Dopo qualche minuto, anche se non ti sei ripresa affatto, decidi di alzarti e andare in camera tua, saltando pranzo e cena.

Ti alzi e ti avvii per i dormitori dei Serpeverde.

Entri nella Sala Comune della tua casata, entri nella tua camera di prefetto e ti fiondi subito sotto le coperte.
Ricominci a piangere e nascondi tutti i singhiozzi mettendo la testa nel cuscino.

Sono le dieci ed hai smesso di piangere, ma noti che un gufo molto familiare ti ha portato una lettera.

T/n:" Ehy, Ciao" dici accarezzando il gufo del tuo "amico".

Gli sleghi delicatamente la lettera dalla zampetta e gli dai un'altra coccola per ringraziarlo.

Leggi ciò che c'è scritto sul pezzo di pergamena:

Ti prego, devo vederti.
-O.

Lo accartocci e lo butti dall'altra parte della stanza, ma anche tu vuoi rivederlo, ormai è come una dipendenza per te.

Il giorno dopo è sabato, così ti svegli alle nove, vai davanti allo specchio e vedi che sei orribile: hai le borse perché non sei riuscita a dormire molto, sei tutta rossa e la felicità ti è stata portata via dal volto, come se ci fosse stato un dissennatore lì accanto a te.

Ti fai una doccia e ritorni bella come prima, ma ti manca ancora il sorriso.

Ti vesti e scendi in Sala Grande per fare colazione.

Eccolo lì, al tavolo dei Grifondoro, appena lo vedi, prendi una fetta di pane e marmellata e cerchi di andartene, ma poi vedi che accanto a lui c'è Alicia che sembra accoccolata alla sua spalla e ritorni rossa.

Sei immobile, davanti al tavolo dei coraggiosi, ma tu non lo sei affatto in quel momento.

Ed in un istante, i vostri sguardo si incontrano e senza pensarci ti volti per andartene.

Sei ormai fuori dalla sala Grande e senti un susseguirsi di passi veloci dietro di te.

Sono due persone.
Riconosci la seconda.

Alicia:"Oliver! Lasciala stare! Tanto sai com'è... Una Parkinson, potrà essere bella ma rimarrà sempre come la sorella" a quell'affermazione ti blocchi e si ferma anche lui.
Oliver:"Alicia. Vattene. Subito."
Alicia:"Ma Olly, lo so che tu non lo vuoi veramente, non posso lasciarti con lei così!"

Stringi i pugni, ti giri lentamente e ti avvicini.

La ragazza lega il suo braccio a quello del ragazzo per paura.

Oliver:"Vattene, così rovini tutto"
Alicia:"scusami?! E io cosa sono per te?! Ieri mi è sembrato chiaro!" Dopo quella frase spalanchi gli occhi ed Oliver si volta di scatto verso di lei. Sembra stupefatto ma non vuoi crederci perché pensi che sia colpevole.

Oliver:"Cos-"
Alicia:"Non ti ricordi?! Il bacio!"
Oliver:"Ma qual-?"
T/n:" Va bene. Se la metti così, allora è meglio se io e te stiamo lontani d'ora in poi." E di nuovo le lacrime fanno capolino sulle tue guance e iniziano a scendere come se fosse una gara di motociclette.

Alicia:"Te l'avevo detto che i Parkinson sono così" tu allora, senza pensarci gridi più forte che puoi.
T/n:"IO NON SONO COME LORO! MOSTRO!" a quel punto ti giri e cerchi di andartene ma Oliver ti prende il braccio e con una mossa veloce, con l'altra mano gli tiri uno schiaffo.

Lui ti lascia e gli punti il dito contro.

T/n:" Era un promessa..."
Alicia:" Quale promessa Oliver?!"
Oliver ti guarda di nuovo con gli occhi lucidi.

Finalmente ti allontani da loro e ti togli le lacrime dal volto.
Senti ancora le loro voci.

Alicia:" Quale promessa?!"
Oliver:" È... una. Una cosa nostra e te..." Da lì non senti più niente.

Pov's Oliver

Oliver:"Te... Non osare più avvicinarti a lei! Quale bacio?!"
Alicia:" Bè... Era per farla andare via, ti stava trattando male!"
Oliver:"d'ora in poi non osare rivolgermi più la parola." Me ne vado e la lascio lì, quella bugiarda.

Quando siamo diventati inseparabili, abbiamo promesso che nessuno avrebbe dovuto intralciare la nostra "relazione", ma io l'ho permesso ad Alicia.

Ora devo solo trovare il modo di chiarire con T/n, non posso vivere senza di lei.

***

È da giorni che ormai non si fa vedere, sono preoccupatissimo, potrebbe esserle successo qualcosa.
Ho deciso, se non vuole uscire da quella stanza, allora io entrerò a forza.

...

***

Questo è un po' più corto dell'altro, scusate.