Giovanni Simeone💚
Richiesto da: FrancyCragno
Livello: verde
Trama: tra fratello e sorella non mettere il dito
Giovanni si inginocchia dietro di te, facendo curvare leggermente il materasso su cui sei seduta sotto il suo peso. Infila le braccia sotto le tue e ti stringe a se cercando di non farti male. Continui a far passare da una mano all'altra il test di gravidanza positivo, sospirando mentre fissi il vuoto. Hai scoperto di aspettare un bambino la sera precedente mentre aspettavate il fischio d'inizio di Italia - Spagna. Giovanni era rimasto seduto con te sul pavimento del bagno; ti accarezzava le braccia e ti rassicurava mentre aspettavate quei minuti infiniti. Alla vista di quella faccina sorridente accompagnata da un +4 Giovanni ti aveva abbracciata mentre lacrime di gioia rigavano le vostre guance e l'adrenalina dell'attesa scorreva nei vostri corpi. Eri incinta da poco più di un mese e non avevi mai, neanche una volta, sospettato di essere in dolce attesa.
Ora però, stando ancora seduta sul bordo del tuo letto, la gioia e la paura di diventare mamma sono state sostituite da angoscia e panico. Tuo fratello maggiore, Alessio Cragno, sua moglie e sua figlia stanno venendo a casa per salutare i genitori. <<vedrai che non perderà la testa>> ti sussurra baciandoti la guancia. Scuoti la testa mentre ti viene nuovamente da piangere. <<non viviamo insieme, non siamo sposti, devo ancora finire l'università e stiamo per avere un bambino>> dici girandoti per poterlo guardare in faccia. Giovanni ti prende il viso tra le mani e ti bacia la fronte e le labbra prima di abbracciarti nuovamente. <<se accetterà, bene. Se non dovesse accettarlo, io non ti lascio andare y/n>> ti sussurra asciugandoti le lacrime sotto gli occhi.
Qualcuno bussa alla porta della tua stanza, tappezzata di poster di band. <<tuo fratello è qui>> afferma tua madre sbucando da dietro la porta socchiusa. Sorride dolcemente alla figlia, sapendo della gravidanza. Giovanni ti stringe le mani per fermare il loro tremolio e insieme uscite dalla tua stanza per raggiungere Alessio. <<zia!>> grida la piccola Benedetta, correndoti in contro, abbracciandoti le gambe e alzando lo sguardo sorridente. Alessio scioglie l'abbraccio con i genitori per stringerti a se. <<da quanto tempo sorellina>> ti sussurra mentre appoggia il mento sulla tua testa. Gli rivolgi un sorriso carico di ansia che lui, conoscendoti come le sue tasche, nota subito. <<qualcosa non va?>> chiede facendosi subito serio, raddrizzando le spalle e la schiena, rivolgendo un'occhiataccia a Giovanni. <<è bello vedervi. Ne parliamo dopo pranzo Ale>> gli rispondi infilando il più possibile le mani nelle maniche della felpa. Lui, non del tutto convinto, annuisce prima di raggiungere la sala da pranzo con la moglie e la figlia.
Giovanni ti stringe la mano, in ansia quanto te.
<<venite a mangiare ragazzi?>> vi chiama tua madre appoggiando al centro della tavola la pentola di pastasciutta.
Di tanto in tanto lanci qualche veloce sguardo a tuo fratello ripensando alle parole di Giovanni. Potrebbe prenderla bene dopo tutto no?
****
<<26 anni e ancora non sai fare il nodo alla cravatta>> ridacchi tirando Giovanni verso di te. Lui sbuffa divertito, sorridendoti mentre ti guarda concentrata. <<è la cena di Natale, non mi serve la cravatta>> ribatte appoggiando le mani sui tuoi fianchi coperti dal vestito di lana rosso con piccoli fiocchi di neve dorati. <<hai detto di che volevi metterla. Ora te la tieni. Vero Alessio?>> chiedi guardando verso il letto. Il piccolo Alessio batte le mani tenendo in bocca il ciuccio. <<niente sorellina se stai in comune accordo con la mamma eh>> afferma Giovanni prendendo il piccolo in braccio, baciandogli ripetutamente le guance paffute. <<per i prossimi tre anni uno basta e avanza amore>> ribatti avvicinandoti ai due uomini della tua vita, vestiti uguali per l'occasione. Infili il cappotto e ti dai una veloce occhiata allo specchio. <<non incontrerai certo il papa amore>> ti dice Giovanni, abbracciandoti da dietro. <<è praticamente passato un anno dall'ultima volta che l'ho visto>> dici abbassando lo sguardo su vostro figlio seduto nel passeggino, intento a giocare con un pupazzo di topolino. <<questa volta andrà bene. Sei la sua sorellina>> ti rassicura Giovanni, baciandoti le labbra.
Dopo un'oretta di strada il tuo compagno parcheggia la macchina sotto casa del tuoi genitori. Le finestre illuminate, i balconi addobbati di lucine colorate e la neve che vi circonda ti fa sentire stranamente calma. Adori il natale, perchè ha la magia di riunire cuori lontani e di riempirli con l'amore.
Suoni al citofono e qualcuno apre il portone. Salite in ascensore spingendo il passeggino mentre canticchi All I Want for Christmas facendo ridere Giovanni e il piccolo Alessio per le facce e le mosse che fai. Arrivati al terzo piano della palazzina le porte si aprono mostrando la porta di casa Cragno aperta e tua madre sulla soglia, sfoggiando il suo maglione con le renne e le lucine. <<dov'è il mio piccolo topolino?>> chiede abbassandosi per prendere dal passeggino il nipote di poco più di quasi un anno. <<ciao anche a te mamma>> ridacchi salutandola con un bacio sulla guancia, entrando in casa mano nella mano con Giovanni. <<aspettavamo voi per l'aperitivo>> dice tuo padre salutandovi dalla cucina.
<<ciao sorellina, da quanto tempo>> afferma Alessio dalla sala da pranzo alle vostre spalle. Ti volti di scatto mentre entrambi restate a guardarvi con un sorriso triste. Sta appoggiato allo stipite della doppia porta che divide la sala da pranzo / salotto dal corridoio. <<ciao fratellone>> rispondi andando ad abbracciarlo. Lui ti stringe subito a se e nascondi il volto tra la la spalla e il colo. <<qualcuno reclama la mamma>> afferma tua madre raggiungendoti con il nipotino. Lo prendi in braccio accarezzandogli i capelli tirati su da un po' di gel. Alessio lo guarda meravigliato, lo stesso sguardo che ha quando guarda sua figlia. <<Che figurino>> dice avvicinandosi sorridente. <<Ha preso il fascino dal padre, vero Alessio?>> affermi ridendo. <<Alessio?>> Chiede tuo fratello, stupito. Annuisci mentre Giovanni vi raggiunge. <<Sei mio fratello, sei sempre stato la persona a me più vicina. Abbiamo pensato che dargli il tuo nome sarebbe stato un bel ringraziamento per tutto quello che hai fatto per noi e per me>> spieghi, ritrovandoti chiusa tra le braccia del tuo fidanzato e di tuo fratello.
<<Direi che questo è uno dei migliori regali di natale>> afferma felice mentre in sottofondo alcune famose hit di natale riempiono le stanze.
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