un futuro. Appoggio la schiena contro la sedia e porto la bottiglia alle labbra, lanciando uno sguardo intorno a me.
La piazza non è molto affollata, ci sono persone che fanno foto, gruppi di amici che ridono e scherzano. E poi c'è lei. Sbatto le palpebre un paio di volte per essere sicuro di non essermela immaginata, ma lei è davvero lì alla fermata dell'autobus. Esattamente dove ci siamo allontanati.
(Qualche mese prima)
L'autobus è affollato, troppo per i miei gusti. L'autista sembra lo faccia apposta a prendere ogni buca o dosso. Sbuffo alzando le spalle ma y/n appoggia una mano sul mio petto, tranquillizzandomi un po.
Mi chino per baciarla ma il mezzo pubblico si ferma, e altra gente sale. Compreso Ryan, un ragazzo della nostra scuola con cui y/n condivide l'ora di educazione fisica.
Lei lo saluta calorosamente, abbracciandolo e baciandogli la guancia. Ma seriamente?
<<Shawn, quanto tempo>> mi saluta beffardo dandomi un leggero pugno sulla spalla. Non lo saluto ma stringo al mio fianco la MIA ragazza.
I due iniziano a parlare, escludendomi da quasi ogni discorso. Appena le porte si apriranno lo butto giù con uno spintone, giuro.
Y/n abbassa la testa divertita da una battuta di Ryan e quando la rialza, lui le porta una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Stringo la mano intorno al palo al quale mi reggo e le nocche mi diventano bianche. <<amore, tutto bene?>> mi chiede dolcemente y/n accarrezzandomi il viso. Mi accorgo che il suo "amico" se ne andato e un briciolo di rabbia se ne va.
Le porte davanti a noi si aprono alla fermata della piazza. La nostra fermata.
Afferro lo zaino che tengo tra i piedi e scendo velocemente, seguito dalla mia ragazza <<H ey Shawn che ti prende?>> mi chiede prendendomi il braccio.
Sbuffo e mi volto lentamente. <<non lo so. Perché non chiami il tuo amico Ryan e non lo chiedi a lui?>> dico lasciando trapelare la mia gelosia. Y/n si porta una mano tra i capelli e ridacchia. Cos'ha da ridere?
<<fai sul serio? Pensavo avessi chiuso con la gelosia>> dice appoggiandosi al palo della fermata. Mi avvicino a lei di un passo e le punto un dito contro <<tu sei MIA. Questo lui lo sa. Deve starti lontano>> rispondo con voce cupa.
Il sorriso sulle labbra della ragazza che amo scompare, lasciando posto a un'espressione di fastidio <<Io non sono un oggetto Shawn, mettitelo in testa. Non sono proprietà di nessuno>> risponde sistemandosi lo zaino sulla spalla e mi sorpassa, per tornare a casa. <<y/n torna qui>> le grido e si blocca all'istante, voltandosi verso di me. Ha le guance rosse, segno che è arrabbiata <<non darmi ordini Shawn. Smettila di trattarsi come se fossi la tua bambola>> grida a sua volta e alcune persone si girano a guardarla. Non volevo che la mia frase sembrasse un ordine, l'ho detta nel modo sbagliato. Mi passo una mano tra i capelli e sospiro <<non era quello che..>> inizio ma lei mi interrompe <<no Shawn non cercare di trovare scuse. Se ciò che vuoi èun giocattolo, trovati qualcun'altra. Mi sono stancata di fare i tuoi comodi>> non grida ma è ancora arrabbiata. Ricomincia a camminare e le corro dietro, stringendo la mano intorno al suo polso. Con uno scatto lei si gira e mi lascia un ceffone sulla guancia, e se ne torna a casa.
(Oggi)
Mi passo la mano sulla guancia e mollando i miei amici al tavolo del bar raggiungo la ragazza che, negli ultimi mesi, ha tormentato i miei pensieri.
Cerco di non farmi investire dalle macchine e le arrivo alle spalle.
Ha gli auricolari nelle orecchie e smanetta sul suo cellulare. Sta ascoltando one call away.
Le appoggio la mano sulla spalla e lei si gira, levandosi gli auricolari.
Mi guarda con gli occhi sgranati e le labbra semiaperte.
Apro la bocca per dirle qualcosa ma la richiuso subito. Non ho la più pallida idea di cosa dirle. Ho riflettuto molto in questi mesi e sono cambiato, lei aveva ragione.
<<che ci fai qui Shawn?>> chiede riprendendosi dal suo momento di trans. <<io... Ti ho vista e... è da un p che non ci vediamo>> farfuglio grattandomi dietro al collo. Lei abbassa la testa e poi inchiupoda i suoi occhi ai miei <<già. Come stai Shawn?>> mi chiede cambiando discorso.
Mi stringo nelle spalle e non la guardo <<male. Sto sempre male da quando mi hai mollato qui, alla fermata>> rispondo dondolando da un piede all'altro. <<mi manchi tantissimo y/n>> una goccia mi colpisce il braccio e entrambi alziamo la testa. Sta piovendo.
<<Shawn, io non sono la ragazza giusta per te. Ci abbiamo provato e tra noi non ha funzionato>> dice alzando le spalle e infilando le mani nelle tasche della felpa <<possiamo riprovarci. Sono cambiato, o almeno ci sto provando. Ti prego y/n non voglio più allontanarmi da te>> dico mentre la pioggia non fa che aumentare. Ormai siamo zuppa tutti e due. Lei scuote la testa <<non funzionerà. Non ci credo più>> risponde grattandosi il sopracciglio <<perche no? Smetti di credere al sole perché le nuvole lo coprono?>> le chiedo e lei alza la testa <<non è la stessa cosa>> risponde velocemente <<si che lo è, perché tu sei il mio sole. Senza di lui non ci sarebbe la vita, e io senza te non posso vivere>> le dico.
Quando vedo che non mi risponde la prendo per i fianchi e la bacio. Con grande sorpresa lei ricambia.
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