Paul Pogba❤️

Richiesto da: HeyPique
Livello: Rosso
Trama: carta bianca


Aspetti con impazienza il treno alla stazione, i tuoi occhi non fanno che leggere il grande tabellone orario degli arrivi. Il cuore ti batte nel petto come un tamburo, sembra pronto a saltar fuori e camminare per la stazione piena di persone.
Una nuvoletta bianca esce dalle tue labbra a ogni respiro. Il giubbotto bianco ti tiene caldo, ma le gambe fasciare da un paio di jeans strappati ti provocano continui brividi di freddo.
<<treno regionale Liverpool - Manchester in arrivo sul binario 7>>
Salti in piedi appena l'avviso dalla voce metallica ti avverte dell'imminente arrivo di tuo fratello e della sua squadra. Cammini a passo svelto facendo stridere le suole delle scarpe contro il pavimento lucido. Matteo ti aveva detto quale sarebbe stato il loro vagone e cerchi di raggiungerlo velocemente. Mentre aspetti ancora, saltelli da un piede all'altro un po' per scaldarti e un po' per impazienza.

La porta si apre e uno a uno i calciatori ti salutano, finché, sempre tra gli ultimi, non scende anche tuo fratello. Ti viene incontro, stringendoti tra le braccia. Finalmente un po' di calore!
<<mi sei mancato tantissimo fratellone>>
dici, stringendo la guancia contro il suo petto.
Vorresti ascoltare la sua risposta, ma la profonda e alta voce di Paul ti colpisce le orecchie. Sta parlando con alcuni suo compagni, i quali non sembrano ascoltarlo molto.
<<ancora a parlare Paul? Ma non vedi che nessuno ti ascolta?>>
dici, staccandoti da tuo fratello e attirando l'attenzione della squadra. Il direttore interessato ti sorride strafottente, guardandoti dall'alto
<<piccola Darmian, chi non muore si rivede. Non eri mica tornata in Italia?>>
dice alzando un sopracciglio e prendendo tra i denti la punta della lingua.
<<ovunque io andrò sarà mille volte meglio di stare dove sei pure tu>>
ribatti cercando di avere l'ultima parola
<<la verità è che tutte le donne mi amano. Tutte tranne te>>.
Un ooooh! generale si alza dai presenti, divertiti ogni volta dai vostri battibecchi.
<<povere donne. Preferisco sentire il mio cane abbaiare tutta la notte che sentire un uomo come voi giurarmi amore>>
Paul abbassa gli occhi e alza le mani in segno di resa
<<hai vinto tu piccola Darmian>>
dice prendendo il borsone e mettendoselo in spalla. A testa bassa cammina verso l'uscita.
<<lo hai spento. Sei stata un po' troppo crudele però>>
dice in spagnolo David, sbucando alle tue spalle. Prendi un grande respiro di aria gelata e cerchi di non pensarci. Avresti risolto più tardi.



***----***----***----***


Osservi il campanello ormai da un po', come se la tua vita dipendesse dal premerlo. Alla fine ti decidi e con la mano tremante, lo schiacci con l'indice.
Pochi istanti dopo, la porta si spalanca e Paul ti appare davanti al viso con a dosso una maglia colorata e dei pantaloni della tuta.
Rimanete a fissarci per un po', ma a smorzare il silenzio è lui
<<ciao piccola Darmian. Che ci fai qui?>> chiede, appoggiando la spalla allo stipite della porta. Ti infili le mani in tasca, dondola di sui piedi.
<<volevo sapere se te l'eri presa per ciò che ho detto. Lo sai che stavo scherzando>>
Ti affretti a dire non guardandolo negli occhi. Lo senti ridacchiare e annuire.
<<certo che lo so, stavo tenendo in piedi la recita anche io>>
Ti avvisa, stringendo una mano intorno al tuo braccio e tirandoti dentro casa. Chiude la porta con un calcio e ti spinge contro di essa. Sei intrappolata tra il legno e il suo corpo, e la cosa non ti dispiace affatto.
La sua grande mano inizia ad abbassare la zip del giubbotto, i suoi occhi sono incollati ai tuoi. Ti sfila la giacca lasciandola sull'attaccapanni per poi sollevarti senza fatica. Stringi le gambe intorno ai suoi fianchi e le braccia intorno al collo. Le sue labbra percorrono una linea immaginaria lungo il tuo viso, arrivando alla bocca. Ti prende il labbro inferiore tra i denti prima gi baciarti passionalmente. Infili le mani sotto il colletto della sua maglia, accarezzandogli la pelle scura contratta dai muscoli in movimento. Gli graffi le spalle quando i suoi denti iniziano a lasciarti dei piccoli morsi lungo il collo, da sotto l'orecchio alla clavicola, lasciata esposta dalla scollatura larga. <<Prima o poi lo sapranno>> sussurra sulla tua pelle, il respiro affannato. Scuoti la testa, beandoti del suo corpo contro al tuo <<non lo sospettano minimamente>> dici mordendoti il labbro quando le sue mani scorrono sotto al tuo maglione. Tiri un grido quando ti solleva, facendo appoggiare la tua pancia alla sua spalla. Ti morde un fianco, beccandosi uno schiaffo dietro al coppino. Senza il minimo sforzo ti porta con se sul divano, lasciandoti su di esso come un sacco di farina. <<Hey! Ma che modi sono?>> lo rimproveri trattenendo le risate. Afferra le tue caviglie, triandoti a se. Ti slaccia le scarpe per poi stendersi sul tuo corpo. Siete faccia a faccia. Gli sfili la maglia e accarezzi il suo corpo, lo sguardo perso come se stessi osservando un'opera d'arte. Il petto ampio, gli addominali scolpiti... resteresti a guardarlo tutto il giorno. Ti siedi e lui procede a levarti il maglione color ocra con una lentezza straziante. Torni a stenderti mentre le sue calde dita accarezzano la chiara cicatrice rimasta dall'intervento di appendicite, passa poi l'attenzione sulla voglia scura sotto al seno. Abbassa la spallina del reggiseno rosso, baciandoti la pelle accaldata. Con la mano libera slaccia il gancetto sulla tua schiena, sfilandoti l'indumento e lasciandolo a terra. In poco si impossessa del tuo seno, stringendolo leggermente tra le mani e stimolandolo con la bocca.

L'impazienza e la voglia l'uno dell'altra si insinuano presto in voi. Gli sciogli il cordino mentre abilmente ti slaccia la cintura dei jeans. Te li sfila con un movimento veloce e insieme ad essi toglie anche il tuo intimo. Ti solleva le gambe sopra le spalle mentre percorre con la punta della lingua la distanza tra l'ombelico e il tuo punto sensibile. Porti le mani alla bocca per non urlare mentre tra le tue gambe il tuo amante segreto ti stuzzica fino a perdere lucidità.

Il momento viene interrotto dall'insistenza del campanello. Colto di sorpresa, Paul si alza da te. Ti da una coperta e i tuoi vestiti, facendoti successivamente nascondere nel ripostiglio sotto la scala. Riprendendosi va ad aprire la porta. Socchiudi la porta riuscendo a vedere tuo fratello abbastanza in pensiero. <<Sei sicuro di non averla vista? Non è stata qui?>> chiede al francese. Paul alza le spalle << dalla stazione no e sono a casa da solo. Vedrai che sta bene, magari è con le amiche>> ipotizza. L'attenzione di Matteo viene presa da qualcosa sotto al divano. Sbianchi quando solleva il tuo reggiseno. La pelle sudata del tuo amante luccica sotto il lampadario del salotto. <<Non voglio sapere. Solo...riportala a casa stasera, ok?>> dice lasciando l'indumento sul divano e strofinandosi gli occhi. Matteo saluta il compagno di squadra per poi urlare: <<Ciao sorellina>>



Quanto è bello scrivere questi capitoli e improvvisamente tua madre entra in camera ahahaha. Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto, continuate a seguirmi su Instagram per altri aggiornamenti. Ci vediamo al prossimo capitolo ciaooo!

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