Paulo Dybala 💚

Richiesto da: Aury_dybala10
Livello: verde
Trama: Carta bianca


Ricordi ancora la prima volta che lo hai visto. Tuo fratello Andrea giocava ancora nel Palermo e come spesso accadeva, lo andasti a trovare per il suo compleanno. Fu lì, sulla panchina del molo che il giovane gallo ti presentò Paulo, un suo compagno di squadra.
Inizialmente non ti stava molto simpatico l'argentino, dicevi che aveva la puzza sotto al naso, uno che se la tirava. Ma all'ennesima tua risposta fredda o sarcastica, ti racconto un fatto che ti segnò. Ti raccontò di una promessa fatta al padre molto, molto tempo prima, di quanto aveva piovuto il giorno del funerale e che voleva farsi un nome nel mondo del calcio solo per poter urlare al vento "papà ce l'abbiamo fatta".
Fu l'ultima volta che lo vedesti.
Tuo fratello lasciò la città siciliana per trasferirsi a Torino dove tutt'ora gioca.
Tu, nel frattempo, eri cresciuta. Non eri più la ragazza di diciassette anni che temeva di trovarsi col cuore spezzato. Avevi vent'anni ora, studiavi per diventare veterinaria e vivevi ancora a Calcinate con i tuoi genitori. Ti limitavi a guardare tuo fratello in tv, lui troppo impegnato per chiamare la sua dolce sorellina, tu troppo orgogliosa per ammettere quanto ti mancasse.
Non osavi mettere piede a Torino, non da quando la Juventus aveva acquistato il bravo Paulo Dybala.


Ma ora, come tre anni indietro, ti ritrovi sul treno diretto nel capoluogo Piemontese. La musica di Tiziano Ferro nelle orecchie e il panico che ti fa dondolare le gambe accavallate. Chi te lo aveva fatto fare? Colpa di tua madre. <<vai da Andrea, è da tanto che non lo vedi>> ti ha detto una settimana fa circa. E tu, come una cogliona, hai risposto: <<si, perché no>>.
Ed ora eccoti qui, intrappolata in un treno verso tuo fratello.


****


Al tuo arrivo ti trovi davanti Andrea, gli occhi stanchi per la partita contro il Genoa avvenuta la sera precedente e un raggiante sorriso sul volto. <<y/n? Sei davvero tu o sei la mamma?>> dice abbracciandoti. <<mi sei mancata tantissimo sorellina>> sussurra nel tuo orecchio ispirando il tuo profumo. <<anche tu Andrea. Ci sono così tante cose che mi devi raccontare>> affermi facendo un passo indietro per guardarlo meglio. Era dimagrito e si era tagliato i capelli. Fa passare un braccio introno alle tue spalle e insieme camminate verso la sua macchina. <<ti ratti bene eh>> affermi passando la mano sulla carrozzeria lucida della sua macchina costosa. <<per stasera assaggerai la speciale cucina di Giorgia e rivedrai vecchi amici>> afferma mentre guida per le strade della città. Adori sua moglie, l'hai vista due volte ma siete andate subito d'amore e d'accordo. <<quali vecchi amici?>> gli chiedi ma lui alza le spalle e accende la radio.

Dopo un pomeriggio passato a parlare con Giorgia e ad aiutarla in cucina, la sera è arrivata e con essa gli ospiti. Andrea va ad aprire alla porta mentre tu rimani ad apparecchiare la tavola sotto il gazebo in giardino. Quasi non ti cade una forchetta quando riconosci l'accento dell'argentino. Giorgia ti fa l'occhiolino e ti prende per il braccio portandoti in casa con sé. Ovviamente Paulo non è l'unico, con lui ci sono Simone Zaza e Daniele Baselli. Gli ultimi due sono attuali compagni di squadra di tuo fratello e vi presentate. Paulo sembra una statua, non si muove, ti guarda soltanto con la bocca dischiusa. <<cosa ci fa una zebra in casa del toro?>> chiedi sorridendo a Paulo. Lui arrossisce, ma riprendendosi quasi subito, si passa la lingua sulle labbra <<solo per rivedere un vecchio amico fuori dai derby>> afferma con quell'accento che adori sentire nelle interviste. Andrea vi porta in giardino dove consumate la cena tranquillamente.

Giorgia si accende una sigaretta e ne approfitti per fumarne una anche tu. <<da quando fumi?>> chiedono in contemporanea Paulo e Andrea. Alzi le spalle e fissi dritta negli occhi l'argentino seduto davanti a te. <<da prima della maturità credo... no, no alle superiori mi facevo le canne>> scherzi facendo però strozzare il tuo povero fratellone. <<sto scherzando Andre. Fumo una volta ogni tanto, almeno non mi mangio le unghie>> Paulo ti sorride e tu fai lo stesso. Simone e Daniele vi guardano divertiti e propongono una bella partita a Fifa contro il gallo e moglie. <<io resto qui, non sono brava a giocare>> afferma Giorgia lasciando il mozzicone consumato nel posacenere. Andrea le tira una gomitata indicando poi te e Paulo. <<a ripensarci, potreste insegnarmi qualche trucco>> afferma alzandosi dalla sedia di plastica e rientrando con gli altri. Rimanete soli in compagnia di un tremendo e imbarazzante silenzio. Giochi con una ciliegia mentre senti il suo sguardo su di te. <<sei molto più carina di quanto ricordassi>> afferma facendoti assumere lo stesso colore del frutto che stai facendo rotolare sul tavolo. Si alza per sedersi accanto a te, dove prima sedeva Simone. Giri il viso per guardarlo e ti passi la mano tra i capelli. <<tu non sei cambiato molto>> affermi guardandolo attentamente. Allunga una mano verso il tuo viso e passa il pollice sullo zigomo sinistro <<avevi una ciglia>> afferma abbassando lo sguardo. <<lo hai gridato?>> chiedi improvvisamente facendogli corrucciare la fronte <<hai detto a tuo padre che ce l'hai fatta?>> ti spieghi meglio. Lui sorride e annuisce <<gli ho anche detto di una bellissima ragazza a cui vorrei chiedere di uscire>> risponde appoggiando la mano sulla tua. Alzi un sopracciglio. <<dovresti chiederglielo>> dici chiedendoti chi sia la fortunata. Paulo si gira di più verso di te e ghigna <<hai ragione. Vado a chiamarla>> dice prendendo il cellulare dalla tasca e allontanandosi da te.
Rimani sola, la ciliegia ancora in mano. Ti senti una stupida, credevi davvero che ti chiedesse di uscire.
Il silenzio viene interrotto dalla suoneria del tuo cellulare. Numero sconosciuto. <<pronto?>>
<<ciao y/n, sono Paulo. Ti va di uscire con me domani?>>

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